Fertility Day, ed è subito polemica

La giornata è stata programmata per suscitare una riflessione e invitare alla consapevolezza sulla fertilità dei cittadini. Sul sito ufficiale, che si apre con un conto alla rovescia al gran giorno, una serie di articoli informano sui fattori che mettono a rischio la fertilità, mentre un programma illustra i temi delle tavole rotonde organizzate in diverse città italiane: sterilità riproduttiva; medicina pubblica e fertilità; cancro e fertilità, l'età nelle gravidanze.

Un'iniziativa costruttiva, per la prima volta istituita in Italia, che è già esistente in altri Paesi come l'Irlanda e la Nuova Zelanda. Dunque, a sbagliare il colpo, pare sia stato il linguaggio utilizzato dalle varie campagne pubblicitarie, piuttosto che la giornata in sé. Una su tutte? Una ragazza che tiene in mano una clessidra con uno slogan che dice "La bellezza non ha età, la fertilità sì". In effetti, un'immagine un po' forte, che dà un messaggio diverso a quello dichiarato dalla ministra Beatrice Lorenzin. E ancora, un volatile in controluce accompagnato dalla didascalia "Datti una mossa, non aspettare la cicogna". Insomma, se la comunicazione non è un'opinione, la campagna urlava: "ragazze sbrigatevi a fare figli, altrimenti poi sarete troppo vecchie!"

Se da una parte è vero che in Italia i figli si fanno sempre più tardi, c'è chi provocatoriamente risponde alle pubblicità con dichiarazioni che affermano "Una gravidanza dura molto di più del mio contratto". Al di là dell'ironia, siamo sinceri, come si fa oggi a fare figli in giovane età? Lo stato italiano non offre le possibilità, i servizi e le strutture per incoraggiare la maternità. Inoltre, lontani dal farla diventare una questione politica, la campagna è semplicemente allarmante, somiglia un po' ai manifesti nazionalsocialisti e e fa sentire le donne come vasi di gerani da concimare per abbellire il balcone di un modesto appartamento.

In Italia il tasso di fecondità è piuttosto basso, come anche in Spagna e Germania: nel 2014 l'ISTAT ha indicato un valore pari a 1,37, lo stesso registrato dieci anni prima. Non si può dire tuttavia, che la capacità del governo di fare informazione sia meno angosciante, insieme alle condizioni di instabilità di un Paese di gran lunga più sterile dei propri cittadini.