Inno al sogno e alla resistenza

Ci sono spettacoli belli o brutti, divertenti o noiosi...e poi ci sono i sogni, che si avverano o restano a metà, sospesi nell'aria come bolle di sapone.

Li segui con gli occhi affascinati di un bambino fino a vederle esplodere. Poi subito a rincorrerne un'altra. Può capitare, a chi ha coraggio, di entrarci in questa bolla e il sogno diventa realtà.

Inizia così, con la pista che viene invasa da mille bolle di sapone, lo spettacolo che Le Cirque Bidon, capitanato da Francois, sta portando in giro per tutt' Europa.

Nella cornice del castello di Brescia sono parcheggiate le carovane in legno di questo circo francese, che si sposta trainato da cavalli e percorre al massimo 20 km al giorno. In una società basata sulla velocità, sull'iper produzione e sullo sfruttamento intensivo delle risorse, Le Cirque Bidon fa della lentezza il suo punto di forza. Fin da quando ci si siede sulle tribune si è catapultati in un altro tempo ed un'altra dimensione, e questo avviene lentamente e naturalmente, quasi senza rendersene conto.

Uno dei primi esempi di circo contemporaneo, senza animali, dove musica, danza, teatro si mescolano per creare non un insieme di numeri, ma una grandissima suggestione che fa ridere ed emozionare con semplicità e bravura. Non entrerò nel dettaglio dei numeri, tutti di altissimo livello e proposti con in moda da farli sembrare facili e naturali, perchè quelli li vedrete di persona quando andrete allo spettacolo,e credetemi, dovete andarci.

Cerchiamo invece, facendo qualche domanda a Francois, di capire meglio questo suo sogno, quest'inno alla resistenza. Resistenza alla velocità, resistenza ai format che oggi vengono proposti, resistenza allo show business e alla società. Una resistenza culturale, politica e poetica, ispirata dalla ricerca costante della bellezza.

Finito lo spettacolo, mentre cominciano a scendere l prime gocce di pioggia, avvicino quest'omone dalla barba bianchi e dagli occhi stretti e difficile da penetrare. Da quando cominciamo a parlare ho l'impressione di essere di fronte a un qualche cosa di grande, ad una persona che da oltre quarant'anni ha fatto della strada la sua casa, di chi aveva un sogno, ci ha creduto e lo ha realizzato, ed ora, lo regala agli altri, quasi per convincerci che, se vogliamo, possiamo realizzarli anche noi.

D. Il tuo è uno spettacolo sulla resistenza e siete riusciti a trascinare tutto il pubblico in questo sogno. Da dove sei partito e dove trovi questa forza di resistere e portare spettacolo questo in tutt'Europa?

F. Ha detto cose giuste, il mio spettacolo lo vedo sempre come una resistenza. Ogni due anni cambiamo spettacolo, ma il tema è sempre questo. Questa volta il significato è “calmatevi, sognate e non dovete avere paura di realizzare i vostri sogni. Non è facile ma dovete provarci. La mia forza la trovo nel pubblico che viene sempre numeroso agli spettacoli. Quest'anno festeggio i 41 anni de Le Cirque Bidone. La gente mi da la forza di fare tutto questo.

D. Il concetto di lentezza mi piace molto, credo dia la possibilità di incontrare davvero le persone. Ti va di raccontarmi un incontro che ti è rimasto particolarmente impresso?

F. Ce ne sono moltissimi. Quando siamo sulla strada ti colpiscono sia cose belle che cose brutte. Quelle brutte però, per fortuna, te le dimentichi facilmente. Un incontro che ricordo con piacere è questo. Dopo uno spettacolo, in cui mio figlio più piccolo era malato e continuava a tossire, è venuto un carabiniere e mi ha dato un miele che produceva lui e mi ha detto di utilizzarlo per curarlo. E' stato molto bello. Io avevo sentito molte barzellette anche cattive sui carabinieri,ed invece è stato bellissimo. Non te l'aspetti che un carabiniere faccia questo gesto.
Ora ho una casa in Francia, ma fino a qualche anno fa venivo ospitato da amici e dalla gente.
Sono contento della mia vita, del rapporto con le persone. Ha visto questa sera come era ammaliata la gente presente allo spettacolo?

D. Lo spostamento continuo è una necessità o una scelta?

F. E' una scelta. A Bologna, una volta, erano due mesi che facevamo il tutto esaurito e ci dicevano di fermarci ancora, ma io volevo ripartire. Quando arrivo in un posto ho subito voglia di scoprire come sarà quello dopo. Prima ci fermavamo solo due o tre giorni al massimo, adesso ci fermiamo anche dieci giorni, che è anche un modo per riposarci. Per noi muoverci è molto faticoso. Dobbiamo smontare, attaccare i cavalli, rimontare tutto...

D. Una domanda più generale. Vedendo il mondo passare lentamente dalla finestra di una carovana, cosa ti spaventa di più?

F. Mi spaventa l'autorità, le società militari, il fascismo, questo mi fa paura. La mia vita è una forma di resistenza contro tutto questo.

D. Grazie per questa bella serata e per questa tua bella resistenza. Ti abbraccio.

Le Cirque Bidon resterà a Brescia fino a sabato 18 giugno, poi ripartirà alla volta di Bedizzole e Rezzato. A fine settembre lo ritroveremo a Colorno all'interno della manifestazione “Tutti matti per Colorno”.
A questo link trovate tute le informazioni e potrete acquistare i biglietti in prevendita.

http://claps.lombardia.it/spettacoli/318-la-bulle-de-reve.html

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