14 Aprile 2016, 17.05
Vobarno
Lettere

Referendum: «Noi andiamo a votare»

di Redazione

Signor direttore, in occasione della consultazione referendaria del prossimo 17 aprile 2016, la sezione Anpi di Vobarno rammenta a tutti i cittadini quanto contenuto nella Costituzione della Repubblica Italiana


Art. 48
“Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondi criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.”
 
Noi, al Referendum, andiamo a votare!



Commenti:
ID65619 - 14/04/2016 22:16:28 - (PETER72) -

Non servirebbe nessun invito ad andare a votare per il referendum se a suo tempo chi scrisse la Costituzione Italiana non avesse imposto il raggiungimento del quorum per la validita' del referendum. La presenza del quorum non è infatti così diffusa in Europa dove i referendum non prevedono il quorum in paesi con lunga storia democratica: Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Islanda, Spagna, Malta, Lussemburgo, Finlandia, Austria, oltre che nella patria dei referendum la Svizzera. Negli USA non esiste il referendum a livello federale, ma gli stati USA che lo prevedono, hanno quorum zero. Vanificare l'impegno di chi per indire il referendum ha raccolto 500 mila firme, sprecare in tempo di crisi i soldi spesi amministrativamente e per la sicurezza quando si effettua il voto, tutto cestinato per il fatto che prevale la pigrizia e il disinteresse dei piu', stavolta avallati disgustosamente da "disinteressati" rappresentanti del governo che invitano a non andare a

ID65620 - 14/04/2016 22:29:37 - (PETER72) -

...rappresentanti del governo che invitano a non andare a votare. Secondo me sarebbe invece piu' corretto e democratico che il referendum fosse valido anche con pochissimi voti senza nessun quorum da raggiungere; i pigri e i sempre piu' numerosi disinteressati cosi' dovrebbero adeguarsi alle scelte di chi e' andato a votare sacrificando parte del suo tempo e forse in occasione del prossimo referendum prima di andarsene in spiaggia, allo stadio o starsene comodamente sul sofa', questi comodi "astenuti" magari ci penserebbero due volte se andare o non andare a votare

ID65621 - 14/04/2016 22:37:15 - (maxbel74) -

Il non andare a votare un referendum é un espressione di voto. Rivoltare la Costituzione della Repubblica Italiana a proprio piacimento é scorretto. State cominciando a comportarvi come chi da sempre combattete.

ID65622 - 14/04/2016 23:01:24 - (PETER72) -

Rivoltare la Costituzione a proprio piacimento e' scorretto ma lo sta facendo chi sta cambiando in questo momento con una legge "ciofeca" il Senato e poi ci fara' votare presto ad un altro referendum (diverso da quello di domenica prossima perche' Confermativo e non Abrogativo e che guarda caso non prevedera' il quorum). Non andare a votare secondo me significa solo non andare a votare, esprimendo cosi' solo un bel niente

ID65624 - 15/04/2016 01:38:52 - (snaf) -

votare è un dovere, ma credo esista legittimamente anche la libertà di scegliere di non andare votare. Visto poi come funziona il meccanismo del referendum è ovvio che andare a votare o non andarci lo si fa in base alla strategia che ognuno ritiene più utile a ottenerei l risultato desiderato. In questo in particolare, non andare a votare per non far passare il referendum è forse mossa più giusta che votare no perchè il quorum è già in bilico da sè. Detto questo, l'invito a votare, fatto in buona o cattiva fede, finisce a favoreggiare l'esito positivo del referendum..

ID65632 - 15/04/2016 18:17:34 - (PETER72) -

Secondo me non votare a un referendum rendendolo invalido solo perche' non ha raggiunto il quorum significa sostanzialmente avallare un enorme spreco di risorse publiche; se solo si pensasse alla macchina burocratica messa in moto prima del referendum (verifica del raggiungimento delle 500mila firme, verifica della legittimita' di queste firme, verifica per mesi da parte dei giudici costituzionali della costituzionalita'del quesito referendario, stampa delle schede elettorali e del materiale elettorale) e alla macchina organizzativa operativa durante il referendum (scrutatori, presidenti di seggio, forze dell'ordine, uffici delle prefetture mobilitati per tre giorni di cui uno festivo, scuole chiuse e relativo personale assente naturalmente pagato) e che tutto verra' vanificato dalla pigrizia, disinteresse e menefreghismo della maggior parte degli elettori mascherando il tutto dietro a una presunta liberta' di non voto, non posso che rimanere in questi tempi di crisi un po'

ID65633 - 15/04/2016 18:20:19 - (PETER72) -

... amareggiato e anche un po' disgustato perche' poi tanto con il conto da pagare si fara' come al solito alla romana, cioe' lo faranno pagare ai soliti Pantaloni

ID65637 - 15/04/2016 21:47:58 - (roberto74) - e scommettiamo che....

Fra quelli che oggi fanno i paladini della Costituzione ci sono tanti che alle elezioni politiche non sono andati?

ID65639 - 16/04/2016 00:06:55 - (snaf) -

io credo che i referendum vadano fatti prima di tutto su argomenti di forte interesse comune e su tematiche comprensibili a tutti e questo sulle trivelle non ha nessuno dei due requisiti, oltre al fatto che i media non ci hanno informato granchè, quindi tanto menfreghismo si spiega bene così. A quello sull'eutanasia o sulle adozioni gay o sul canone rai andrebbero a votare tutti di corsa. Poi se la procedura è che senza quorum tutto salta, chi vuole votare NO si fa bene i conti, e se non è stupido non vota... Rispetto poi per la spesa che lo stato sostiene?, ma neanche un po'!! Non l'ho chiesto io di fare un referendum su una questione che si dovevano sbrigare tra loro e per di più mettendola a referendum da sola. Qui è carente la legge, che dovrebbe impedire di referendare meno di 4 quesiti a volta e che se volesse un reale specchio della volontà del popolo dovrebbe eliminare anche la storia del quorum.

ID65666 - 17/04/2016 18:43:42 - (Tc) - ...

ehh,ma il Renzies dice che cosi ci sono a rischio 11.000 posti di lavoro...quindi perche' andare a votare?...Da anni votiamo e lo pigliamo...votare e' un dovere se non lo fai si perdon diritti si dice...ma ne abbiamo?...Inutile non ci credo piu'...per me diritti o non diritti,doveri o non doveri,posson andare tutti in quel posto,dal prim all'ultim...

ID65706 - 19/04/2016 13:25:16 - (ivlas) - Ma quali 5000.000 firme

Il referendum è stato proposto da 8 consigli regionali (politici) e non con la raccolta di 500.000 firme. A Radio anch'io il Presidente della regione Veneto ,uno dei promotori, all'affermazione del suo interlocutore, che si schierava per l'astensione, secondo il quale lo stesso governatore da amministratore non avrebbe che potuto votare no, non ha obiettato. Questo è stato un referendum politico contro Renzi e le dichiarazioni post voto di Emiliano lo dimostrano chiaramente. Ci prepariamo a un ventennio anti-Renzi come il precedente anti-Berlusconi. E l'Italia continuerà a restare al palo.

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