Quagliodromo di Soprazocco, Federcaccia e Comune ai ferri corti

Doccia fredda per la sezione della Federcaccia di Soprazocco. Il quagliodromo, che funge anche da sede dell’associazione, non è più agibile.

A rischio le manifestazioni già in calendario per i mesi di aprile e maggio.

Ma facciamo un passo indietro. «La mia associazione - ricorda l'attuale presidente, Filippo Grumi - aveva stipulato nel 2001 e poi nel 2003 una convenzione con il Comune, proprietario dell'area, per l'uso della stessa a servizio di gare cinofile. Lo scorso dicembre ci è pervenuta dal sindaco e dalla responsabile dell'Ufficio tecnico l'intimazione a lasciare i locali entro quindici giorni, non avendo noi, così vi si sosteneva, titolo per rimanervi. Abbiamo allora chiesto e ottenuto un incontro con il vicesindaco e i funzionari del Comune, nel corso del quale è stato individuato (almeno così credevamo) un percorso condiviso per risolvere la questione».

Ecco allora che in febbraio il Consiglio comunale approvava all'unanimità l'acquisizione dell'edificio, in virtù del prevalente interesse pubblico e in considerazione del fatto che la struttura non contrastava con le norme vigenti in materia ambientale.

«Tutto sembrava filare liscio - commenta Grumi -. Invece, ecco la doccia fredda. Qualche settimana dopo, il segretario comunale ci faceva sapere, con una lettera, dell'esistenza di problemi tecnici, mai esposti prima, che rendevano impossibile definire una data per la chiusura della pratica di agibilità. Inoltre, non poteva trovare accoglimento neppure la richiesta di uso temporaneo della sede. In breve, l'Amministrazione comunale si è rimangiata quanto aveva promesso, impedendo di fatto l'attività della sezione. Siamo intenzionati ad affidare ai nostri legali, col pieno appoggio della Fidc provinciale, la valutazione delle conseguenze di quanto è avvenuto».

«Purtroppo a oggi non ci sono novità - ammette il vicesindaco, con delega alla caccia, Sergio Bertoloni - ma ci stiamo attivando per rendere il quagliodromo finalmente agibile. Abbiamo valutato l’ipotesi di un utilizzo temporaneo, ma il sindaco ha preferito non transigere sul tema sicurezza».