Sant'Antonio abate, festa in musica

A Casto � tradizione che il patrono Sant’Antonio Abate venga festeggiato in musica.
Come di consueto, il Concerto augurale di Sant’Antonio Abate della banda musicale di Casto si terr� oggi, nella palestra delle scuole medie, a partire dalle ore 17: �� tradizione che risale al dopoguerra - spiega Stefano Garnelli, in passato suonatore e maestro della banda, oggi presidente della banda stessa e presentatore del concerto - ed a tenerlo � il Corpo musicale autonomo di Casto, che esiste da almeno 183 anni. Come d’abitudine, ad ogni inizio d’anno la banda regala ai suoi concittadini un concerto per augurare a tutti il buon anno, per festeggiare il Santo patrono nella domenica pi� vicina alla ricorrenza, ossia il 17 gennaio, e per ringraziare tutti per il sostegno ricevuto�.

Il concerto, che vedr� la partecipazione straordinaria dei maestri di tango argentino Emanuela Facinoli e Sergio Merigo, ballerini professionisti che creeranno una coreografia visiva, aprir� con una prima parte che prevede Auguri (da Azzurro a Dixie ed a Cacao meravigliao in stile di marcia), Super hits of the 90’s (da The show must go on alla Macarena, da Believe a Go west), Canzoni celebri (dal tango delle capinere a Parlami d’amore Mari�, da La Paloma a La cucaracha), tutti brani di autori vari.
La seconda parte offrir� i tre brani di autori vari Television showcase (la migliore musica della televisione), Tanghi celebri e Best songs ever. Il secondo vedr� l’esibizione dei ballerini di tango.

Si concluder�, sempre con i tangueri Facinoli e Merigo, con Danubio Blu di Johann Strass.
I quaranta componenti della banda di Casto hanno una et� media bassa; il repertorio va dal classico all’operistico ma punta molto anche sul moderno. E nell’occasione del Concerto del Patrono, ci sar� il battesimo dei nuovi allievi.
Sant’Antonio Abate arriva a Casto da Coma, in Egitto, dov’� nato nel 250 circa.
Attratto dalla vita ascetica, si ritir� sul monte Pispir sul Mar Rosso, e poi nel deserto della Tebaide. In Vita di Atanasio se ne racconta l’esperienza.
Il Santo, assai venerato in Occidente, protegge da peste, scorbuto e fuoco di S. Antonio. � anche protettore degli animali.
Viene raffigurato con bastone da eremita, col maiale (il diavolo) ai piedi, col campanello e la fiamma, come mostra il Sant’Antonio Abate del Moretto custodito al Santuario della Madonna di Auro, sopra Casto.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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