Via con 5mila euro al Banco di Brescia

Solito copione ormai, imparato a memoria. In due, viso travisato dal bavero, un cappello o il passamontagna, con il taglierino, arma che rende inutile la presenza della “bussola”.
Una manciata di minuti a disposizione per farsi consegnare quel che c’è in cassa e via, senza trovare resistenza e senza lasciare traccia se non la paura provata da chi vive l’esperienza dall’altra parte. Inutile anche la presenza di un’auto dei carabinieri in zona, se la segnalazione ai militari ci mette cinque o sei minuti ad arrivare.

Così non va: quando finalmente può scattare il piano antirapina i rapinatori sono già lontani, spesso non si nemmeno con quale mezzo siano fuggiti. E’ andata esattamente così anche ieri pomeriggio a Vobarno, dove la Provinciale IV si chiama via Migliorini e fa angolo con via San Rocco, dove ha sede la filiale vobarnese del Banco di Brescia.
Erano le 15 e 30.

Com’è andata, c’erano dei clienti? Chiediamo due ore dopo ai bancari asserragliati. Al telefono una voce agitata: “Siamo impegnati a verificare cos’hanno portato via, chiami più tardi. Anzi no, non chiami affatto, siamo qui che... che... può immaginare no? No, non le diciamo niente, buonasera” quasi se la prendono con noi.
Solito copione. Questa volta c’è che uno dei rapinatori era particolarmente basso e che la parlata era italianissima. E ci sono le immagini del circuito di sorveglianza da esaminare, messe a disposizione dei carabinieri che sono intervenuti da Salò.

Cinquemila euro il bottino e nemmeno si sa che direzione hanno preso quando sono scappati, se l’hanno fatto a piedi o in auto. Disarmante che succeda così, in pieno centro del paese. “Lo sa che qui è appena successa una rapina?” chiediamo ad una signora che passa con la borsa della spesa. “E dove sta la novità” ci risponde lei.

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