21 Febbraio 2016, 09.45
Bagolino Paitone
Cori

Un canto per le missioni

di Marisa Viviani

Anche il Coro Erica di Paitone e il Coro di Bagolino sono stati protagonisti del concerto solidale a corredo della mostra “Il popolo che venne dal cielo” allestita dai Missionari Saveriani di Brescia


Tra gli eventi culturali ad integrazione della mostra IL POPOLO CHE VENNE DAL CIELO, allestita dai Missionari Saveriani di Brescia, lo scorso venerdì 19 febbraio si è tenuta la manifestazione UN CANTO PER LE MISSIONI, con la partecipazione di "4 Cori, in in programma di elevazione spirituale." All'iniziativa hanno dato la loro adesione solidale il
Coro Ugolini di Brescia, il Coro Erica di Paitone, il Coro Le Rocce Roche di Brescia e il Coro di Bagolino.

Come sempre la partecipazione del pubblico è stata entusiasta; e quella dei cori molto sentita, sia durante il concerto corale che al termine dell'esibizione, come avviene abitualmente, quando a notte fonda i coristi possono finalmente rifocillarsi grazie al consueto rinfresco offerto dagli ospiti, ma soprattutto possono dar libero sfogo alla loro passione per il canto. Caduta la tensione per la prestazione davanti al pubblico, i coristi esigono il proprio compenso per l'impegno profuso: stare in compagnia dei propri colleghi e amici, godere dei piaceri della convivialità e finalmente cantare a ruota libera senza limiti di tempo (o per lo meno fino a quando gli ospiti non decidono di chiudere bottega e mandare tutti a dormire).

Infatti si mormora insistentemente che il vero concerto si tiene alla fine di quello ufficiale; e nella capacità di stare in compagnia ospitando, cantando e divertendosi, il
Coro di Bagolino è imbattibile, avendo il privilegio di essere portatore dei geni dell'ars festandi che connota la popolazione del proprio paese. Non è che presso gli altri cori manchino gli irriducibili del canto e della convivialità, certo è che i coristi bagossi sono tutti così, difficilmente perdono la voce e la voglia di festeggiare in compagnia; non a caso infatti l'invito per andare a cantare a Bagolino è molto gradito agli altri cori e la lista degli aspiranti si allunga di anno in anno.

Nelle scorse settimane stampa e TV hanno parlato estesamente di una ricerca scientifica sui salutari effetti del canto, sia per il benessere mentale che fisico della persona, con benefìci particolarmente significativi ottenuti cantando insieme ad altri, in coro insomma. Una lezione, questa, che oggi trova spiegazioni scientifiche ad una abitudine che un tempo era assai comune e non necessitava di alcuna prova, perché si dimostrava da sé attraverso la semplice pratica del canto in gruppo: cantare fa sentire bene, e in compagnia degli altri aiuta a star meglio. Un insegnamento da tenere quindi in grande considerazione, ora anche con il beneplacito della scienza.

Ma non solo, perché il canto è anche elevazione della nostra umanità, dell'anima, o dello spirito, che secondo il diverso sentire delle persone avvicina l'essere umano alla sua natura profonda, o alla imperscrutabile verità dell'universo, o alla divinità; in ogni caso alla bellezza che tutto esalta: mente, anima, spirito. Non a caso quindi il concerto corale organizzato nell'ambito della mostra si è svolto all'insegna del motto "4 Cori, in un programma di elevazione spirituale"; nella splendida cornice della Chiesa di San Cristo, in quella che viene definita la Cappella Sistina Bresciana per i suoi magnifici affreschi, i quattro cori si sono così esibiti per onorare tale impegnativo principio.

Animatore del programma corale è stato il M° Romano Marelli, direttore del Coro Ugolini di Brescia, che da quattro anni tiene collegamenti con i colleghi per sostenere il concerto; il suo coro, nato nel 2009 raccogliendo gli appassionati del canto corale nell'ambito dell'ambiente escursionistico, propone un repertorio vario, ispirato alla montagna, ai canti tradizionali, popolari e classici; il coro è composto da 25 elementi, per voci maschili e femminili.

Il Coro Erica di Paitone, è stato costituito nel 1998 dal M° Enzo Loda e da altri appassionati di canto di montagna; il repertorio in seguito ampliato e raffinato, è particolarmente apprezzato anche per la ricercata tecnica esecutiva, sia nei concerti italiani che all'estero; il coro è maschile ed è costituito da una ventina di coristi.

Il Coro Le Rocce Roche di Brescia, diretto dal M° G.Battista Tura è sorto nel 1995 su iniziativa di un gruppo di amici amanti della montagna; è un coro maschile, composto da una trentina di coristi, e sostiene la tradizione corale popolare, in particolare il canto di montagna; ogni anno il coro organizza infatti la rassegna corale Melodie Montane.

Se questi tre cori sono sorti in origine dalla passione per la montagna, il quarto è di montagna: il Coro di Bagolino; che indiscutibilmente possiede un forte attaccamento alla montagna, alla sua, quella in cui i suoi coristi vivono. Sorto nel 2002 attorno alla passione per il canto che nel paese è molto radicata, riunisce oggi una quarantina tra coriste e coristi, molto uniti attorno alla Mª Susanna Zanetti che li dirige da una decina d'anni, proponendo un repertorio vario, classico e popolare, sacro e profano.

Il numeroso pubblico presente ha così potuto apprezzare i brani presentati e le armoniose voci dei coristi, magnificamente amplificate dall'ottima acustica del prestigioso ambiente; al termine delle singole esibizioni, la potenza vocale dei quattro cori riuniti è esplosa sotto la volta della cappella, nell'interpretazione del canto che chiude ogni concerto, Signore delle Cime di Bepi de Marzi; l'accompagnamento con la possente musica dell'organo, suonato dal M° Pierluigi Loda, ha completato la suggestiva interpretazione di questo brano classico, che commuove ogni amante della montagna e della sua spiritualità.

Il concerto si è concluso così con la piena soddisfazione di tutti, organizzatori, cori partecipanti, e spettatori che hanno contribuito alla raccolta di fondi con offerte libere (augurabilmente generose).

La trasferta bresciana del Coro di Bagolino è terminata in grande stile a mezzanotte con l'ultimo canto interpretato in P.zza del Foro; sullo sfondo favoloso del Tempio Capitolino, il silenzio della notte è stato accarezzato dalle emozionanti armonie di Improvviso, interpretato dai coristi certamente colpiti dalla magica atmosfera notturna di questo prezioso angolo della storia antica della nostra città. Unici testimoni due innamorati, che in disparte ascoltavano l'imprevisto tributo alla bellezza e al canto, forse sorpresi per l'insolito incontro con tanti nottambuli canori. Una foto ricordo veloce, e poi via, al pulman per ritornare tra le proprie montagne.

La mostra

"Racconta il mito che gli esseri umani vivevano in cielo. Un bel giorno un cacciatore inseguiva l'armadillo che, per sfuggirgli, bucò il tetto del cielo e scese in terra calandosi con una corda. Il cacciatore, attraverso lo stesso buco e con la stessa corda, venne giù in terra seguito dai suoi famigliari. Riuscì a prendere l'armadillo e in quel posto accese il fuoco e costruì la prima capanna. Nacque così il primo villaggio."
Questa leggenda spiega il titolo della mostra IL POPOLO CHE VENNE DAL CIELO, allestita dai Missionari Saveriani di Brescia a favore dei
Kayapò, un gruppo etnico di circa 6.000 persone, che vive nella foresta tropicale brasiliana assediata dallo sfruttamento inconsulto delle multinazionali. L'iniziativa ha lo scopo di far conoscere quel popolo fiero e indipendente e raccogliere fondi per le iniziative a loro favore: acquisto di materiali per il centro scolastico; acquisto di una cinepresa per filmare la vita, i rituali e le consuetudini nei villaggi (i Kayapò non hanno una lingua scritta, pertanto le riprese audio-video sono indispensabili per la raccolta documentale sulla loro struttura sociale); acquisto del carburante per gli spostamenti con i mezzi da un villaggio all'altro sul vastissimo territorio.

La 14
ª Mostra Didattica 2015-2016 rientra tra le iniziative promosse dalla Fondazione San Cristo onlus dei Missionari Saveriani di Brescia; inaugurata già dall'11 novembre 2015, la mostra sta riscuotendo un interesse molto positivo di pubblico, soprattutto da parte delle scuole, anche per la possibilità per i ragazzi di partecipare alle attività di laboratorio didattico.
La mostra resterà aperta fino al 6 marzo 2016 (presso Chiesa di San Cristo, via Piamarta 9, Brescia - dal mercoledì alla domenica , ore 9/12-15/17,30 - Ingresso libero).

Nelle foto di Luciano Saia:
- I quattro cori riuniti sotto la direzione della Mª Susanna Zanetti
- I direttori dei cori, da sx: M° Romano Marelli, Mª Susanna Zanetti, M° Enzo Loda, M° G. Battista Tura
- Il Coro di Bagolino canta in notturna davanti al tempio romano
- Un aspetto della Mostra "Il Popolo che venne dal cielo"



Commenti:
ID64399 - 21/02/2016 20:41:31 - (Giacomino) - L'emozione dell'avvenimento

é proseguita con la lettura di questo bellissimo articolo.

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