Quando l'auto diventa sala parto

Il miracolo della vita non cessa mai di riservare sorprese, nemmeno al giorno d’oggi che siamo abituati a programmare tutto e a prevedere ogni possibile variante.
Così capita che una bimba sgusci via dal grembo materno in un automobile: la mamma seduta dietro, il papà alla guida, nel vano tentativo di sgusciare fra le rotonde e i semafori per raggiungere il reparto di maternità.
E’ successo ad una giovane coppia di bionesi già toccati tre anni fa dalla fortuna di possedere un figlio di nome Lorenzo. La partenza precipitosa da casa, in via San Rocco nel centro valsabbino, alle 21 di lunedì: “Secondo me ci siamo, è meglio che andiamo all’ospedale” ha detto Bianca al suo Luca.

Destinazione decisa da tempo la clinica Sant’Anna, in città. In vista della città Bianca ha iniziato a chiedere di fare presto e a tener duro.
Hai voglia di dire “vai vai perchè sennò ci nasce qui”. All’altezza della “Caserma Papa” la bimba però ha rotto ogni indugio ed è nata, così, senza far poi tanti drammi.

Luca l’ha capito veramente solo quando ha sentito il secondo o il terzo vagito e ancora meglio quando la moglie gli ha chiesto il maglione per avvolgere la bimba. Al personale della clinica è rimasto il compito di tagliare il cordone ombelicale.
L’hanno chiamata Beatrice, pesa tre chilogrammi e raggiungerà Bione questa mattina, nella casa accanto a quella di nonno Attilio e di nonna Camilla, che non sta più nella pelle dalla felicità.

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