Camminando sulle acque

Christo, un nome che non passa certo inosservato.
Ed è proprio ciò che sta succedendo sulle rive del Lago di Iseo, precisamente tra la sponda di Sulzano e quella di Montisola, per l’inizio dei lavori del ponte galleggiante progettato dall’artista  newyorchese Christo Vladimirov Yavachev.

La società The Floating Piers ha preso in concessione dal demanio parte delle acque del Lago di Iseo per realizzare un ponte lungo 3 chilometri, che dal 18 giugno al 3 luglio collegherà le sponde di Sulzano e Montisola, permettendo alla gente di “camminare sulle acque”, o se non altro sui 20000 cubi di polietilene che verranno usati per la costruzione.

Carpentieri e sommozzatori sono già al lavoro per la realizzazione del progetto di Christo, uno dei maggiori esponenti del movimento artistico detto Land Art, cioè l’intervento sul paesaggio con opere d’arte provvisorie: nata negli anni ’60, si è sviluppata principalmente negli Stati Uniti, dove i grandi spazi consentono di realizzare opere imponenti, che si allineino al paesaggio in cui sono progettate.

E pezzo dopo pezzo non si sta allungando solo il ponte, ma sta crescendo anche lo scetticismo degli abitanti della zona e dei proprietari delle attività presenti sulle sponde del lago: dato che il ponte galleggiante è un’opera temporanea, cosa resterà alla gente e sopratutto alle attività commerciali della zona?

Durante le settimane in cui l’opera rimarrà a disposizione del pubblico ci si aspetta infatti un arrivo incredibile di gente: 250000 visitatori in poco più di due settimane; andrà quindi rivista non solo la viabilità, ma anche l’offerta e gli orari di lavoro di pizzerie, ristoranti e negozi.

Fa sicuramente onore il fatto che una meta lombarda sia stata scelta per realizzare un’opera di  impressionante presenza mediatica e visiva: e tra chi è contento della folla e chi preferisce un altro tipo di turismo, è innegabile l’impatto che Christo e il suo ponte galleggiante avranno sulla stagione.