Sapore di cloro

“Ha detto la mia mamma che bere un po’ di acqua corretta con la candeggina non fa mica male”.
Chi passa del tempo ad educare bimbi in una scuola dell’infanzia lo sa bene: in fondo a quello che raccontano con tanta fantasia i pargoli c’è sempre qualche cosa di vero.
Nel caso di Idro ad ispirarli è stato certamente il “sapore” dell’acqua che da qualche tempo viene “clorata” in seguito ad analisi batteriologiche non proprio in linea con quanto prevede la norma.
Abbiamo chiesto ad alcuni abitanti delle sponde del lago valsabbino ed abbiamo incontrato pareri discordi in merito. “Puzza in modo impressionante, non la si può bere nemmeno dopo averla bollita” ci hanno detto alla Pieve.

“E’ clorata, come ormai capita dappertutto - affermano invece ai Tre Capitelli e anche a Crone -. Basta lasciarla decantare un po’ in una brocca che sparisce tutto”. La vicenda è oggetto di accese discussioni già da alcuni mesi ed è stata oggetto anche di un’interrogazione in municipio da parte della minoranza, con la Giunta che si è precipitata a chiedere conto ad Asm che giusto un anno fa ha preso in carico l’acquedotto.

L’abbiamo fatto anche noi: “Da settembre sono entrati in funzione tre nuovi impianti, a Vaiale, Troelone e Fobbia, che immettono nella rete biossido di cloro al minimo di quanto è previsto dalla normativa – ci ha detto, gentile, l’ing. Romano dagli uffici vobarnesi -. Siamo stati costretti a farlo, dopo ripetute analisi che hanno evidenziato l’eccessiva presenza di batteri”.
Quando viene clorata per la prima volta una rete idrica, capita in effetti che la popolazione avverta disagio, ha aggiunto Romano: un po’ perchè gli utenti non ci sono abituati, ma anche perchè il biossido di cloro si lega con alcune impurità presenti nei tubi provocandone il distacco.

C’è una sorta di “rodaggio” dell’impianto, insomma. “Il fenomeno è più evidente soprattutto quando i rubinetti vengono aperti con poca frequenza – ha aggiunto il tecnico -. Di solito tutto si risolve in poche settimane, ma la rete idrica di Idro è dimensionata per accogliere molti utenti nella stagione estiva, ci vorrà più tempo”.
Mal che vada tutto si risolverà, ne sono certi in Asm, quando saranno molti di più i rubinetti aperti, col ritorno della stagione calda.
Tutto sotto controllo e certo meglio di com’era prima, affermano, dal punto di vista igienico sanitario. Insomma, sostituendo la candeggina col cloro, questa volta i bambini di Idro sembrano averla raccontata giusta.

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