Viva Vittoria urla: «ce l'abbiamo fatta»

Da qualche mese moltissime donne si sono unite lavorando a maglia per dare vita a tutti i pezzi che hanno reso possibile ricoprire parte di Piazza Vittoria, a Brescia.
E il contributo non è arrivato solo dalla provincia e dalla città bresciana, ma da tutto il mondo: sono davvero molti i luoghi coinvolti in questa iniziativa, alcuni incredibilmente lontani, come dimostrano i quadrati di lana arrivati da Stato come l’Armenia, l’Etiopia o il Kurdistan.

Poi la scorsa notte la magia si è compiuta: una catena umana ha percorso il centro di Brescia e ha fatto arrivare in piazza gli oltre 16000 quadrati di lana che erano stati recapitati per costruire quest’opera d’arte.
La piazza è stata ricoperta dai riquadri colorati, uniti da un filo rosso di lana, che hanno così composto un disegno dalla forma elicoidale del dna.

L’opera è stata esposta domenica e rimarrà in piazza fino al 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il cuore di questa iniziativa è proprio quello di evidenziare l’enorme problema di questa piaga sociale, che va combattuta con ogni forza: il potere dell’unione e della solidarietà, delle donne che insieme possono fare la differenza e cambiare tutte quelle situazioni che le vedono ancora vittime di minacce, violenze fisiche e psicologiche, la maggior parte delle volte purtroppo perpetrate nell’ambiente famigliare.

Viva Vittoria non si ferma a questo: le migliaia di coperte colorate non scalderanno con il loro colore solo la città di Brescia, ma daranno un aiuto concreto a una realtà che, da vicino, si occupa dei problemi delle donne.
Ogni metro quadrato, formato da quattro moduli di lana, sarà infatti messo in vendita in vari punti lungo il perimetro di Piazza Vittoria: il ricavato è destinato alla casa protetta La Dimora, che aiuta le donne vittime di violenza e i loro bambini.