Migliorie «rotonde» per la 237 del Caffaro

Costerà un milione e mezzo di euro la rotonda che avrà il compito di incanalare il traffico a Sant’Antonio, in territorio di Anfo anche se le auto che vi transitano sono praticamente tutte di “pertinenza” bagossa. In quel punto, infatti, dalla 237 del Caffaro ha inizio la 669 che si arrampica fino a Bagolino per proseguire oltre il Gaver fino a Passo Crocedomini e verso Breno.
Sarà un intervento piuttosto complesso, rispetto alle “solite” rotatorie di cui sono particolarmente ricche le Provinciali e che hanno spesso il merito di aumentare di parecchio i margini di sicurezza. In questo caso, infatti, la rotatoria verrà posizionata in un’area decisamente disassata rispetto all’attuale incrocio sotto la chiesetta dedicata all’omonimo Santo, e ad una quota inferiore per la precisione all’altezza della prima curva che si incontra andando verso Ponte Caffaro.

Sarà necessario fare ricorso alle “terre armate” e sarà in pratica necessario rifare per alcune decine di metri i due tronconi viari che si dirigeranno verso Bagolino e verso Anfo. Salvo intoppi, i lavori verranno effettuati la prossima estate.
I tecnici della Provincia hanno studiato così il modo di metter la parola fine ad un bivio che in pratica si innesta nel bel mezzo di un tornante e sul quale di incidenti gravi non ne sono stati mai registrati solo perché le auto sono obbligate a procedere a bassa velocità.
Sarà anche l’occasione per “raddrizzare” alcune curve verso Anfo, ulteriore intervento per il quale sono stati stanziati altri 700 mila euro.

I lavori sul bivio di Sant’Antonio sono solo una parte di quello complessivo che da qualche tempo mira ad apportare un deciso miglioramento alla viabilità principale della Valle Sabbia.
A parte il “Primo lotto” di pertinenza Anas che interesserà presto la “variante” fra Pompegnino di Vobarno e Sabbio sud, quello che fa dire ad ogni valsabbino “fino a quando non vediamo le ruspe non ci crediamo”, c’è la prosecuzione di una strada degna di questo nome anche dopo Ponte Re di Barghe, questa di pertinenza del Broletto che conta su un “aiutino” da parte della Provincia autonoma di Trento: “Stiamo procedendo a tappe forzate e nei prossimi giorni ci sarà modo di coinvolgere nel relativo progetto preliminare, che prevede ampi tratti in galleria, i sindaci interessati – ci ha detto ieri l’assessore provinciale Mauro Parolini -. Chiederemo loro di condividere la pianificazione, facendo presenti eventuali suggerimenti e criticità”.

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