11 Ottobre 2015, 07.56
Di frasca in palo

Dove osano i pidocchi

di LoStraniero

Di parassita in parassita. Ecco un'altra analogia de LoStraniero che prende le mosse dall'idea che per distruggere lo sfruttatore si possa decidere di ammazzare lo sfruttato


Il Pediculus humanus capitis è un parassita. Un parassita dell’uomo. Predilige la parte alta del corpo: il capo e in particolare la nuca e le zone sopra le orecchie...
E questo perché l’uomo, nel corso di sei milioni di anni, ha gradualmente perso i peli nelle altre parti del corpo.
In tutto questo tempo, nonostante i ritrovati della scienza e della tecnica che ci vengono quotidianamente annunciati, non siamo ancora riusciti a debellarlo del tutto. Anzi … .
Ci riusciremo in un futuro?
Chissà

Quello che so è che alcuni membri del governo, collegati con rinomati centri di ricerca, ci stanno pensando.
Questo perché il discorso riguarda anche un altro corpo interessato al problema: il corpo “Italia”.
Esso, contrariamente a quello dell’uomo, è rimasto ancora molto peloso. Oltre che peloso, è anche poroso, direi fuzzy, e perciò è un habitat ideale per lo sviluppo di ogni genere di parassita.

Anche qui l’indesiderato ospite
, non fosse altro che per motivi istituzionali, predilige concentrarsi sul capo, cioè nella capitale.
Qui, nella patria del diritto, i parassiti ci sguazzano. Non passa giorno che non ci giungano notizie di malaffare, di malversazione, di peculato, di corruzione, di dipendenti pubblici che non lavorano, che sprecano, sperperano, danneggiano (vedi le numerose denunce della Corte dei Conti).

Una pletora di impiegati che s’imboscano, non fanno niente se non i fatti loro, ma ricevono comunque encomi, premi e laute prebende a fronte dei danni che procurano ai cittadini, che trattano come cani, con spocchiosa arroganza e insopportabile prepotenza.
Il nostro è ormai uno Stato del non diritto, peggiore di quello delle banane.

Basti pensare alla vergogna mondiale degli esodati,
e alla mancata esecuzione delle sentenze perfino della Corte Costituzionale.
Questa è la patria del diritto di calpestare i più deboli, i più indigenti, quelli che non possono difendersi.
Questa è la patria delle angherie e dei soprusi.
Questa è la patria dei vigliacchi.

Nella mia vita errabonda, un giorno sono capitato a Calci, un piccolo paese della provincia di Pisa.
Strano nome quello di Calci. Pare che l’origine derivi dal latino calceum, piede del monte, o anche dal fatto che qui si fabbricavano i calzari per i legionari dell’impero romano.
Cito questo paese semplicemente per una curiosa scritta posta sul monumento collocato nella piazza principale del comune. Diceva: “Calci ai caduti”.

Il non previsto secondo senso di questa scritta, certamente casuale e non voluto dagli ignari e onesti cittadini di questo grazioso paese, è stato però profetico.
Ogni volta che i media annunciano il malaffare, io penso ai caduti, ai cimiteri di guerra di italiani sparsi per l’Italia e per l’Europa, a quelle croci bianche tutte in fila, allineate e mute, e a quella scritta di Calci.

Erano in piedi e sono caduti. Caduti per chi? Per i parassiti che sguazzano nella melma della capitale e del resto d’Italia?
Per i parassiti che cantano Mameli (un altro caduto) e gridano ad alta voce “siam pronti alla morte …”. Alla morte di chi?
Cantano e cantano. Canta che ti passa, dice un famoso detto.

Anche il grande Leopardi ha scritto un canto. Il canto “All’Italia”.
Se avesse saputo, avrebbe ugualmente scritto questo componimento, di cui qui riporto qualche verso?

O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i simulacri e l'erme
Torri degli avi nostri,
Ma la gloria non vedo,
Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
Oimè quante ferite,
Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,
Formosissima donna! Io chiedo al cielo
E al mondo: dite dite;
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
Che di catene ha carche ambe le braccia;
Sì che sparte le chiome e senza velo
Siede in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo la faccia
Tra le ginocchia, e piange.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
Le genti a vincer nata
E nella fausta sorte e nella ria.
Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
Mai non potrebbe il pianto
Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
Che fosti donna, or sei povera ancella.
Chi di te parla o scrive,
Che, rimembrando il tuo passato vanto,
Non dica: già fu grande, or non è quella?
Perchè, perchè? dov'è la forza antica,
Dove l'armi e il valore e la costanza?
Chi ti discinse il brando?
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
O qual tanta possanza
Valse a spogliarti il manto e l'auree bende?
Come cadesti o quando
Da tanta altezza in così basso loco?
Nessun pugna per te? non ti difende
Nessun de' tuoi? L'armi, qua l'armi: io solo
Combatterò, procomberò sol io.
Dammi, o ciel, che sia foco
Agl'italici petti il sangue mio.”


Mi vien da piangere. Mio povero caro piccolo e fragile Giacomo, mi vien da piangere.

C’è però, per fortuna, anche una buona notizia.
Come dicevo dianzi, il governo, con la collaborazione dei ricercatori, ha escogitato un metodo sicuro per far fuori definitivamente i parassiti e sul punto ha fatto già dei test.
Il metodo è fondato sull’idea che per distruggere il parassita bisogna eliminare la vittima.

Quest’idea, semplice e geniale (come mai a nessuno era venuta in mente prima?) è stata già applicata in via sperimentale generando, come si diceva, i cosiddetti esodati.
Nutriamo perciò forte speranza di vittoria definitiva contro i parassiti di questa povera Italia.

LoStraniero



Commenti:
ID61772 - 11/10/2015 18:51:28 - (Giacomino) - Oh, caro stranier

Come non piangere con te alla tua favella udir.

Aggiungi commento:

Vedi anche
16/05/2013 11:40

Dove osano le idee Dove osano le idee il titolo del Salone Internazionale del libro che si apre questo venerd a Torino e continuer fino a luned 20, con un ricco programma di autori italiani e internazionali

15/11/2011 10:55

Il Cinipide Galligeno del castagno Castagni in sofferenza a causa di un parassita. Se ne parler questo venerd sera a Preseglie in un incontro con gli esperti.

08/04/2018 16:54

Furto di energia elettrica Nei guai un 56enne di Vobarno. sorpreso un po’ per caso dai carabinieri della locale stazione con un impianto “parassita” in casa

29/12/2006 00:00

La strage degli abeti rossi E' emergenza nei boschi comunali di Bione, attaccati da un parassita e indeboliti dai mutamenti climatici. Gli abeti rossi da abbattere, perch ammalati o gi morti sarebbero almeno 5mila. Per farlo sono stati stanziati 43mila euro.

12/03/2018 07:16

Famigliola contro un palo Grande spavento a Ponte Caffaro, dove un'intera famiglia su una Volkswagen Touran ha invaso il marciapiede ed è finita contro un palo




Altre da Politica e Territorio
20/04/2024

Cantiere da tre milioni di euro per il nuovo collettore

Lavori in partenza per un'opera ambientale che non poteva più aspettare, da realizzare a Idro lungo la comunale tra Crone e Vantone

19/04/2024

Per Secoval è il Bilancio dei record

Nel 2023 la compartecipata dalla Comunità Montana e da una quarantina di Comuni bresciani ha avuto una significativa crescita di fatturato e di dipendenti. Lo dicono i numeri del bilancio d'esercizio, approvato all'unanimità

18/04/2024

Fondi per lo stato di emergenza dell'autunno scorso

Stanziati dal Governo, sarà la Regione e il commissario straordinario a stabilire la ripartizione fra i territori coinvolti, fra i quali la Valle Sabbia

18/04/2024

«Trash for dinner» vince «Non c'è arte da buttare»

Il manufatto artistico della 2° E delle Medie di Odolo ha vinto il concorso per le scuole progetto GenerAzione Eco: cultura e cura dell’ambiente nelle nuove generazioni.

18/04/2024

Mezzo milione di euro per pulire l'aria

Fra i Comuni valsabbini Casto è certamente quello che negli anni più recenti meglio ha interpretato i dettami della “transizione energetica”, sfruttando in modo ottimale tutte le possibilità offerte dai vari incentivi

17/04/2024

Lavori e nuovi spazi per la Rocca d'Anfo

Dal recupero di ambienti nella Caserma Zanardelli alla ciclabile Anfo-Ponte Caffaro: il tutto per ampliare l’offerta turistica nel comprensorio del lago d’Idro

17/04/2024

Gian Paolo Mora in campo per Amiamo Gavardo

Già sindaco dall’85 al 95, Mora si presenta alla guida di una lista di tutti i partiti del Centrodestra gavardese oltre al Popolo della Famiglia e altre presenze civiche

16/04/2024

Giustacchini si ripresenta con il Centrodestra unito

Il sindaco di Prevalle si candida per un secondo mandato con molti della sua attuale amministrazione e alcune novità

16/04/2024

Fresatura che spavento

Positiva per le auto, la "raspatura" di un paio di curve lungo la 237 del Caffaro mette in pericolo chi guida su due ruote

(2)
15/04/2024

Il Centrodestra Civico aderisce a Insieme per Gavardo

Il gruppo di minoranza che fa capo a Molinari aderirà alla lista del sindaco Comaglio per le prossime elezioni amministrative