21 Ottobre 2006, 00.00
Bagolino
Storia

i cent'anni della centrale di Ponte Caffaro

di Giancarlo Marchesi

I primi anni del Novecento costituirono un momento di svolta per il settore elettrico: con la trasmissione a grande distanza divenne economicamente conveniente la costruzione di grandi impianti di produzione...

Sul finire dell’Ottocento l'economia bresciana beneficiň delle innovazioni tecnologiche che interessarono l’industria.
Di questo nuovo processo di sviluppo, la Valle Sabbia divenne uno dei centri produttivi di maggiore importanza a livello nazionale.
In Valle, si assistette alla realizzazione di piccole centrali idroelettriche per la produzione di energia destinata all'illuminazione sia pubblica sia privata e alla fornitura di forza motrice per le industrie.

Occorre perň rilevare che ciascun impianto era pensato e costruito per alimentare direttamente un'unica struttura.
Solo rilevanti miglioramenti nei sistemi di trasmissione avrebbero potuto consentire lo sviluppo di grandi centrali idroelettriche.
Fortunatamente tali avanzamenti tecnologici non si fecero attendere: fondamentali furono i progressi conseguiti nella fabbricazione di cavi, materiali isolanti e nella costruzione di linee, nei regolatori di tensione che resero possibile un lento ma progressivo aumento delle tensioni di trasmissione e quindi delle distanze coperte.

Si realizzň, in questo modo, uno sviluppo tale che i primi anni del Novecento costituirono un momento di svolta per il settore elettrico: con la trasmissione a grande distanza divenne economicamente conveniente la costruzione di grandi impianti di produzione.

Da quel momento iniziň, con la disponibilitŕ di forti quantitativi di energia a costi inferiori a quelli del carbone, il processo di elettrificazione delle attivitŕ produttive non solo della Valle Sabbia, ma dell'intera Penisola che porterŕ l'economia italiana a vivere una fase di accelerata industrializzazione.

Nel Bresciano, la prima centrale di grandi dimensioni fu costruita negli anni fra il 1898 e il 1905 in Valle Sabbia, a Ponte Caffaro nel territorio del Comune di Bagolino, dalla Societŕ Erba, Curletti e Zironi (poi assumerŕ la denominazione Societŕ Elettrica ed Elettrochimica del Caffaro) per fornire energia elettrica allo stabilimento di soda caustica che la stessa possedeva in Brescia, nella frazione Fiumicello.

L'impianto valsabbino, progettato dall'ingegner Carlo Tosana, disponeva di un canale lungo 4.600 metri che terminava nella vasca di carico a Monte Suello. La condotta forzata era opera dell’impresa Guido Togni di Brescia che introdusse dalla Germania una nuova tecnica nella fabbricazione dei tubi.
Quest'ultima prevedeva una bollitura dei bordi delle lamiere e una giunzione a caldo, processi che andavano a sostituire la chiodatura.
La produzione di energia della centrale del Caffaro era pari a 9.000 KW.

Nella vicenda che portň alla realizzazione dell'impianto di Ponte Caffaro, si attuň quel particolare sostegno reciproco fra settori produttivi diversi che, nei primi decenni del XX secolo, costituě un fattore decisivo per lo sviluppo.
L'energia delle cadute d'acqua delle valli bresciane, utilizzata da secoli come forza motrice per i mulini e per le fucine, tornava a ricoprire un ruolo centrale nella societŕ e nell'economia della nostra provincia, grazie ai progressi ottenuti nella trasmissione della corrente elettrica sulle lunghe distanze.


Scheda: Societŕ Elettrica e Elettrochimica del Caffaro
Nata dall’esperienza dell’azienda bresciana Erba, Curletti e Zironi, con il sostegno di un rilevante capitale di provenienza milanese, la Societŕ Elettrica e Elettrochimica del Caffaro venne costituita il 1° febbraio 1906, con rogito del notaio Davide Clerici di Milano.
Scopo della Elettrica e Elettrochimica del Caffaro era l’esercizio della concessione di derivazione d’acqua dal torrente Caffaro per la produzione, utilizzazione e distribuzione di energia elettrica e per l’esercizio della fabbrica di soda caustica, cloruro di calce ed altri prodotti elettrolitici, sita in Brescia, frazione Fiumicello.
A far parte del Consiglio d’amministrazione furono chiamati figure di primo piano del capitalismo italiano: D. Bordoni, P. Curletti (Consigliere delegato), F. Gnecchi, G. Visconti di Modrone (Presidente), U. Visconti di Modrone, F. Weill (Vicepresidente), G.A. Zuccoli.

La costruzione dell'impianto elettrico sul torrente Caffaro e la realizzazione dell'elettrodotto per trasportare l'energia fino a Brescia erano legati ad un'altra iniziativa restata, perň, allo stato di progetto: la linea ferroviaria Brescia-Nave-Caffaro.

Il comitato per la costituenda ferrovia elettrica Brescia-Nave-Caffaro cedette, ai promotori della Societŕ Elettrica ed Elettrochimica, la forza di circa 8.000 cavalli derivata dal torrente Caffaro.
A fronte di questa cessione, gli uomini che guidavano la societŕ elettrica si obbligarono a realizzare, a loro spese, sia l’impianto di derivazione del torrente Caffaro, sia a fornire al comune di Brescia ed alla costituenda ferrovia Brescia-Nave-Caffaro 800 cavalli elettrici.


Aggiungi commento:

Vedi anche
24/08/2015 09:27

La centrale idroelettrica di Ponte Caffaro Sul finire dell’Ottocento l'economia bresciana beneficiò delle innovazioni tecnologiche che interessarono l’industria. Di questo nuovo processo di sviluppo, la Valle Sabbia divenne uno dei centri produttivi di maggiore importanza a livello nazionale

20/05/2015 10:35

Cent'anni della Grande Guerra a Ponte Caffaro Nel paese dell’antico confine sabato e domenica prossima un evento per commemorare l’anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia con un confronto storico e un cerimonia presso il ponte

22/10/2017 09:00

Caporetto, cent'anni dopo Da cent'anni la dolorosa disfatta di Caporetto continua a rappresentare la sconfitta militare piĂą bruciante della nostra storia contemporanea.

26/02/2015 07:05

Ricordando la Grande Guerra Una serie di eventi organizzati nella biblioteca di Odolo, per ricordare e far conoscere la Grande Guerra a distanza di cent’anni

06/12/2010 07:00

Quale centrale? Pubblico e privato, a distanza di pochi giorni uno dall'altro, hanno richiesto la concessione per la costruzione di una centrale idroelettrica sul Degnone.




Altre da Bagolino
22/04/2024

A Maniva 8 milioni di euro per interventi green

Il finanziamento di Intesa Sanpaolo legato al miglioramento della sostenibilitĂ  ambientale negli stabilimenti di Bagolino e di Chiusi della Verna

22/04/2024

Rose e libri per la festa di San Giorgio

Questo martedì 23 aprile a Bagolino si celebra la festa patronale e viene riproposta la tradizione spagnola dello scambio di doni

22/04/2024

Nuova piazza e gemellaggio

à stata Ponte Caffaro, frazione lacustre di Bagolino, al centro dell’attenzione in occasione delle popolare trasmissione televisiva domenicale “in piazza con noi”, in diretta su Teletutto

18/04/2024

Fondi per lo stato di emergenza dell'autunno scorso

Stanziati dal Governo, sarĂ  la Regione e il commissario straordinario a stabilire la ripartizione fra i territori coinvolti, fra i quali la Valle Sabbia

11/04/2024

Prove da 240 tonnellate

Posato il ponte Bailey sul Caffaro, ecco le prove di carico con tre autotreni in contemporanea

11/04/2024

Ciclopedonale Eridio, lavori al primo lotto

C’è voluto qualche anno, ma i lavori per la realizzazione della ciclopedonale fra Vestone e Ponte Caffaro sono cominciati

10/04/2024

Bagolino in corsa per far parte dei Borghi piĂą belli d'Italia

Passa alla fase di “verifica sul campo” il comune valsabbino, che aveva avviato il percorso per ricevere il prestigioso riconoscimento nel 2024

07/04/2024

Si ribalta con l'auto

L'incidente nel tardo pomeriggio a Ponte Caffaro. Coinvolto un giovane di 23 anni. Lunghe code lungo la strada

06/04/2024

Sci Club Bagolino protagonista al Tour du Rutor

Sulle nevi della Val d’Aosta i giovani sci alpinisti bagossi hanno raccolto ottimi risultati

05/04/2024

Ponte posato

Dopo tre giorni di lavoro, il ponte Bailey a Ponte Caffaro è stato posato