Accoltellato al parcheggio per una lite

Erano passate le undici quando il cinquantenne, una guida alpina di origine trentina, ma residente a Roè Volciano in un appartamento di via Bellini, ha fatto ritorno a casa sua con l’auto.

Non riusciva però a parcheggiare nel vasto piazzale che fa anche da incrocio fra via Bellini e via Ponte Chiese, anche a causa della presenza di un pullman appartenente ad una ditta privata che occupava diversi spazi.

Quel che è successo poi non ha avuto testimoni, ma è stato ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Salò, intervenuti sul posto con due pattuglie insieme all’auto medicalizzata e ad un’ambulanza dei Volontari del Garda.

La guida alpina, individuata la presenza dell’autista all’interno del mezzo, l’avrebbe svegliato chiedendogli di spostarsi e permettere il parcheggio alle auto.
Ne è nata una lite, con l’autista, un 58enne residente a Verolanuova, che ad un certo punto ha estratto un coltello con una lama di 10 centimetri e si è avventato sull’automobilista sferrando diversi fendenti, uno dei quali all’addome.
La guida alpina avrebbe cercato di difendersi utilizzando la piccozza da montagna che fa parte dei suoi attrezzi da lavoro.

Il cinquantenne, soccorso dal medico e dai volontari, è stato ricoverato all’ospedale di Gavardo, dove nella notte è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico durato 4 ore.
Solo ieri i medici hanno sciolto la prognosi giudicandolo fuori pericolo di vita.

L’aggressore è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio e l’arresto convalidato dal giudice.
La prima fase del processo, celebrata ieri, ha stabilito per lui l’obbligo di presentazione ad un ufficiale di polizia giudiziaria, in attesa del 9 ottobre, quando il giudice potrà sentire anche la versione del ferito e decidere in merito alle responsabilità di ciascuno.

Anche la guida alpina, infatti, è stata inserita nel registro degli indagati.
Un atto dovuto.

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