27 Ottobre 2015, 11.00
Deep Walking

Le 52 gallerie del Pasubio

di Sonia Piccoli

Sulla strada delle 52 Gallerie, detta anche Strada della Prima Armata, sul Monte Pasubio verso il Monte Palon

 


La sua realizzazione fu di grande importanza strategica, in quanto permetteva la comunicazione e il passaggio dei rifornimenti dalle retrovie italiane alla zona sommitale del Pasubio, ove correva la prima linea, al riparo dal fuoco nemico; e ciò nel corso di tutto l'anno, contrariamente alla rotabile degli Scarubbi, accessibile sì da mezzi motorizzati, ma soltanto nel periodo estivo ed in condizioni molto più pericolose, sotto il tiro dei cannoni austriaci.

Questo trekking mi è venuto voglia di farlo salendo da poco a Cima Carega,
di fronte ad essa vidi il Pasubio e da qui una volta tornata a casa ecco la ricerca e via l’organizzazione di questo trekking.
I miei compagni di viaggio questa volta sono Mario, Emanuele, Sandra e Maria.

Il nostro viaggio incomincia in una giornata ottobrina bellissima per fortuna, perché il trekking delle 52 gallerie ci porterà a quota 1935mt.
Inizia dal Passo Xomo, circa 30 minuti prima dell'inizio della strada 52 gallerie.
Arriviamo alla bocchetta Campiglia, altro punto di partenza per chi volesse parcheggiare in prossimità delle gallerie.

Il Passo di Xomo si trova tra la Val Leogra e la Valle di Posina, si raggiunge con una stradina che si dirama dalla località Ponte Verde, sulla strada che da Schio sale al Pian delle Fugazze.
Siamo tutti molto curiosi di vedere questa opera straordinaria di ingenieria militare che aiutava l'approvigiamente delle truppe arroccate sul Pasubio.

Questo trekking ha una durata di 6 ore, tra l'andata e il ritorno al luogo di partenza, ma noi decidiamo di farlo diventare un trekking di due giorni per guardarci meglio intorno.

Il percorso assai impervio non è proprio una passeggiata
e direi che non è un percorso per tutti, pur non presentando grandissime difficoltà tecniche.
Si percorrono però gallerie molto ardite, anche con curve e biforcazioni con altri tratti crollati e non accessibili, quindi è il caso di portarsi un'ottima e potente torcia per affrontare in sicurezza i punti più scivolosi a causa di continue infiltrazioni d'acqua..
Bisogna anche prestare attenzione a non sporgersi oltre la stretta e difficile strada(ina).

Si tratta di un grandissimo percorso storico
che regala fortissime emozioni positive per i paesaggi, che ogni tanto lasciano spazio alla tristezza per la storia che qui si è consumata.
Molte persone qui sono morte per difendere la patria.

Lungo il percorso si alternano spazi aperti alle 52 gallerie, costruite nel tempo record di 10 mesi dalla 33ª Compagnia minatori del 5º Reggimento Genio dell'Esercito Italiano, con l'aiuto di sei centurie di lavoratori: compagnia 349, 523, 621, 630, 765 e 776.

A capo della 33ª Compagnia c'era il tenente Giuseppe Zappa, dal 18 gennaio al 22 aprile 1917; gli succedette il capitano Corrado Picone fino alla fine della guerra. Nome omen.

Nei primi giorni di dicembre, nel 1917, prima di lasciare il Pasubio, la 33ª Compagnia minatori inaugurò simbolicamente la strada, abbattendo un muro costruito appositamente davanti alla prima galleria.
Sarà la 25ª minatori, insieme alle centurie rimaste, ad ultimare la strada, comprese le gallerie 49 e 50, ed in definitiva ad aprirla.

A ciascuna delle 52 gallerie sono stati assegnati un numero progressivo e un nome.
Le dediche alle gallerie, ad eccezione delle gallerie 49 e 50, sono state assegnate nel 1917 dal capitano Picone.
Continuando a salire, dopo circa 3 orette arriviamo stanchini, ma arricchiti di tutto quello che abbiamo visto fino a qual momento, al rifugio Generale Achille Papa, dove decidiamo di fermarci a dormire e arrivare poco più avanti a Cima Palon.

La nostra seconda tappa inizia con la discesa dalla strada Scarubbi, il percorso pur più breve, ma anche il più pericoloso, a causa delle frane.
L'alternativa era la Strada degli Eroi, molto piu' lunga e forse meno pericolosa.

Per arrivare in cima al pasubio ci sono altri itinerari:
Salita al rifugio A. Papa dal passo Pian delle Fugazze per la strada degli Eroi.
Salita al rifugio A. Papa da bocchetta Camiglia per la strada degli Scarubbi (normalmente percorsa in discesa dopo la salita per le gallerie).
Salita al rifugio A. Papa per la Val Canale.
Ferrata delle "Cinque Cime" da bocchetta Campiglia al rifugio A. Papa.
Traversata rifugio A. Papa / rifugio Lancia.
Cammino storico di fede e nel gran credo della propria patria: un cammino lento e profondo, emozionale e triste, visto quello che sta succecedendo alla nostra italia...

Sottotenentini
ragazzi imberbi e gioviali
che la gente seria,
la gente perbene,una volta
chiamava beceri
quando rompevano i vetri
e stracciavano le bandiere
ai consolati d’austria
erano rimasti lassu’
nel Vallone dell’acqua
al lenzuolo bianco,
alla casa della Morte
col grido tra i denti
col cuore in mano
colpiti mentre correvano
davanti al plotone d’assalto
come se si trattasse
davvero di scherzare
con l'eternita’.

(La sagra di Santa Gorizia)

Sonia Piccoli - Camminando qua e là
 


Commenti:
ID62206 - 27/10/2015 22:41:25 - (Tc) - ...Sonia

bellissimo il Pasubio...son salito al Rif.Papa più volte,nei miei giri in mtb...salendo proprio dalle Fugazze...c'è l'altra strada che costeggia quella delle 52 gallerie riservata ai trekkers...

ID62208 - 28/10/2015 07:16:33 - (GGA) - Gita da fare assolutamente

Spettacolare passeggiata da fare assolutamente, sia per la storia sia per il luogo.

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