Schegge di memoria

Eri sempre lì fra i nostri comunisti a cantare bandiera rossa, con Carola, Aldo, Alberto e Valentino, su tavoloni rossi non solo di politica.
Scorreva copioso il vino e felici  quelle ore assieme.
Eri gentile e sempre piacevole, non amavi sventolare i tuoi problemi ma cercavi, piuttosto, di farlo degli altri, per quella sorte che vi aveva coinvolti tutti, voi di quella generazione, ma che differentemente tu avevi anche elaborato nella tua Bussi Officine.

Eri un oggetto di studio per noi del nord, eri cresciuto in un laboratorio speciale per la rivoluzione culturale. Un paese artificiale costruito intorno alle fabbriche, come molti a quel tempo.

Insomma una conferma che la società andava riformata o quantomeno addolcita.

Si, dico addolcita, perché da voi non era possibile aspettarsi di più, non avevate la tempra della rivoluzione, ma la speranza della ricostruzione sociale, di una umanità finalista e non solo consumista.

Ricordo l'effetto delle vostre canzoni su spartiti rivoluzionari, la pelle d'oca mi faceva visita, tanta era la mia attenzione alla vostra passione: su tutti erano mia zia Carola e Aldo, che mi rimarranno anche per questo sempre dentro.

Salutameli caro Pino.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Vedi anche