08 Settembre 2015, 10.30
Paitone

Campane in cerca d'autore

di Marisa Viviani

Nell'ambito della Sagra di San Martino di Marguzzo di Paitone, sono stati presentati al pubblico i lavori di restauro della campana del '500 collocata sul campanile della Chiesa di San Martino


Il Sindaco Dante Freddi e l'Assessore alla Cultura Maria Teresa Cavalleri hanno espresso grande soddisfazione e orgoglio per la realizzazione del lavoro, che arricchisce la comunità di Paitone di un'altra perla di arte, storia, cultura.

Il restauro della campana è stato eseguito dal restauratore Massimo Ziliani, bergamasco e bresciano di adozione, residente a Marguzzo e conoscitore di campane; proprio grazie a quella sua passione, salendo sul campanile della Chiesa di San Martino, ha scoperto l'esistenza di una campana storica, risalente al 1540. La campana necessitava di interventi urgenti di restauro, che sono stati realizzati grazie al contributo dell'amministrazione comunale e delle associazioni presenti nel territorio, così dopo tre anni da quella scoperta la campana è tornata alla comunità nella sua nuova veste antica.

- Restaurare una campana significa conoscerla in tutti i suoi elementi costitutivi. - Ha esordito così Massimo Ziliani, illustrando il percorso dell'impegnativo restauro al numeroso pubblico intervenuto alla presentazione. La campana versava in un pessimo stato di conservazione, sia riguardo al bronzo che alle parti lignee della struttura portante, pertanto campana, travi di sostegno, ceppo, ruota e ferramenta annessa sono stati smontatti, catalogati, contrassegnati e fotografati, sia a scopo di documentazione che per il successivo rimontaggio secondo lo schema costruttivo originale.

- Dove c'è una campana antica è opportuno che ci sia anche la sua struttura lignea, originale quando è possibile o ricostruita secondo i modelli e le caratteristiche dell'epoca di appartenenza. - La precisazione è fondamentale, dato che in passato sono stati effettuati interventi demolitivi di strutture lignee e di castelli campanari antichi in moltissimi campanili, senza alcuna attenzione per la conservazione delle caratteristiche costruttive dei manufatti storici. Nel caso specifico il nostro restauratore ha infatti mantenuto gli elementi originali procedendo ad un meticoloso lavoro di pulizia e bonifica profonde dei vari elementi, attaccati da polveri, insetti xilofagi, muffe, ruggine. La campana, la ruota, il ceppo, le travi di sostegno sono state così risanati e consolidati, riportandoli al loro originario aspetto e bellezza, affinché se ne potessero apprezzare le fattezze antiche attraverso le moderne tecniche di restauro: la nuova veste antica della campana, insomma, come si diceva, che dà continuità al lavoro dei costruttori originari.

La campana del peso di un quintale, ha una sagoma tipicamente medievale; il suo autore attualmente è ignoto, unico elemento identificativo è rappresentato da un monogramma in cui sono visibili tre croci, una M e una A, che potrebbero essere le iniziali di Magister seguito da un nome iniziante con A (Alberto, Andrea..?); si tratta però soltanto di supposizioni. Il tecnico campanario Luigi Festoni di Chiari, ha gettato un po' di luce nel buio dei quei tempi lontani, indicando una traccia che potrebbe far risalire al fonditore della campana di San Martino, indicando la presenza nel territorio bresciano di altre campane che riportano lo stesso ornato, o la stessa effigie della Madonna, se non lo stesso monogramma, che rappresenta una vera e propria firma d'autore, probabilmente una dinastia di fonditori, poiché tali campane risalgono a periodi diversi. Le campane individuate sono 4 e si trovano rispettivamente a Brescia (Chiesa di S. Maria della Carità - 1602 ), Tignale fraz. Aer (Chiesa di San Bernardo - 1555), Sarezzo (Santuario di S. Emiliano e Tirso – 1550), Corteno Golgi (Chiesa di San Martino - 1522). L'accertamento dell'antico fonditore pare così impresa non impossibile; una ricerca negli archivi parrocchiali e comunali potrebbe essere risolutiva del mistero che avvolge oggi l'autore delle fusioni; uno studio specifico in tal senso sarebbe un buon argomento per una tesi di laurea, pertanto ci auguriamo che qualche studente, o appassionato di storia, colga lo spunto per venire a capo dell'enigma.
La campana, che è stata benedetta domenica 6 settembre durante la messa celebrata dal parroco don Roberto Sottini, verrà ricollocata sul campanile della Chiesa di San Martino nel corso delle prossime settimane. La comunità di Marguzzo potrà così risentirne la voce, che risuona da tempo immemore nell'antica contrada, scandendo i tempi della vita civile e della fede religiosa.

- Sentire il suono delle campane non richiama soltanto le celebrazioni liturgiche, ma è la voce stessa della comunità che si identifica con la sua propria realtà e si riunisce attorno ai suoi valori e alla sua storia. - Questo il giudizio sul significato del suono delle campane, esposto da Mons. Federico Pellegrini, responsabile dell'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Brescia, affermando inoltre l'importanza della tutela del patrimonio campanario e delle tradizioni ad esso legate.

E per dare risalto al senso di tale tradizione, nella giornata di apertura e chiusura della sagra sono stati tenuti concerti di campane Grassmayr, sia suonate a corda che con la tastiera. Esecutori delle varie suonate i campanari della Federazione Bresciana Campanari e della Federazione Campanari Bergamaschi, intervenuti per interpretare i brani della tradizione delle rispettive zone, e per sostenere la diffusione dell'arte campanaria soprattutto verso le nuove generazioni. (1)

Due appelli dunque, a conclusione di questa presentazione della campana storica di Marguzzo; uno per una ricerca del suo antico fonditore, l'altro per il reclutamento di nuovi suonatori di campane, affinché la secolare arte campanaria torni a vivere, sia attraverso la sua pratica, vale a dire suonando, sia attraverso lo studio, che ne rivela la lunga, appassionante storia.

                                                            

(1) Federazione Campanari Bergamaschi, associazione sorta nel 2006 per il recupero della tradizione campanaria bergamasca, dopo che nel 2000 era stata istituita la Scuola Campanaria di Roncobello (BG); la sede della Federazione si trova a Nembro (BG); presidente di questa federazione è Luca Fiocchi. (www. campanari bergamaschi.net).
Federazione Bresciana Campanari, costituita nel 2012; ha sede a Pompiano (BS); presidente è Lorenzo Spalenza; un gruppo campanario aderente si trova a San Gallo di Botticino, maestro è Avelino Busi (Federazione Bresciana Campanari – Facebook).


Nelle foto di Massimo Ziliani e Luigi Festoni: La campana di San Martino prima e dopo il restauro - Il tipico ornato usato dall'anonimo fonditore - Il monogramma che identifica il fonditore




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