05 Luglio 2015, 09.15
Deep Walking

La Via Francigena: il Cammino di Santiago italiano

di Sonia Piccoli

Da Gambassi Terme a Monteriggioni. Tre tappe considerate le più belle della Toscana. Fascino, paesaggi, storia... La Via Francigena


"Il pellegrino è colui che cerca, accettando l'incalcolabile rischio di trovare veramente. Perchè trovare significa non essere più quello di prima. E' cambiare. E' morire. Per rinascere". 


Con un piccolo gruppetto di amici,
Anna, Loris, Mauro ed io abbiamo percorso 3 tappe della Via Francigena considerata fra le più belle della regione Toscana: 1a tappa da Gambassi Terme a San Gimignano; 2a tappa da San Gimignano a Monteriggioni; 3a tappa da Monteriggioni a Siena.
 
Arriviamo a Gambassi Terme dopo un viaggio in macchina di circa 4 ore: capisco subito che siamo tutti elettrizzati e pronti ad incominciare questo breve viaggio. Fin da subito respiriamo la spiritualità e l'energia che emana questo cammino dal passare di tanti pellegrini.
Terra antica, abitata dagli Etruschi e dai Romani, Gambassi fu nel Medioevo stazione di sosta per i viaggiatori e i pellegrini che percorrevano la Via Francigena.
 
Da Gambassi Terme a San Gimignano: prima tappa di circa 14 km che completeremo in 4 ore, di una bellezza difficile da spiegare: durante il cammino possiamo vedere in lontananza disseminati qua e là, castelli medioevali e abbazie originarie dei tempi di quando la Via Francigena era in auge.
Questa tappa si svolge in gran parte su strade sterrate e carrarecce, per il restante tra mulattiere, sentieri e strade pavimentate.

Visitiamo, durante il nostro cammino, il Santuario di Pancole, il Borgo di Collemucci e la Pieve di Cellole.
Durante il cammino incontriamo persone che ci accolgono in casa propria, visti l'ora e il caldo, offrendoci uno del vino di sua produzione, gli altri dell'acqua e del buonissimo caffè accompagnato da due chiacchiere piacevoli. 
Da qui  incominciamo a salire sulla collina, dove poco dopo vediamo in lontananza le 15 torri di San Gimignano.
Ormai stanchi e accaldati, ci avviciniamo e arriviamo a San Gimignano, dove cerchiamo il Monastero di San Girolamo delle Monache Benedettine; ad attenderci c'è la simpatica e accogliente monaca Maddalena.
 
San Gimignano, piccola città fortificata a metà strada tra Firenze e Siena, è famosa per la sua architettura e per le sue belle torri medievali che rendono il profilo cittadino davvero unico.
Nel periodo più florido, le ricche famiglie di San Gimignano arrivarono a costruire ben 72 torri come simbolo del loro benessere e potere. Di queste oggi ne rimangono 14 che contribuiscono a rendere ancora più affascinante l'atmosfera cittadina. Dichiarato nel 1990 Patrimonio dell'Unesco.
 
Da San Gimignano a Monteriggioni: seconda tappa di circa 36 km ( prestate attenzione a quello che dichiarano le guide, ne ho confrontate diverse e tutte mettevano chilometraggi diversi e di parecchio minori) che completeremo in 9 ore.
E' considerata una delle tappe più bella della Via Francigena.
Riprendiamo il nostro cammino verso le 5 del mattino con una piccola sorpresa che la monaca Maddalena ci fa trovare dei segnalibro con l'immagine di San Gimignano che personalizza con frasi del Vangelo.
Con questo buon auspicio partiamo e, tra diversi saliscendi, tra colline e paesaggi che sembrano dipinti per la loro perfetta linearità, facciamo la nostra prima pausa in un bellissimo agriturismo.

Qui ci accolgono due gentilissime signore sudamericane che, facendoci sentire a casa, ci offrono una ricchissima colazione che ci farà raggiungere un posto magico.
In mezzo a delle colline troviamo delle sorgenti romane dove ci rinfrescheremo con un bel bagno.
Rinfrescati e ricaricati ripartiamo e con un po' di difficoltà per i segnavia mancanti in incroci di diversi sentieri, arriviamo a Strove, piccolo borgo del VI secolo, molto carino. Da qui mancano ormai circa un 18 km e la stanchezza si fa' sentire . 

Ripartiamo con la voglia di arrivare e tra pezzi d'asfalto, sottobosco e l'attraversamento di campi di grano, arriviamo con gran fatica salendo l'ultima salita a Monteriggioni.
Qui troviamo subito la Casa famiglia dove ci accoglie Costel, un volontario molto attento e premuroso.
La giornata finisce con un'ottima cena, e un piccolo tour all'interno di questo borgo che, con le sue 14 torri e con le sue porte d'entrata, ci permette di vedere un bellissimo tramonto e un paesaggio che ci dà la buona notte.
 
Il Castello di Monteriggioni a vederlo da lontano, con i suoi emozionanti resti testimoni di un’epoca lontana, dà l’impressione che il tempo sia rimasto immobile fuori e dentro la cerchia delle sue mura.
L’immagine del castello per i viaggiatori era ed è molto suggestiva: esso appare sulla sommità del suo colle spavaldo e dominante… come sentinella a difesa dell’antica Repubblica Senese.
 
Ancora più imponente e maestoso dovette apparire a Dante Alighieri che lo vide in piena battaglia durante uno dei suoi viaggi.
Il Castello nel pieno del suo splendore, a poche decine d’anni dalla sua fondazione per la sua forma circolare e le sue torri che come una corona che si elevano sulle mura, doveva apparire veramente grandioso ed incutere un senso di maestosità ciclopica, se Dante se ne valse per definire l’aspetto di Nembrotto, Fialte, Anteo, gli smisurati giganti infissi nella voragine di Malebolge (Dante Alighieri Inferno Canto XXXI).
 
Da Monteriggioni a Siena: terza e ultima tappa per noi di 28 km che completeremo in circa sei ore: anche questa tappa è stata tutta un sali e scendi tra boschi e pianure, tra profumi e colori, quasi completamente fuori dall'asfalto, tranne gli ultimi chilometri per entrare a Siena.
A quasi metà percorso in località Villa, fiancheggiando un interessante castello, troviamo Marcello, che con un'offerta libera ci prepara una ricca colazione e uno spuntino da portar via.

Riprendiamo il cammino con un suggerimento di Marcello per evitare l'asfalto: poco più avanti del suo punto di sosta prenderemo il percorso a destra.
Quella che incontriamo è una lieve discesa, che ci porta, ad un certo punto, ad attraversare anche qui un campo di grano appena tagliato, per poi portarci sulla strada asfaltata denominata Cassia.

Ormai manca poco per arrivare a Siena che in questi giorni ospita il Palio.
Contiamo i passi per giungere alla meta, ma con grande gioia, per essere riusciti ad affrontare un percorso da sempre calpestato da pellegrini e viandanti, di grande spiritualità, di battaglie e di storie.
La Via Francigena il nostro Cammino di Santiago de Compostela... che attraversa quasi tutta l'Italia arrivando a Roma (la via di Sigerico).

Sonia Piccoli - Camminando qua e là
 


Commenti:
ID59501 - 22/07/2015 23:49:57 - (Tc) - ...

L'ho fatto proprio quest'anno e nel periodo del palio...in sella,partendo da Bs...che dire...spettacolare e' riduttivo...una volta nella vita tutti dovrebbero provare a fare,a piedi o in bici...ma quello che resta lo si porta dentro per sempre...brava Sonia...

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