Rapina a mano... disarmata

Nel pomeriggio di ieri (domenica), alle 16.15 circa, una segnalazione alla Polizia ha denunciato la presenza in strada, in via Villa Glori, nei pressi della stazione ferroviaria denominata “Borgo San Giovanni”, di quattro soggetti che stavano litigando animosamente.
Tra loro anche una donna.

Chi segnalava, riferiva che uno dei quattro, un uomo di colore, ad un certo punto si dava alla fuga in direzione di via Morosini, inseguito da altri due soggetti di cui forniva la descrizione, mentre la donna, a bordo di una Fiat Panda bianca (di cui forniva la targa), si allontanava anche essa in direzione del passaggio a livello di Villa Glori.

Una Volante dell’U.P.G.S.P. ed una del Commissariato Carmine si sono così dirette sul posto.

Quest’ultima in via Morosini ha subito rintracciato i due “inseguitori”, due cittadini tunisini dell’1985 e del 1987.
Interrogati dagli agenti in merito al loro stato trafelato i due hanno riferito che pochi minuti prima, un soggetto nigeriano, allontanatosi in quella direzione, aveva rapinato la fidanzata di uno di loro, portandole via la borsa e spingendola in terra.

Gli agenti hanno proseguito le ricerche fin quando, poco dopo, nascosto nei garages di un condominio di via Morosini, hanno rintracciato il cittadino nigeriano, O.P., del 1966.

L’uomo che inizialmente non è stato trovato in possesso della borsa, ha poi riferito agli agenti di averla nascosta poco distante.
Recuperatala, all’interno i poliziotti hanno rinvenuto i documenti della fidanzata di uno dei due inseguitori, nonché la cifra di 1080,00 euro.

Nel frattempo la Volante dell’U.P.G.S.P. ha intercettato la vittima della rapina, una cittadina bresciana del 1976 a bordo di una Fiat Panda bianca.
L’auto controllata è risultata essere provento di un furto perpetrato circa un mese fa a Sabbio Chiese.
La perquisizione del mezzo ha permesso di rinvenire all’interno del cassettino portaoggetti, una pistola Beretta calibro 7,65, con tre proiettili e matricola abrasa.

Tutti e quattro i soggetti sono stai condotti in Questura dove finalmente è stata ricostruita l’esatta dinamica dei fatti e cioè che, all’origine della lite, la compravendita dell’arma che i due cittadini tunisini e la donna volevano effettuare dal cittadini nigeriano, salvo poi tentare di rubargliela senza corrispondergli il prezzo pattuito di 660€.

Il cittadino nigeriano, consegnata l’arma ed intuita l’intenzione dei tre, con mossa fulminea ha strappato di dosso la borsa alla donna che sapeva possedere il denaro, e si è dato alla fuga.

Arrestati,  tutti e quattro dovranno rispondere di porto e detenzione di arma da sparo con matricola abrasa.
Il cittadino nigeriano anche di rapina, mentre la donna anche di ricettazione.

L’auto è stata riconsegnata al suo legittimo e sabbianse proprietario.

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