Sul ponte dell'antico confine

Il centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra non poteva passare inosservato a Ponte Caffaro e Bagolino, all’epoca terra di confine con l’Impero Austro-Ungarico.

L’unione di tutte le realtà culturali e associative presenti nel paese ha consentito di organizzare una manifestazione per il 23 e 24 maggio prossimi che ripercorrerà i passi della Storia che un secolo fa attraversò questo lembo di terra.

“Come amministrazione comunale – riferisce l’assessore alla Cultura Sabrina Scuri – abbiamo accolto con favore la proposta avanzata dal presidente dell’associazione culturale “Eridio” di Ponte Caffaro, Lorenzo Bacchetti, di ricordare con un evento significativo questo importante anniversario dell’inizio della Prima guerra mondiale.

Nell’organizzazione della manifestazione sono state coinvolte le associazioni d’arma del paese (Alpini, Artiglieri, Fanti), e quelle culturali e di volontariato. Nella giornata di sabato ci saranno delle conferenze che illustreranno e analizzeranno i fatti storici dei cent’anni fa. A questo si aggiungeranno l’inaugurazione di una mostra e iniziative con le scuole, mentre la domenica ci sarà una commemorazione ufficiale alla quale abbiamo invitato le autorità locali valsabbine e trentine

Il culmine dell’evento si svolgerà proprio sul ponte di Ponte Caffaro, con un incontro con i rappresentanti dei Comuni trentini, nel ricordo di una importante commemorazione che proprio lì avvenne nel 1975, nel 60° dello scoppio della guerra, che vide all’epoca l’abbraccio fra i reduci dei due eserciti contrapposti, quello Italiano e quello Austriaco.

Il ponte di ferro sul Caffaro fu il punto dove allo scoccare della mezzanotte del 23 maggio 1915 le prime truppe dell’Esercito Italiano presenti in Valsabbia varcarono il confine per la conquista del Trentino.

I primi furono i soldati del 45° battaglione Bersaglieri al comando del maggiore Corridoni che in pochi giorni occuparono i paesi della Valle del Chiese: Storo, Bondone, Lodrone, Condino, Brione, Cimego e i paesi della Valvestino.
In poco tempo gli Italiani conquistarono anche i forti delle Giudicarie, strappando agli austriaci la sponda destra del Chiese.
Avanzarono, poi, sul Lavaneck e sul Melino, occupando Tiarno e Bezzecca (ottobre 1915).

Da quel momento iniziò nella zona del Caffaro, delle Giudicarie, della Val di Ledro e della Valvestino la guerra di posizione, di logoramento, di trincea, fino al termine della guerra.
Ponte Caffaro fu interessata a un intenso bombardamento austriaco solo nell’estate del 1918, a pochi mesi dalla cessazione del conflitto, senza però mietere vittime.

Lorenzo Bacchetti ha raccolto molto materiale (ritagli di giornale dell’epoca, fotografie, cimeli) che andrà ad arricchire la mostra bibliografica itinerante sulla Grande Guerra organizzata dal Sistema bibliotecario del Nord Est Bresciano che farà tappa proprio in quei giorni a Ponte Caffaro.

Quella di Ponte Caffaro e Bagolino si preannuncia come una delle più significative commemorazioni del centenario della Grande Guerra.

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