05 Maggio 2015, 07.17
Gavardo
Ambiente

Aspettando la conferenza dei servizi

di Redazione

Un supplemento d'indagine da parte dell'Arpa sul caso delle Fonderie Mora, non ferma i cottadini intenzionati ad arrivare alla prossima Conferenza dei Servizi con una relazione che contiene riflessioni e anche proposte di soluzione


Il Comitato Gaia, come annunciato a suo tempo, ha assunto l'onere di tenere informata la popolazione sugli sviluppi di questa intricata vicenda.
Questo è il comunicato che presenta la relazione composta a più mani in vista della Conferenza dei Servizi alla quale i Comitati sono stati invitati a partecipare, insieme a Legambiente. E' stato diramato lo scorso 27 aprile.

«Il Comitato di Cittadini G.A.I.A., il Circolo Legambiente Brescia Est ed i cittadini gavardesi che da anni chiedono che la Fonderia Mora operi nel rispetto delle vigenti normative, ad oggi, non conoscono le caratteristiche fondamentali dell'impianto industriale in questione nel suo stato attuale e non hanno avuto i chiarimenti necessari ad avere un quadro complessivo del progetto di ristrutturazione messo in campo dalla nuova proprietà.

Le richieste avanzate in questo senso sono state formalmente rifiutate dalla ditta stessa e quanto ad oggi è noto sull’impianto da parte dei cittadini, e dei Comitati e Associazioni che li aiutano, derivano dalle indagini ambientali eseguite da soggetti istituzionali (A.R.P.A.) e dalle perizie svolte in contesto di contenziosi oggetto di ricorso giurisdizionale oppure dalle osservazioni dei cittadini (per noi tutt'altro che secondarie, in quanto arrivate a seguito di palesi anomalie e sempre confermate dalla successiva verifica di soggetti istituzionali).

A seguito di quanto concordato nell’incontro svoltosi in Provincia, il gruppo di lavoro messo in campo da Legambiente, comitato G.A.I.A. e dai cittadini ha redatto una relazione da presentare in occasione della Conferenza dei Servizi prevista proprio per le Ex Fonderie Mora.

Come giusta premessa, a nostro avviso, è stato riportato nella relazione presentata anche uno stralcio del Codice Etico reperibile nel sito ufficiale di Camozzi Group, attuale proprietaria della Fonderia Mora, semplicemente perché per noi la parola data è importante, soprattutto quanto è messa nero su bianco.

Il codice etico definisce i principi
cui l’attività della ditta si ispira (o si dovrebbe ispirare), è fondamentale al fine della definizione della qualità dell'impresa e della sua competitività, richiamando esplicitamente il rispetto delle leggi, delle persone e dei valori morali alla base di un'impresa.

In secondo luogo perché ci pare che i recenti comportamenti della ex Fonderia Mora, ora Camozzi, dimostrino chiaramente la non corrispondenza tra quanto messo in atto nei confronti dell’Amministrazione, dei cittadini e dell’ambiente (i fatti) e le enunciazioni (il codice etico).

Rispetto a quanto contenuto nella Relazione consegnata alla Provincia riportiamo il punto a nostro avviso più interessante, citiamo testualmente dal codice etico:

“ll Gruppo gestisce le proprie attività nella convinzione che la tutela dell’Ambiente sia un valore fondamentale della collettività, non antitetico all’obiettivo della propria evoluzione aziendale.
Si impegna ad operare nel rispetto delle normative vigenti, applicando le migliori tecnologie disponibili e promuovendo uno sviluppo delle proprie attività volto a valorizzare le risorse naturali, preservare l’ambiente per le generazioni future ed a promuovere iniziative per una sua diffusa tutela.”

Speriamo che non rimangano solo belle parole.

A sostegno delle nostre richieste
sono stati evidenziati in una lunga e articolata Relazione, che omettiamo di allegare perché riporta termini e valutazioni tecniche per “addetti ai lavori” come è giusto che sia per un documento che deve essere presentato in conferenza dei Servizi, 13 punti relativi ad anomalie e/o violazioni riscontrate da A.R.P.A che incidono sulla conformità dell’impianto/azienda e sul rispetto della normativa in vigore con conseguente inevitabile inquinamento ambientale

Alla fine della circostanziata relazione il Circolo Legambiente Brescia Est, il Comitato G.A.I.A il Comitato di Cittadini di via Quarena e i 238 cittadini firmatari e sostenitori delle presenti osservazioni, chiedono agli enti presenti in Conferenza dei Servizi quanto di seguito riportato:

- In questa fase, ovvero nel più breve tempo possibile, che vengano verificate tutte le anomalie rilevate dalla ispezione A.R.P.A. dell'aprile 2014,

- che eventuali e ulteriori proroghe a produrre in assenza dell'AIA, siano concesse solo ed esclusivamente in ipotesi di eliminazione di TUTTE le anomalie riscontrate e/o risolte in modo soddisfacente ed a condizione che vi sia applicazione delle BAT previste. In difetto venga negata ogni ulteriore proroga.

- che la verifica non possa fondarsi solo sulla documentazione prodotta dall'Azienda ma sia affidata allo stesso ente che evidenziò le anomalie e che tale rapporto di verifica sia messo a conoscenza di tutti gli enti interessati e anche ai cittadini.
(Infatti abbiamo in proposito già avuto modo di verificare come le autocertificazioni prodotte in passato, tutte tese a dimostrare la conformità alle norme dell'operato aziendale, siano state smentite dalle verifiche in sito con una scarsissima o nulla ricaduta sulla qualità delle vita dei cittadini che abitano nelle vicinanze)

- l’immediata sospensione di tutte le attività e l’utilizzo delle attrezzature non a norma che producono un forte inquinamento ambientale e che compromettono  la qualità della vita dei residenti e dei lavoratori, fino a quando l'azienda non avrà ottemperato a tutte le prescrizioni previste dalla legge in materia di tutela ambientale e sanitaria relativamente a quelle attività/attrezzature.

- come riportato nella citata relazione di A.R.P.A., se sono avvenuti gli incontri con l'Ente Locale (Amministrazione Comunale), per l'analisi e la definizione delle procedure di sua competenza.

- inoltre, che contestualmente alle opere di adeguamento alle disposizioni normative venga prescritto ed installato un efficace sistema di monitoraggio in continuo di tutte le emissioni provenienti dalla fonderia con possibilità di accesso ai dati in tempo reale da parte di tutti gli Enti, Istituzioni e dei cittadini di Gavardo.

- Osserviamo inoltre che in nessuno dei documenti da noi preso in considerazione si accenna alla situazione degli addetti all'impianto. E' verosimile ritenere che essi siano i primi a soffrire dei deficit strutturali dell'impresa, considerando pure i tempi di esposizione alle varie emissioni particolarmente significativi. Si chiede se codesto ufficio è in possesso di dati, se i lavoratori sono sottoposti ai controlli previsti dalle norme vigenti e se quindi quanto rilevato possa costituire utile paradigma per un più corretto approfondimento della realtà aziendale.

- Considerato che la Fonderia è inserita in un denso contesto residenziale, commerciale, artigianale e, come tutte le fonderie è un impianto produttivo ad alto impatto ambientale.
Considerata la netta percezione dei cittadini che abitano nei pressi della fonderia, che rilevano diffuse patologie delle vie respiratorie, dato che peraltro può confermare una semplice indagine fra il personale sanitario che opera sul territorio, chiediamo, alla spettabile U.O., d'intervenire presso l'A.R.P.A. di Brescia, affinché venga eseguita la Valutazione d'Impatto Sanitario (V.I.S.), così come previsto dalla Direttiva Comunitaria 97/11/ CE del 1997 (prima del rilascio di una autorizzazione per i progetti ad elevato impatto ambientale sia prevista una V.I.S.), e che i risultati siano integrati nella A.I.A. al fine di garantire una più elevata protezione della salute umana.

- Riteniamo infine che sia doverosa una valutazione e quantificazione del risarcimento (sotto forma di mitigazione ambientale o altro da valutare con l’Amministrazione Comunale e i Comitati di cittadini) per gli effetti subiti in questi anni a causa delle attività della Fonderia.

Abbiamo deciso di rendere pubbliche queste nostre richieste condivise nel gruppo di lavoro composto dal Comitato G.A.I.A, dal Circolo Legambiente Brescia Est e dai rappresentanti dei cittadini perché la cittadinanza e chiunque si senta interessato al problema capisca che lo stiamo affrontando con enorme senso di responsabilità e nel semplice interesse dei cittadini, dei lavoratori e dell’ambiente che, lo ripeteremo sempre, è di tutti.

Il Comitato Spontaneo di Cittadini G.A.I.A.
(Gavardo Ambiente Informazione Attiva)




Commenti:
ID57705 - 05/05/2015 13:30:21 - (turk182) - complimenti e auguri

A Gavardo non tutto perduto.Speriamo che, per il bene di tutti, le istanze presentate vengano accolte da chi di dovere.Auguri

ID57706 - 05/05/2015 15:06:23 - (ariatredici) -

Speriamo che finalmente chi di dovere AGISCA poich quanto finora continuamente segnalato dai cittadini corrisponde ad un problema di reale danno per la salute e la qualit della vita! Quella dei lavoratori e di tutti i cittadini!

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