16 Aprile 2015, 13.20
Valsabbia Valtrompia
Tempi

Trasporto ad alta quota

di Mirella Prandelli

I bambini le guardano affascinati, come fossero navicelle spaziali, a metà strada tra il gioco e la realtà, che tanto per loro, non fa molta differenza


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Essenziali nella loro realizzazione, i nonni le usavano abitualmente e i genitori di oggi si trovano in quel limbo della percezione, troppo adulti per essere bambini e troppo giovani per averle provate: le teleferiche.

Cosa c'è di più semplice e immediato
che pensare ad un cesto scorrevole su funi ad alta quota per trasportare rifornimenti vari in montagna? Eppure, al contempo, non si riesce a fare a meno di notare quel pittoresco metodo logistico, quella soluzione simpatica, quell'oggetto che, pur sapendo bene cosa sia, non si vede molto spesso da vicino.

Il trasferimento di persone, bestie e merci dentro a gabbie mobili è un metodo che affonda in tempi molto antichi, prima della nascita della scrittura e di molte altre innovazioni tecnologiche. Disegni e documenti ritrovati in Asia, Europa ed Africa testimoniano l'ampio utilizzo che ne facevano le popolazioni dell'epoca. In Italia, le prime famose teleferiche vennero installate per il trasporto del ferro nella Val D'Aosta e nel 1904, in Sicilia, ne fu creta una lunga 10 km per il trasporto dello zolfo.

Ampio uso delle teleferiche se ne faceva sul fronte bellico Italo-Austriaco durante la Prima Guerra Mondiale: un retaggio visibile sulle montagne della Valle Sabbia, dove in alcuni sentieri si possono vedere cesti, gabbie e recipienti di ogni tipo e materiale.

Oggi le teleferiche (salvo quelle per le grandi produzioni industriali) sono utilizzate meno di frequente, soprattutto nelle zone alpine e boschive per trasportare la legna ai rifugi, oppure nelle cave per la movimentazione di marmo, granito o altre pietre da costruzione.

Non avevo mai visto una teleferica da molto vicino, potendola toccare, avvertendone la solidità, il gelo radicato nell'anima arrugginita.
E mi chiedo cosa trasporta, quanto va veloce, come si usa.
E mi sovviene che, nonostante il Wi-fi, la montagna esige ancora cavi robusti, al momento, il modo più funzionale per il trasporto ad alta quota.

.quella della foto è la teleferica ancora operativa alla "Passata delle Crocette", sulle montagne fra Bione e Lumezzane.


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