Musicoterapia equina alla Fonte del Mago

All'inizio era stata una termoculla per neonati, alla quale lo studioso aveva applicato dei diffusori acustici che riportavano di tanto in tanto la voce della mamma, impossibilitata a presenziare di continuo.
Poi la realizzazione di un lettino acustico capace di rilassare e riequilibrare le tensioni di chi si draia sopra anche sono per qualche minuto.

Ora la sperimentazione sugli animali, che ringraziano, ma dipende dal genere musicale proposto.

«Qualche tempo fa ho provato ad applicare i miei diffusori acustici alle vasche di riproduzione degli storioni di Calvisano, quelli che del caviale. Fuggivano quando proponevo loro le campane tibetane, si strofinavano volentieri contro la parete, invece, sulle nte dell'arpa celtica».

Come mai? «Questo proprio non lo so, bisognerà provare con altre musiche ed in più occasioni, per cominciare ad avere una casistica sulla quale formulare delle ipotesi».

Abbiamo incontrato sabato l'architetto Bigogno alla Fonte del Mago, a Gazzane di Preseglie, un maneggio, sito scelto per cominciare a sperimentare la diffusione della musica negli ambienti e i suoi effetti sui cavalli, che lì ce ne sono undici.

Si badi bene: ad interessare l'architetto non è tanto ciò che provoca la musica trasmessa nell'aria, ma le vibrazioni sonore che vengono amplificate dagli altri elementi: in questo caso il legno con cui è costruito il box di Luna, la cavalla scelta per un primo esperimento.
I diffusori utilizzati, infatti, non sono normali coni da altoparlante, ma piastre sonore in grado di far vibrare gli oggetti a cui sono appoggiate.

E Luna come ha reagito: «Ci è sembrata piuttosto innervosita con l'arpa celtica, mostrando invece curiosità, forse compiacimento, quando a difondersi nel box erano le vibrazioni delle campane tibetane».

Insomma: per ora abbiamo capito che storioni e cavalle è meglio che non vadano insieme ai concerti.
«Per il momento questa può essere ritenuta una valida considerazione, anche se un poco affrettata» ci ha risposto Alfredo Bigogno, capace di autoironia, oltre che appassionato studioso di vibrazioni.