03 Aprile 2015, 09.57
Valsabbia Val del Chiese
Banche

Chiusura in utile per la Rurale

di Redazione

La Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella spesa 25 milioni di sofferenze, ma chiude in utile per 1,7 milioni. L'assemblea dei soci è attesa per il 24 aprile


«Portiamo alla prossima assemblea un bilancio che presenta risultati più che soddisfacenti e soprattutto non scontati».
Così i vertici della Cassa Rurale Giudicane Valsabbia Paganella in occasione della presentazione alla stampa dei dati dell'esercizio 2014 che saranno portati all'attenzione degli oltre settemila soci.

Appuntamento per venerdì 24 aprile (19.45 al Palacongressi di Andalo e in videoconferenza al Polivalente di Darzo), giorno fissato per l'assemblea ordinaria della banca di credito cooperativo trentina, che può contare su 22 filiali, di cui 9 in Valle Sabbia, che coprono il vasto territorio che spazia da Bagolino a Villanuova sul Clisi.

Il presidente Andrea Armanini
e il direttore generale Davide Donati hanno evidenziato che il bilancio per l'anno appena concluso riflette le attivi tà messe in atto, da un lato, per diminuire la rischiosità del credito e migliorare il livello di copertura delle partite deteriorate e, dall'altro, per incrementare la redditività attraverso un ampliamento della gamma di servizi resi alla clientela e per un attento contenimento dei costi. Tutti aspetti, questi, consigliati e sostenuti dall'Autorità di Vigilanza.

La politica di decisa attenzione alle posizioni dei crediti ha portato quindi a fare "pulizia" di molte partite (come attestano gli oltre 25 milioni di rettifiche) oltre che a innalzare gli indici di copertura sia delle sofferenze sia degli incagli, portando il tasso di copertura delle partite deteriorate dal 23,2% al 36,9% , uno dei livelli più alti del sistema.

Di contro, il margine di intermediazione ha fatto registrare un incremento
di oltre 11,3 milioni di euro (+37,2%) portandosi a 41,8 milioni, grazie alla gestione del portafoglio delle attività finanziarie (16 milioni le plusvalenze da titoli di Stato) che ha permesso di creare le risorse necessarie per sostenere le rettifiche delle attività deteriorate.

Nel 2014 la Cassa ha dovuto confrontarsi ancora una volta con la lenta ripresa del comparto manifatturiero valsabbino - che però in questi primi tre mesi del 2015 manifesta qualche segnale incoraggiante - e la relativa stabilità del settore turistico e agricolo dell'area trentina, zone di operatività della banca cooperativa.

Questo mix di situazioni territoriali ed economiche ha portato la Cassa presieduta da Andrea Armanini a caratterizzarsi per uno sviluppo positivo della raccolta complessiva, che ha fatto segnare un +4,8% rispetto all'anno precedente. Secondariamente gli impieghi hanno registrato una flessione del 2,3%, dovuta in particolare all'attenta politica di contenimento dei rischi, pur in un quadro di sostegno alle imprese del territorio di riferimento.

La Banca di credito cooperativo diretta da Davide Donati chiude il 2014 con un utile pari a euro 1.77 milioni di euro (1,52 milioni nel 2013), quando ben 14 Casse trentine hanno chiuso in rosso.
Il direttore - a margine della conferenza stampa di presentazione del bilancio - ha voluto accennare anche alle prospettive generali del credito cooperativo.

Davide Donati ha fatto presente «la disponibilità della Cassa Giudicarle Valsabbia Paganella a valutare tutte quelle novità che possono da un lato mantenere la relazione distintiva di ogni realtà con il proprio territorio e dall'altro portare a una riorganizzazione con l'obiettivo di efficientare il sistema, creando valore per i soci e le comunità servite».

Giancarlo Marchesi dal Giornale di Brescia

.in foto: il presidente Armanini e il direttore Donati.





Commenti:
ID56822 - 03/04/2015 12:36:17 - (simonia) -

Sarebbe utile spiegare che spesare le perdite è un eufemismo e che avere 25 milioni di spesa irrecuperabile equivale ad avere una perdita di quel valore, mentre la spesa ambiguamente conduce il pensiero ad investimenti. "Investimento in sofferenza" è un ossimoro ad esser gentili. Siamo nella merda, si, ma siamo mortalmente vivi... Un altro ossimoro.

ID56837 - 03/04/2015 18:50:43 - (delirio) - per Simonia

e le altre banche come sono messe? Perché io ho 2 soldi nellaCassa Rurale e sai non vorrei mai ....Grazie.

ID56840 - 03/04/2015 19:39:13 - (simonia) - Il mio giudizio sulla Cassa Rurale non è quantitativo ma qualitativo

Per avere idea di come si comportano le banche con il denaro che hanno è utile guardare alle relazioni fra le diverse partite di bilancio oltre che ai soliti indici. 25 milioni di sofferenza potrebbe essere nulla, se la banca muovesse denaro per oltre 10 miliardi di euro, come alcune banche fanno. Mentre per una piccola banca che non muove più di 1 miliardo le cose stanno diversamente perché 25 milioni sono il 2,5%, sinceramente non so cosa muova la Cassa, ma se le sofferenze, il loro costo anche in interessi, mina La "current ratio" che misura la capacità di un’azienda di far fronte a impegni a breve termine, allora le cose si mettono male per i correntisti.

ID56868 - 04/04/2015 20:00:11 - (delirio) - ma....

ho dato un'occhiata al bilancio del primo semestre 2014e il margine d'intermediazione era sui 20 milioni dal quale già a fine giugno venivano tolti circa 11 milioni (crediti in sofferenza?) Quindi di metà del margine d'intermediazione veniva mangiato dai crediti in sofferenza (correggimi se sbaglio) Ho dato un occhio anche a UBI BANCA e vedo che sono ad un terzo.... grazie... sperando che i valori rappresentati siano poi reali.

ID56872 - 05/04/2015 01:56:06 - (simonia) - Non posso proprio aiutarti

dovrei guardare a più bilanci, comunque sono persuaso che la crisi del tessuto produttivo locale abbia aiutato i conti che, indipendentemente dalle volontà interne al management della banca, sono oggi migliorati.La mia persuasione deriva dal fatto che mi fido più degli effetti della crisi che del management di questa banca. Comunque se l'intermediazione sostiene già in così poco tempo una buona parte delle sofferenze, sofferenze che vorranno ammortizzare in più anni, è già qualcosa...

ID56873 - 05/04/2015 08:56:08 - (delirio) - grazie....

in effetti da uomo della strada mi chiedo:se una banca non avesse queste perdite" farebbe utile e quindi tasse da versare spropositati... ed allora qualcuno avrebbe interesse a far aumentare queste perdite magari con giri strani....(leggi finte insolvenze) ?

ID56881 - 05/04/2015 18:10:06 - (simonia) - Credo piuttosto caro delirio

che le perdite siano sottostimate, rispetto questi dati raccontati in bilancio, ma questo non mi preoccupa, ciò che conta è che la Banca cominci a crescere prosperando e rimettendo fiducia sul mercato...insomma mi interessa che in " ho sbagliato ma dai miei errori ho imparato" quel "dai miei errori ho imparato" significhi che certe manovre del passato, fra cui prestiti che dire ambigui suona eufemistico, non si ripetano più.

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