Presi i truffatori

«La voce gentile al telefono mi ha chiesto del denaro per l’acquisto di un furgoncino per i disabili di Sabbio Chiese e ho detto loro che ero interessato, che avrei donato 50 euro.
Poi però mi è venuto in mente quello che avevo letto su Vallesabbianews e ho chiesto al sindaco, che non ne sapeva nulla. Insieme abbiamo deciso di avvertire i carabinieri».

C’erano dunque anche i militari in borghese all’appuntamento, quelli di stanza a Sabbio al comando del maresciallo Massimo Rosina.
L’addetto incaricato di ritirare i soldi non ha opposto resistenza.
E’ risultato essere l’inviato di una Onlus con sede a Brescia.

Si era già recato a fare analoghi prelievi a Preseglie e a Odolo ed in tasca aveva ancora una manciata di “impegni” da ritirare, da altrettante persone che avevano offerto la propria disponibilità.
Nome, cognome, indirizzo, massimo 50 euro.

Se ne sarebbe tornato a Brescia con circa 300 euro in contanti nelle tasche.
Quattro i soggetti denunciati: presidente e vicepresidente della Onlus, la centralinista che sarebbe figlia di quest’ultimo e l’addetto al ritiro del denaro presso i donatori, inconsapevoli del fatto che avrebbero sostenuto progetti di beneficenza del tutto inventati.

Da un mese, almeno, girava voce in Valle Sabbia che ignoti stavano raccogliendo fondi per conto di locali associazioni di volontariato.
Dai carabinieri si erano già rivolti l’Anc di Roè Volciano e i volontari dell’Ambulanza di Valle Sabbia.
Non è escluso che i truffatori fossero sempre gli stessi.

Quelli presi a Sabbio, infatti, avevano contattato alcuni benefattori chiedendo soldi per l’operazione fasulla di Sabbio, altri per l’acquisto di un’ambulanza a Odolo, altri ancora per un contributo ai disabili della Valle Sabbia.
Tutto inventato.

Sono in corso ulteriori accertamenti per raccogliere altri eventuali analoghi episodi e si invitano anzi tutti i cittadini ad informare tempestivamente i Carabinieri del posto.

I Carabinieri raccomandano cautela nel trattare con sconosciuti che effettuano richieste di denaro porta a porta e/o telefonicamente, è sempre bene informare di tali casi le forse dell’ordine, tempestivamente.
Nel caso di Sabbio, il gruppo prima si presentava telefonicamente e poi informava l’interlocutore che il giorno seguente un “incaricato” sarebbe passato a ritirare il denaro rilasciando anche una ricevuta.

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