07 Marzo 2015, 08.00
Donne

La donna vista dall'uomo di ieri

di Mirella Prandelli

In occasione della festa della donna, che commemora il passato e sensibilizza il presente sulla violenza domestica, ecco una riflessione curiosa


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Il ruolo della donna nelle società contadine e nelle zone montuose è storicamente riconosciuto come centrale per lo sviluppo sociale e culturale. E a dirlo non sono soltanto i libri...
Esistono testimonianze tradizionali che affermano senza titubanza la supremazia della donna nella leadership domestica. Si tratta di alcuni proverbi impossibili da datare, ma certamente risalenti alle parti più autentiche dell'animo umano.

Ne abbiamo selezionati tre:

Il primo, “Förtönada quela fomlahina che la gà per pröma öna hciatina” (fortunata quella donnina che ha per prima una bambina).
Questo perché, con una seconda donna in casa, la madre, alla quale spettava l'organizzazione della vita, avrebbe avuto finalmente un sostegno.
Proprio le figlie spesso si prendevano carico dell'educazione dei fratelli minori, mentre le madri s'ingegnavano per aumentare le fonti di sostentamento familiare.

En cà ye hemper piaghe he la fomla la porta le braghe (In casa sono sempre discussioni se la donna porta i pantaloni).
Il significato di questo proverbio potrebbe essere ambivalente: se da una parte si prende in considerazione la possibilità che sia la donna a comandare, dall'altra, la si incolpa per la confusione domestica.
In ogni caso, si tratta del classico proverbio volto ad acclamare chi comanda in casa, con una nota di inferiorità latente da parte del maschio, che punta il dito contro alla donna, di fatto, il capofamiglia.

Öna mama l'è buna di mantignì deh fiöi,  deh fiöi gliè mia bù de mantignì  öna mama” (Una mamma è in grado di mantenere dieci figli, dieci figli non sanno mantenere una madre).
È una frase significativa che dimostra come, anche nelle situazioni più difficili, l'arguzia femminile sa provvedere alla buona crescita dei figli.

E ancora, Öna fomla per famìa, ön pret per hagrihtia, oppure, La fomla la fa valì la hò redhu con la lengua, le  önge e i lacrimù e molti altri.
La prova storica più attendibile in assoluto, che ritrae adeguatamente lo spirito delle donne di ieri.

.in foto: Festa di battesimo di Jan Steen (1664)





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