18 Gennaio 2015, 07.57
Internet

Trolls

Quando i messaggi in Rete divennero di uso comune, noi fanatici della scrittura vivemmo un momento di rivalsa...


Quando i messaggi in Rete divennero di uso comune, noi fanatici della scrittura vivemmo un momento di rivalsa.
L’oralità trionfante cedeva sorprendentemente il passo a una comunicazione meno spudorata, che avrebbe consentito anche ai timidi e ai riflessivi di fare sentire la propria voce nella piazza dell’umanità.

Mai previsione è stata più stropicciata dalla realtà.
Che si parli della malattia di Emma Bonino o della liberazione delle ragazze rapite in Siria - per limitarsi agli ultimi giorni - sul web si concentra un tasso insostenibile di volgarità e di grettezza.
Una grettezza cupa, oltretutto, raramente attraversata da un refolo di ironia.

Non mi riferisco al merito dei commenti.
Nell’Occidente di Charlie ciascuno è libero di esprimere le opinioni più urticanti, purché rispettose della legge. No, è la forma dei messaggi che corrompe qualsiasi contenuto.

Una radiografia di budella, una macedonia di miasmi, una collezione di frasi impronunciabili persino con se stessi.
Nessuna di queste oscenità pigiate sui tasti troverebbe la strada per le corde vocali. Nessuno di quelli che per iscritto augurano dolori atroci alla Bonino e rimpiangono il mancato stupro delle cooperanti liberate avrebbe la forza di ripetere le sue bestialità davanti a un microfono o anche solo a uno specchio.

La solitudine anonima della tastiera produce il microclima ideale per estrarre dalle viscere un orrore che forse neppure esiste.
Non in una dimensione così allucinata, almeno.
Per noi innamorati della parola scritta è una sconfitta sanguinosa che mette in crisi antiche certezze.
Per la prima volta guardo il tasto «invio» del mio computer come un nemico.

.di Massimo Gramellini da lastampa.it



Commenti:
ID53848 - 18/01/2015 09:35:23 - (Dru) -

Sciocchezze e Gramellini in questo è l'esperto.

ID53849 - 18/01/2015 10:02:55 - (Dru) -

Le sciocchezze di Gramellini, che banalmente mostra come significanti, hanno lo stesso spessore dei contenuti che egli vorrebbe negare, in quanto in sé ogni negazione contiene il contenuto di ciò che nega, allora se questo contenuto è già inconsistente, la negazione non possiede alcuno spessore. Sembra, a chi le ascolta come non banali, che esse mostrino una consistenza propria, sono invece possibili grazie proprio a ciò che intenderebbero negare, per altro non riuscendovi, perché dello stesso tenore di ciò che vogliono negare, cioè delle insignificanze. Sembrerebbe che Gramellini neghi, tramite quello che chiamo sciocchezze, delle significanze. Ma un significato per esistere deve valere e una negazione di ciò che già di per sé non vale è una negazione senza valore. Sciocchezze dunque.

ID53850 - 18/01/2015 10:29:35 - (Dru) - Mi spiego

Negare colui che inneggia allo stupro o al dolore di qualcuno risulta banale e senza valore diversamente dal negare che il messaggio del papa sia un messaggio di pace e fratellanza. La prima negazione è banale, sciocchezza appunto, perché nessun valore pretende di avere l'affermazione negata, anche se chi la dice presume di dargliene, qualcuno di voi per caso sente il bisogno di sentir dolore o di venir stuprato? (Tranne il sadico masochista, ma appunto la banalità non è la nullità, così come l'insignificanza ha un significato come insignificanza). Dicevo, diverso è affermare che il papa, che si presenta come un pacifista, è in realtà un guerrafondaio. Questa negazione della figura pacifica del papa ha un valore diverso e non banale rispetto alle negazioni del Gramellini, perché la figura pacifica del papa ha un grande valore.

ID53851 - 18/01/2015 10:31:03 - (FilippoIppo) - Gira gira

Gira gira Dru, ma il Gramellini ha fatto delle affermazioni di significato. Non è forse vero che fra i commenti, anche su questo giornale, ce ne sono molti inviati da gente come da lui descritta? Ovvero che non si sognerebbe mai di affermare certe insulsaggini osservando una persona negli occhi? E allora cosa vai cianciando.

ID53852 - 18/01/2015 10:44:05 - (Dru) - Come ho detto Filippo

Ogni affermazione è di significato, anche un'insignificanza, come tale, come insignificanza è un significato. Come scrivo in un mio articolo, non ha senso comandare a qualcuno di prendere la luna con le proprie mani, ma il non aver senso non impedisce a qualcuno di provarci, come non impedisce al Gramellini di spiegare perché tale operazione non abbia alcun senso. Credere che le parole del Gramellini abbiano valore é lo stesso che credere che la luna possa essere presa per mano. Ma noi ci sorprendiamo di fronte all'argomento di ciò mentre non ci sorprendiamo più di chi voglia accompagnare la luna sottobraccio e di quelli che lo vogliono impedire.

ID53853 - 18/01/2015 10:51:18 - (FilippoIppo) - x Dru

Io ti stavo facendo vedere il dito, non la luna

ID53854 - 18/01/2015 11:02:53 - (Dru) - L'argomento è

Che sia chi voglia accompagnarla la luna (violenza palesata), sia chi lo vuole impedire (violenza celata), questi due gruppi di pensiero, gruppi che sono partecipi dello stesso predicare, il nichilismo, sono in realtà "lo stesso" pensiero, il pensiero di chi vuole che le cose siano altro da quello che sono. Questa è la vera violenza. Allora quando dico che il papa non sa di essere un "guerrafondaio" è perché nego che il suo sia davvero un messaggio di pace. Certo il papa appartiene, in scala maggiore, con un valore immensamente più grande di quello a cui appartiene il Gramellini, al gruppo di chi vuole impedire la violenza palesata, facendo parte di coloro che ne esprimono quella celata.

ID53855 - 18/01/2015 11:05:59 - (Dru) -

L'argomento qui non è banale come quello del Gramellini, che potrebbe convincere qualche sadico o masochista a desistere dai propri propositi, in quanto coinvolge un gruppo di significati che supera i masochisti e sadici, per coinvolgere chiunque, anche il papa che credo Filippo, lei consideri messaggero di pace, fino a prova contraria, vero? Eppure il mio argomento è la prova contraria appunto e non è così banale come quella portata dal Gramellini.

ID53856 - 18/01/2015 11:07:58 - (FilippoIppo) - Ah beh

Se l'argomento è quello che dici tu, non discuto. Io intendevo parlare di quello che c'è scritto sull'articolo qui sopra. Non mi pare che si parli del papa e di quanto sia guerrafondaio, ma dei trolls che infestano la rete. Se vuoi parlare d'altro fai pure, non mi interessa.

ID53857 - 18/01/2015 11:08:15 - (Dru) - Vorrei, a questo punto, se mi fosse anche sfuggita,..

vedere la luna, può darsi che la mia vista sia intorpidita dagli anni che porto sulle mie spalle...

ID53859 - 18/01/2015 11:11:40 - (FilippoIppo) - Il dito Dru

Mi sto limitando a quello. Lo vedi che è ferito? Anche perchè più in alto oggi ci sono solo le nuvole.

ID53860 - 18/01/2015 11:17:49 - (Dru) - Beh, anche il papa scrive e comunica

.. E non potrebbero i suoi essere discorsi da trolls? Quando il papa dice che è aberrazione togliere la vita di un uomo significa che condanna come violento ogni atto che significa il contrario, ogni atto contro la vita. Quando il papa dice che è aberrante negare la religiosità di chiunque attraverso gli insulti significa che condanna come violento Charlie Hebdo, ogni atto contro la religiosità, tanto che adopera una metafora "se qualcuno insultasse mia madre gli mollerei un pugno", le sembra questo un discorso pacifico nei confronti della laicità o della democrazia?

ID53861 - 18/01/2015 11:25:15 - (FilippoIppo) - No davvero...

Forse non mi sono spiegato bene. Io parlavo d'altro quando afefrmavo di commentatori che non sarebbero capaci di affermare quello che scrivono guardando un altro negli occhi. E anche il Gramellini, credo. Il papa col suo pugno a chi gli offende la mamma non c'entra proprio nulla con questo fenomeno, mi pare che non fosse nascosto dietro una tastiera quando ha fatto quell'affermazione. Ho provato fastidio quando hai creduto di smontare le affermazioni del Gram parlando d'altro e gli altri tuoi post mi hanno confermato la prima impressione. Se vuoi parlare d'altro accomodati, ma non con me.

ID53862 - 18/01/2015 11:31:56 - (Dru) - In questo caso specifico...

È ovvio che il papa che intendesse colui che insulta sua madre, madre chiesa (quel colui che è appunto la laicità e la democrazia), degno di ricevere da lui non una carezza ma un pugno, è un nemico della madre chiesa e non un amico. Certo il papa non è così "sciocco" da pronunciare certe parole ad effetto come sono lo "stupro" e il "dolore", perché parla a tutti e non solo a sadici masochisti. Quando Gramellini parla della forma è in questo che vorrebbe distinguere il papa dai trolls? Beh, è proprio per questo motivo che fin dall'inizio sostengo che le osservazioni di Gramellini sono delle sciocchezze...

ID53865 - 18/01/2015 11:39:38 - (Dru) - E io insisto Filippo

Vedere nei trolls la violenza e non vederla nel papa è vedere il dito senza accorgersi che dietro quello c'é una luna. Quando questi signori pseudo intellettuali vanno in sontuose trasmissioni per spiegarci la bella novella, e incensano papi e re, hanno bel gioco a puntare il dito sui timidi trolls, che inneggiano a quella violenza che lor signori gestiscono con belle parole, e non credo neppure che potrebbero fare altro, dato la loro limitatezza di pensiero e spregiudicatezza di portafogli. Gli viene naturale così. Si pretenderebbe da chi li ascolta un minimo di senso critico.

ID53866 - 18/01/2015 11:40:11 - (FilippoIppo) - Dai Dru...

Guarda un po' anche il dito. La differenza sta nel fatto che il papa non si nasconde a fare le sue affermazioni, i troll si. Come già ti ho scritto due volte, sto parlando di gente che non ripeterbbe qello che scrive sul veb se sono avesse davati una persona in carne ed ossa. Che c'entra il papa? Te lo ripeto: guarda il dito, che oltre ci sono le nuvole.

ID53868 - 18/01/2015 11:44:21 - (Dru) - L'ho detto Filippo

Buon articolo quello del Gramellini per sadici e masochisti, attendo che nel prossimo mi parli della violenza del papa...

ID53870 - 18/01/2015 12:14:00 - (Dru) - La differenza, caro Filippo, è in questo caso il "dir differente"

Ma dallo stesso contenuto. Allora, sapendolo, sapendo che le differenti dizioni dicono lo stesso, definisci di maggior valore che a realizzare il contenuto medesimo di queste differenti dizioni sia il potente di turno, o il timido troll che si nasconde dietro una tastiera? Forse il tentativo del troll sarà meno efficace di quello assunto dal potente, non credi? Secondo interrogativo, ma non per importanza, definisci dello stesso valore questo argomentare rispetto a quello sopra dal Gramellini argomentato? " Ai più interessa il loro mondo: salute, denaro, amore. Sono però spesso toccati, segnati, feriti da eventi che sorgono lontanissimi dal mondo che li interessa. Segnali che la storia mondiale manda ai singoli, perché si avvedano che il loro non è il vero e grande mondo, da cui, infine, non si può prescindere. se non ci si muove e non si vanno a toccare le cose lontane, sono esse a venire a toccarci..." Da L'Intima Mano di Emanuele Severino

ID53878 - 18/01/2015 15:08:06 - (sonia.c) - purtroppo..temo siano pochi quelli che non avrebero il "coraggio" di manifestare tanto odio e ignoranza

anche direttamente! solo che non vogliono subire sanzioni e querele!se c'è una cosa che il web ha sdoganato ,è proprio la "legittimizazione "dell'ignoranza e della cattiveria! e ,aggravante,la perdita totale di quel sentimento cosi necessario di equilibrio e correzzione ,chiamato: vergogna.

ID53882 - 18/01/2015 17:41:02 - (Diogene) -

Tutti ignoranti quelli che non la pensano come voi, complimenti

ID53883 - 18/01/2015 17:47:27 - (Leretico) - I Trolls sono ovunque

Avrebbero o non avrebbero il coraggio di dire in faccia ciò che scrivono in anonimato? Risposta: non l'avrebbero. Perché? Perché smetterebbero di essere se stessi. Forse internet ha daro voce anche ai cretini? Sì. Vogliamo forse eliminare il brutto dal mondo? Speranza vana, anche perché come riconosceremmo il bello senza il brutto? Ora, essendo la responsabilità degli editori per ciò che compare nei propri siti una questione giuridicamente rilevante e dunque essendo gli editori passibili di risarcimento del danno qualora trolls et similia vadano oltre il limite, non capisco perché il web debba essere indicato come responsabile in generale. Se invece pensassimo di arginare la volgarità con la censura del web, sbaglieremmo. Addirittura penso che i volgari siano i meno pericolosi.

ID53888 - 18/01/2015 19:06:19 - (Dru) - Diogene

Dice? Sa che non ci avevo ancora riflettuto sopra?

ID53895 - 18/01/2015 20:02:38 - (sonia.c) - si. su questo hai ragione ,caro leretico.il silenzio è più pericoloso.

"come riconosceremmo il bello senza il brutto"? hai ragione.. forse il web amplifica il brutto.e forse è un bene ! hai ragione tu. forse la gente arriverà a disgustarsi(lo stà già facendo! i video che parlano di animalie bambini sono i più cliccati!) come dice Georges Saunders..(detto con parole mie )l'unica cosa che si può fare è di controbilanciare la parola ignorante ,con la parola sagia,la cattiveria con la bontà. farsi sentire insomma..ma non è questa la deriva a cui si stà andando incontro e che il web mostra ancora di più?? il silenzio dei "giusti"! quelli che pensano che non serva perdere tempo a lavare le orecchie agli asini...che forse è più grave..

ID53896 - 18/01/2015 20:06:05 - (sonia.c) - farsi sentire ..con gentilezza..

"divulgare" gentilezza.."l'egoismo è inutile":George Saunders.

ID53898 - 18/01/2015 22:06:02 - (sonia.c) - no diogene.

la questione non è sul diritto democratico di pensarla ognuno come gli pare. ma sul NON pensare prima di parlare.ma chi cavolo ha detto che bisogna dire tutto ? sopratutto,per quanto riguarda i SENTIMENTI personali? DAVVERO fate cosi nel privato? andate dalla suocera a dirgli quanto è stronza(per voi) o dal fratello/sorela a dirgli che è un cretino/ ? DAVVERO non usate MINIMAMENTE una parvenza di diplomazia? accidenti! se avete ancora qualcuno vicino siete fortunati..ma ,il dubbio amletico hè:accetate di essere trattati come voi trattate gli altri? DAVVERO?

ID53901 - 18/01/2015 22:24:44 - (sonia.c) - ma chi è "normale " a questo mondo? ma vuoi vedere che,chi non capisce certi concetti di base,qualche "svirgolata" ce l'ha? ma!

vivere con un autistico anche "verbale" (già! c'è chi non può!) mi mette ogni istante di fronte a questa riflessione sulla incapacità di provare vera"empatia" per gli altri. nel mettersi nela pelle degli altri. la loro incapacità "patologica" di specchiarsi negli altri,. di riconoscerne le stesse peculiarità e difetti! degli antidemocratici per eccelenza sono! "egotici" e egoisti ..negazionisti ad oltranza! incapaci di autocritica.se inciampa nella sedia ..si è inventato un Dio vero su cui scaricare le colpe! (è stato luiii)se mi pizzica,ha il DIRITTO di farlo ,perchè io.."non sento dolore COME LUI"!

ID53902 - 18/01/2015 22:29:41 - (DODECA) -

CONCORDO CON SONIA. se vogliamo una società migliore, che progredisca e si civilizzi allora non possiamo seminare post con volgarità, odio, razzismo, oscenità, egoismo, ignoranza e stupidità. ciò che si semina si raccoglie.

ID53903 - 18/01/2015 22:31:26 - (sonia.c) - però.. non è cosi incapace..

portato alla ragione,con un dialogo e una spiegazione..spontaneamente ammette: lo sò che sbaglio ma..proprio è più forte di mè.. scusa. " e li chiamano disabili"..(by Candido Cannavò)

ID53904 - 18/01/2015 22:43:51 - (sonia.c) - uelà dodeca! dove eri finito?

e ultima lezione .. dato che sono una donna e ..per niente una santa! quando mi incazzo e ho fretta..mi dice: non ti ascolto più..e se ti arrabi..ti odio..by notte.

ID53914 - 19/01/2015 10:54:19 - (sonia.c) - ummm dodeca ? la riflessione ..

non è sul "giusto" che evidenzi tu...ma se sia "lecito" e giusto,dare voce "all'ingiusto"..

ID53934 - 19/01/2015 21:35:39 - (Aristofane) - articolo sui troll

E i commentatori non potevano che essere a tema

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