Maniglie valsabbine per porte moldave

«Sono molto contenta di essere qui oggi, dove viene presentato, in luogo dei soliti progetti di delocalizzazione, il processo di internazionalizzazione di due aziende.
Una sinergia buona per crescere insieme insomma, Moldavia ed Italia».
Così è stato sintetizzato dall’ambasciatrice moldava in Italia Stela Stingaci, l’elemento di novità che l’ha portata ieri in Valle Sabbia, a Preseglie.

Da una parte c’è la Frosio Bortolo, che ha la sua sede nella frazione Pregastine, occupa una cinquantina di persone e proprio in questi giorni festeggia i 63 anni da quando il capostipite Bortolo l’ha avviata.

Dall’altra c’è la moldava Ruspin, con sede a Chisinau, la capitale, forte delle braccia di un’ottantina di operai in uno stabilimento di 5 mila metri quadri. L’italiana produce maniglie ed accessori, la moldava serramenti.

Ed ecco la sinergia: assemblare in Moldavia porte e finestre con i criteri del Made in Italy, di fascia alta, accessoriandole con prodotti valsabbini.
E con questa lussuosa mercanzia aggredire non solo il mercato moldavo, ma anche quello della grande “galassia” dell’ex Unione Sovietica, confidando nelle agevolazioni garantite dagli accordi recentemente sottoscritti da Moldavia ed Unione Europea.

Quanto valga in denaro oppure in quote di mercato questa sinergia, lunedì, non è stato specificato da Jacopo Carlo Barcati, l’avvocato trevisano che ha descritto l’operazione per conto dei Frosio: papà Pietro che compirà presto 62 anni e i figli di 39 e 40, Marco che si occupa della produzione mentre Omar segue il Commerciale.

Loro però, i Frosio, in separata sede non nascondono l’opportunità di espandere l’azienda: dal punto di vista del fatturato e anche dell’occupazione, tanto per cominciare.

La cosa interessante è che contano di farlo in Valle Sabbia e nel settore assai compresso delle maniglierie sarebbe questa una novità di non poco conto.
Famiglia Frosio in grande spolvero ieri, con loro i sindaci della zona ed il presidente della Comunità montana.
Della partita anche il segretario ed il vicepresidente della Camera italo-moldava Eleonora Pripa e Pasquale Di Gregorio.

I saluti con un regalo: Maniglie che recano inciso lo stella moldavo, da montare sulle porte della nuova ambasciata a Roma.
In cambio un invito ufficiale da parte dell’ambasciatore: «Vi vogliamo con noi nel padiglione moldavo all’Expo».

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