Ernesto Galli della Loggia scrive sul Corriere un articolo illuminante riguardo lo stato di fatto della nostra politica, dietro le sue parole ci sta la struttura di quanto vado dicendo da anni e che mi porta a scrivere questo articolo, sostenuto qui anche dalle sue parole
Caro Dru, come al solito mi citi a sproposito. Leggi cosa scrivo in: "Destra e sinistra sono scatole vuote" o in "che cos'e' la destra e che cos'e' la sinistra" e vedrai che non c'e' nessuna difesa dei ladri di sinistra; anzi chi ruba a sinistra e' colpevole al quadrato perche' lo fa contro i fondamenti della sua appartenenza. Questo non lo dico io , ma lo diceva gia' Berlinguer nella questione morale. Se poi ti piace polemizzare e dire che per te destra e sinistra pari sono, troverai un larghissimo consenso, non ultimo quello di Galli della Loggia; ma non dire che io considero meno grave il rubare a sinistra. Se poi vuoi mettere sullo stesso piano la Panda di Marino con i trascorsi neri di Alemanno e la sua gestione da sindaco di Roma sono affari tuoi, io qualche distinguo invece lo farei.
Il punto è pensare, come appare evidente dalle tue stesse parole, che la sinistra abbia un fondamento politico diverso e altro rispetto al fondamento della destra. E' pensare ingenuamente che il fondamento di chi si affaccia alla politica in quel di sinistra porti ad obiettivi diversi di chi lo fa in quel di destra. Questo pensare porta solo ad un fatto, che chi vota a sinistra con questi falsi si fa del male, perché sogna e i sogni, si sa, non possono dir nulla della realtà, altrimenti, è la realtà che mostra di poter sognare. Sul tuo ultimo punto, se c'è differenza tra la panda di Marino e i trascorsi neri di Alemanno, ti potrei rispondere sollecitandoti a leggere il libro di Caprotti, patron dell'Esselunga, pubblicato ancora nel lontano 2007, "falce e carrello". Ma il vero punto non è di chi ce l'ha più grosso, ma di chi riconosce appunto la realtà dai sogni.
Se sei convinto che la realta' sia la tua e quella degli altri siano sogni, c'e' poco da discutere. Se sei convinto che tra destra e sinistra, anche per l'aspetto di scelte economiche non esistano differenze, non saro' certo io quello che puo' o vuole farti cambiare idea. Io la penso diversamente; e per fortuna nei secoli c'e' stata una sinistra democratica che ha consentito a tutti di poterla pensare diversamente.
è perché esiste la realtà che noi sogniamo, ma non è perché noi sogniamo che esiste la realtà.Il sogno non dice nulla della realtà, non la può riconoscere, è la realtà a consegnarci il significato di sogno.Tutto questo non c'entra nulla con il "mio" e con il "tuo", ma con la ragione, che del "finto" relativismo se ne fa un baffo. La ragione se ne fa un baffo anche del "vero" relativismo, quello che il laicismo di facciata non sa esibire, ma esiste, eccome, ciò che non esiste e non può quindi esibire, come inconscio del finto relativismo, è il suo contenuto... tornando sul pezzo, quali scelte economiche sta facendo oggi il nostro socialista Renzi? a parte quello di inserire nel Job Act la possibilità del controllo dei PC dei propri dipendenti, alla faccia del diritto alla privacy, e quello di poter licenziare incondizionatamente? è questa politica socialista? si ma della
socialità sempre sognata dalla destra italiana e mai realizzata..
La direttrice del Fondo monetario: «Il genio italiano torni libero». Ecco che la libertà è una categoria tipica della destra e non della sinistra... ci voleva il partito socialista europeo, con a capo Renzi in Italia, per liberare il bel paese dalle sinistre assistenzialiste di tutti i generi: e quelle di destra, e quelle di sinistra.
Il partito degli onesti perde i pezzi?chiss perch prima che scoppiasse il caso romano in parlamento hanno approvato la depenalizzazione dei reati minori...perch non cancellano le cosiddette leggi ad persona del Silvio?faranno comodo anche a loro?vedi Penati!
Intanto, una differenza non da poco c'è: non ho sentito né Renzi - che mi sta immensamente sulle scatole - né altri delirare di toghe azzurre o complotti della magistratura contro il PD. A sinistra ci si vergogna ancora dei ladri e dei collusi con la mafia, non li si chiama eroi come Mangano lo stalliere di Arcore. Quanto al PD che mantiene le leggi di Berlusconi: non fanno altro che ringraziare i berlusconiani che l'hanno portato al famoso 40%, mentre i veri sinistroidi come il sottoscritto se ne stavano a casa.
Stante la situazione attuale credo che valga la pena mettere degli onesti a rappresntarci. Tutti gli altri purtroppo hanno deluso :(
Ora che sono al governo come partito degli onesti perch non cambiano le leggi ad personam?non dovevano ridursi se non dimezzare gli stipendi?capito perch si vanno a prendere i migranti?altro che situazione umanitaria...si tengono i soldini...
Parliamo delle coop rosse?e di tutti i nessi e connessi?ma no dai..sono il partito degli onesti...
anche io non dico mai al mio titolare quanto mi stia sulle..., ma questo non significa che non mi stia sulle... non ho titolari, ma l'esempio, preso per dimostrare quanto la parola non combaci spesso con il pensiero, sta a dimostrare che la sua tesi traballa.
Dire che certi uomini di sinistra si siano comportati da mafiosi non significa che la mafia sia di sinistra. Ancora più precario è il sillogismo che vede la sinistra comandare, in un paese in cui comanda la mafia, per cui automaticamente la sinistra è la mafia. Troppi passaggi tralasciati, troppa frettolosa ansia di arrivare alla conclusione che la sinistra sia mafiosa. Non voglio difendere la sinistra, ma la logica e la storia. Non basta una formuletta populista per cancellare gli omicidi mafiosi, intesi a difendere un'associazione a delinquere tesa al profitto al di là di ogni regola, legge, morale o etica. Si sa che la mafia è tesa all'arricchimento dei suoi adepti, individualisti criminali pronti a tutto pur di accedere alla ricchezza e al potere. Non credo che tutto ciò implichi un'ideologia di sinistra e chi lo dice non conosce la storia e cerca la provocazione gratuita. La mafia è tristemente il tumore della nostra
società, è l'escrezione purulenta di una mentalità putrefatta nella peggiore ideologia che la storia abbia conosciuto. È l'espressione della negazione umana, negazione del bene e della bellezza, di tutto ciò che l'uomo abbia mai pensato e realizzato. È forse questo che si vuole paragonare alla sinistra o alla destra? Non scherziamo: chi è mafioso è contro l'uomo e non è né di destra né di sinistra.
Mai detto nel sillogismo che la mafia è di sinistra, mentre è automatico che in un paese in cui comanda la sinistra e nello stesso paese comanda la mafia, allora se non si vuole essere contraddittori, in quel paese comanda la sinistra mafiosa.
O comanda la mafia o comanda la sinistra, sempre in quel paese. Cioè, è ovvio e puerile pure il volerlo sostenere che un uomo di sinistra in quanto di sinistra non è un uomo mafioso, anche un uomo di destra in quanto di destra non è un uomo mafioso, non lo è nella sostanza, ma lo può essere per accidens, direbbe Aristotele e Aristotele è il maestro di color che sanno anche per la logica.
.. o la mafia di sinistra, ma mafia e sinistra sono due cose essenzialmente diverse.
Un uomo di sinistra in quanto mafioso è un uomo di sinistra mafioso.
dice tutt'altro e confondere i termini di un sillogismo non è onesto intellettualmente (naturalmente quando dico allora la sinistra è mafiosa è inteso che parlo della sinistra italiana). Ma il sillogismo in sé non produce una verità, un sillogismo che avesse nelle sue proposizioni il falso giungerebbe ad essere falso. Perché preoccuparsi tanto di difendere la sinistra dal sillogismo , basterebbe che l'Italia non fosse mafiosa, come la panda del Marino fa intendere, e a buon intenditor...
Il tuo scritto recita così: "se l’Italia è mafiosa, siccome il governo territoriale è delle sinistre, allora la sinistra è mafiosa". A me sembrava molto chiaro che si volesse far derivare la conclusione "la sinistra è mafiosa" dalle premesse "se l'Italia è mafiosa" e "il governo territoriale è delle sinistre". Secondo me questo sillogismo è scorretto perché non è vero che l'Italia è mafiosa, lo è certamente una sua parte ma non tutto (prima premessa errata); inoltre "il governo territoriale è delle sinistre" è altrettanto falso per due ragioni: i governi dei territori si alternano e non tutti i governi territoriali sono di sinistra come la tua premessa vorrebbe fare intendere. Quindi la conclusione a cui arrivi è errata. Allora non solo hai scritto, come si legge, ma il cercare tuo successivo di difendere un sillogismo errato peggiora le cose:
scrivere: "è automatico che in un paese in cui comanda la sinistra e nello stesso paese comanda la mafia, allora se non si vuole essere contraddittori, in quel paese comanda la sinistra mafiosa" significa nuovamente affermare come dato chi comanda è mafioso. Siccome in Italia si sono alternati governi di destra e di sinistra negli ultimi vent'anni, non solo questo fatto nega la tua nuova premessa, non solo si dovrebbe affermare che sia chi è di destra e comanda, sia chi è di sinistra e comanda,entrambi sono mafiosi, ma che chi comanda in genere è mafioso. Cosa ovviamente falsa. Insomma attenzione ai sillogismi traballanti, figli di troppo facili generalizzazioni, mi sembra più figlie del voler a tutti costi così concludere che dell'indipendenze di giudizio sulle premesse necessarie a tale conclusione.
Il sillogismo non definisce "diversamente" un significato e non identifica qualcosa a qualcosa d'altro. Quel sillogismo che lo facesse direbbe dei contrari che son lo stesso e si contraddirebbe. Il sillogismo parte da delle premesse e è ovvio che se gli ateniesi sono bianchi e Socrate è un ateniese allora Socrate è bianco, ma questo non significa che Socrate è solo bianco e indica che se qualche nero cammina per Atene il sillogismo dice che necessariamente questo non è ateniese e non è Socrate, come nel mio sillogismo si intende che se c'è qualche onesto in quel paese necessariamente non è di sinistra, e non governa. Naturalmente in questo discorso è implicito che un paese mafioso significhi un paese nelle mani della mafia, un paese in cui la mafia è a margine non è un paese mafioso, ma sarebbe un paese che ha qualche mafioso, innocuo o nocente, ma non in grado comunque di qualificare sostanzialmente che
che quel paese è mafioso.Insomma, la premessa maggiore va pensata come vera e non come falsa come erroneamente fai tu, certo che se è falsa allora tutto cade.Voglio dire, portandoti perchè tu comprenda ancora meglio il sillogismo che è già chiaro di per sé: se un paese è mafioso e quel paese è governato dalle sinistre, allora le sinistre (di quel paese) sono mafiose, ma ancora per capire meglio: se un uomo è mafioso e quell'uomo è (insieme) sinistr(a)o allora (la) il sinistr(a)o (che è quell'uomo/ o quell'uomo che è di sinistra) è mafios(a)o.Quindi è ovvio che devono essere contemporaneamente vere le due premesse perché la conclusione sia vera, certo io non sto qui dicendo che "la sinistra è mafia", come erroneamente hai detto tu, perchè non potrei neppure dire in verità che la sinistra è la sinistra se non in un certo modo.
Ma è ovvio che se un paese è (conviene alla maffia) mafioso è una premessa che deve valere come vera per essere poi principio della conclusione, se è falsa, come le tue ipotesi indicano è facile (non vero) che anche la conclusione sia falsa. Naturalmente il pensiero astratto, come il tuo Leretico (ma come quello degli altri e come il mio), subito astrae e quando guarda alla premessa, in quella, guardando ai termini, riduce all'impossibilità quell'identità tra il paese e la mafia, come ridurrebbe all'impossibilità ogni identità anche quella dell'uomo singolo che se un uomo, ma anche un paese, ma anche l'Italia è mafiosa, separa questo dire si che il predicato è isolato necessariamente dal soggetto e separa così facendo pure il soggetto dal soggetto, riducendo il soggetto al nulla.
tu non puoi negare il sillogismo:" se tutti gli ateniesi sono bianchi e Socrate è ateniese allora Socrate è bianco" dicendo che il sillogismo non è vero perché non è vero che tutti gli ateniesi sono bianchi, così non neghi il sillogismo, così neghi la premessa del sillogismo, null'altro negando. Se negando la premessa di un sillogismo intendi dire che quel sillogismo è negato, allora non hai capito nulla di un sillogismo. il sillogismo è il metodo che, ipotizzando come vere le premesse, deduce come vera la conclusione, è cioè un processo che non accetta contraddizione tra i suoi termini (che altrimenti non sarebbe un sillogismo appunto) , ma accetta di essere inconsistente nelle premesse. Cioè, assumendo come vere le sue premesse, ne accetta la loro "possibilità" (significando qui come possibilità l'apertura alla sua negazione) dovuta all'indimostrabilità dei principi.
Se supponessi che il sillogismo in sé sia negabile mi contraddirei nell'usarlo e nel individuare le fallacie del tuo. Così non faccio. Difatti affermo che le tue conclusioni sono false perché false sono le premesse. Nel sillogismo "tutti gli ateniesi sono bianchi, Socrate è ateniese dunque Socrate è bianco", la conclusione sarebbe vera se effettivamente tutti gli ateniesi fossero bianchi. Se si trovasse un solo ateniese nero, la conclusione sarebbe falsa. Non perché il sillogismo in sé è falso ma perché la sua premessa maggiore risulterebbe falsa. Questa è cosa banale e mi meraviglio sia in discussione. Allora rileggi nuovamente i tuoi sillogismi e capirai dove erri logicamente. Quando scrivi che è ovvio che in un paese i cui governa la sinistra e in cui comanda la mafia c'è un potere di sinistra mafiosa, fai un errore logico non nel senso che il sillogismo è sbagliato, ma nel senso che la
sua premessa: "in un paese in cui governa la sinistra" sottintende qualcosa di diverso da quello che intende esprimere. Mi spiego: il sillogismo implica un insieme come rappresentazione della sua premessa maggiore. In questo insieme ci devono essere tutti i casi che la premessa indica. Esempio: tutti gli ateniesi, ma proprio tutti, sono bianchi (nel caso di Socrate assolutamente bianco). Nel caso del governo del paese innanzitutto non è detto che esso appartiene tutto all'insieme che la premessa indica, perché non è vero che il governo territoriale sia effettivamente "tutto" di sinistra ( basta una piccola eccezione per inficiare la premessa), secondariamente l'ambito espresso dalla parola governo non è equiparabile al piano di significato del comando della mafia, anche se in qualche punto si sovrappongono. Dunque, per farla finita, la conclusione che deriva da una premessa non vera, come la tua, è falsa.
Quando ti mostro il sillogismo "tutti gli ateniesi sono bianchi, Socrate è ateniese, Socrate è bianco" ovviamente il sillogismo punta ad un valore quantitativo della premessa maggiore, quando dico "l'Italia è mafiosa, siccome il governo territoriale è delle sinistre, allora la sinistra è mafiosa", ovviamente in questa premessa maggiore non si punta ad ad un valore quantitativo bensì qualitativo della proposizione e suo soggetto, non ho scritto infatti "tutti gli italiani sono mafiosi"... è ovvio, anche per i più inesperti, che non è possibile in questo sillogismo che riferirsi anche nella premessa maggiore non a tutti gli italiani , ci mancherebbe, salteremmo nell'assurdo, non intendevo dire che Sonia.c è mafiosa, non credi? (sei mafiosa Sonia.c?)
quando dico che un paese è mafioso, certo non intendo dire che tutti i paesani son mafiosi, sarebbe come dire che se marco è mafioso allora son mafiosi anche i suoi capelli e le sue unghie e andremmo a cascare nel ridicolo, sai di quel programma, dei soliti idioti, in cui uno è mafioso fin nei capelli e sulle unghie... anche qui il valore delle proposizioni è qualitativo; attento però, qui non siamo più in presenza di un sillogismo, ma semmai di un'identità o rapporto d'inferenza. Io infatti ho scritto precisamente:" è automatico che in un paese in cui comanda la sinistra e nello stesso paese comanda la mafia, allora se non si vuole essere contraddittori, in quel paese comanda la sinistra mafiosa."
ormai ti conosco...
Caro Dru. Tu conosci Leretico, ma noi conosciamo te, che non ammetterai mai di avere torto anche quando l'evidenza e' palese. A Roma il sistema mafioso era tutt'uno con la destra di Alemanno. Se questa e' stata in grado di cooptare parti della sinistra, non le ha certo dato in mano le chiavi del comando. Per difendere la tua strampalata tesi che perfino le Panda sono colpevoli nella stessa misura dei delinquenti neri, prima affermi che non esistono destra e sinistra, in seguito con un'ardita capovolta accusi la sinistra, quasi tutta, di essere mafiosa. Quando vieni preso in castagna non argomenti, ma ti attacchi alle parole snaturandone il comune significato. Ti ricordo che per il momento fanno testo sul significato delle parole i vocabolari e l'enciclopedia Wikipedia e' facilmente consultabile. Leggiti sillogismo e vedrai che le tue conclusioni sono palesemente false.
chiedermi di leggere cosa significhi sillogismo su wikipedia sarebbe come chiedere a :-(Sandocan di leggere Salgari:-) Sandocan è Sanadocan non va a leggere cosa é. Cercare di ridurre il mio ragionamento ai fatti di Roma è sbagliato anche dal punto di vista temporale, Roma non è una condizione di quanto il sillogismo va dicendo, Roma, semmai, ne è un risultato, un'evidenza (non la sola per altro).Vedi Aldo, io non baso la realtà dei fatti solo sui fatti, perché quella non può parlare che in presenza di essi, ma anche sulla logica e la logica, come puoi informarti, non si fonda sui fatti ma sul ragionamento. Puoi non accettare la logica Aldo, ma allora sarai sempre tu che ti arrampicherai, poiché oltre i fatti,che di quell'oltre non possono esibire nulla, c'è appunto un vastissimo mondo fondato sulla logica. ;-)
è un fatto che 2 2 faccia quattro ? no. Quindi o accetti come fondamento di quello che sopra ho scritto che sia logico, attenzione unica vera argomentazione possibile sul concetto che l'articolo esprime e quindi esibire fatti come controprova oltre che puerile significa non capire nulla di logica e di fatti, o di quel 2 2 non puoi esibire nulla, i fatti non ti diranno mai cosa ci sia in questa realtà che è al di là della loro esibizione.
io ho voluto battere un più, ma battendolo come segno(fatto) e non come parola(logos), il Pc che ragiona come te Aldo, sempre che tu sia disposto a rifiutare la logica, ha rifiutato di mostrare il segno...
oltre che innegabile che la mafia comanda,la destra le è molto più vicina per "ideologia" :l'ideologia della violenza come "mezzo" lecito,come un diritto del più forte sul debole !quella della violenza e della sopraffazione. la sinistra italiana non ha formato persone come la signora Mussolini (indipendentemente dai suoi natali)che vanno in tv a dire "democraticamente" ad una giornalista:ti dò un "cartone"..
Hai una visone della violenza astratta: se sapessi quanta violenza c'è nella mitezza del potere. Il potere non ha bisogno di urla e schiamazzi, l'esser rumoroso, il potere non ha bisogno di essere violento, non viola il potere perché è legittimato, la sua violenza è potenza. Quanto non conosci il vero potere, cara Sonia.
ma certi schiamazzi sono la legittimizzazione della violenza più bruta come "viatico" per il popolo.. una "forma" che è ,purtroppo,anche "sostanza".
l'insiemistica non sottintende per forza concetti quatitativi, ma anche qualitativi. Il sillogismo è un metodo inferenziale in cui la coclusione include, integra, mette insieme concetti "diversi" contenuti rispettivamente e separatamente nelle premesse. Questo perché il processo inferenziale sia "valido". Se poi si vuole che il sillogismo porti a coclusioni vere, è necessario che le premesse indichino giudizi "veri" e non veri in parte, o per la maggior parte, o verosimilmente. Se la premessa maggiore indica qualcosa di discutibile, vero a metà, ipotetico, trasferirà questa sua caratteristica "claudicans" alla conclusione. "Tutti i triangoli hanno tre lati, Socrate è un trinagolo, Socrate ha tre lati". La premessa "Socrate ha tre lati" è falsa, anche se qualcuno potrebbe dire che bisognerebbe dimostrarlo.
Se il significato di "Socrate" e di "triangolo" sono diversi, allora la premessa minore del sillogismo è falsa. Qui non siamo certo in presenza di insiemi quantitativi. Allora le tue affemazioni hanno il difetto originario di volere ciò che non possono ottenere: che da premesse claudicanti possano derivare conclusioni non zoppe: chi va con lo zoppo (nelle premesse) impara a zoppicare (nelle conclusioni).
non sai quanta sodddisfazione (alla Crozza) mi stai dando. Ancora qualche passo per comprendere ti manca, ma sei sulla strada giusta. Giudizi "veri" non esistono per il pensiero analitico, esistevano ai tempi di Aristotele. Anche dire che "gli ateniesi sono bianchi" non è vero, "gli ateniesi sono ateniesi", ma anche "gli ateniesi sono ateniesi" non è vero o vero come "gli ateniesi", poiché dire il vero significa il dir "lo stesso" e da chi ragiona come te questo è dir l'impossibile e gli ateniesi non riescono infine ad essere nemmeno ateniesi, ma non dispero che vi sarà un tempo in cui ragionerai come me e vedrai che le cose si metteranno nel loro posto al comodo.
Ogni essente è l'apparire dell'esser sé dell'essente, ma questo implica due cose fondamentali Leretico, prima cosa significa che l'esser sé non è l'altro da sé, primo sviluppo fondamentale del senso vero del giudizio. E quindi, l'essente "l'Italia è mafiosa" se "vuole" esser sé, se non è l'esser sé quindi, non lo sarà mai, se questa relazione tra soggetto e predicato non è l'identità della relazione (possibile) del soggetto ed il predicato, secondo quanto sviluppato sopra da te, perché l'Italia è "caso mai" l'Italia come tautologia, ecco il secondo sviluppo fondamentale, ogni pensiero nichilista che vuole trovare la verità (la garanzia, la relazione autentica) trova il "nulla". Ti esorto quindi a concludere questa tua autoflagellazione e a riflettere prima di andare oltre...
é quello che scrivi e su questo deve cominciare la tua riflessione sugli errori grossolani del tuo ragionamento...
vorrei comunque porre l'attenzione sul concetto "se" l'Italia è mafiosa... oggi pensare che non lo sia è difficile, se si ascoltano i continui bollettini di guerra. E' vero pure che se vi sono bollettini di guerra significa che qualcuno la guerra alla mafia la fa. Ma questo togliersi delle determinazioni astratte, per andar nelle opposte, è il pensiero dialettico che, come pensiero speculatiVo o razionale positivo, è momento di ogni logico reale.
Colui che ha fatto affermazioni da verificare nel suo sillogismo sei tu, non io. La questione della verità di una premessa, della verità dell'identità, della verità di una predicazione, della originarietà di un enunciato deve essere posta rispetto alle premesse del tuo sillogismo, non del mio. Forse anche tu devi avvicinarti a quello che intendi, altrimenti parli da un pulpito dispensando dogmi. A me preme indicari l'errore logico che fai nelle tue affermazioni: dire che "se l’Italia è mafiosa, siccome il governo territoriale è delle sinistre, allora la sinistra è mafiosa" implica che la premessa maggiore: "il governo territoriale è delle sinistre" preveda che il soggetto, il governo territoriale, sia esclusivamente delle sinistre, predicato.
Ti rendi conto che il contenuto di quell'enunciato è il nulla, perché è contraddittorio? Vuoi forse sostenere che "il tavolo è il muro" quando tavolo e muro non indicano lo stesso significato? Vuoi forse sostenere che il nulla non è il nulla? Forse è meglio che approfondisci un po' di più.
Non è falso solo perché il bambino ha un fratello (sporco o pulito che sia)... È la premessa maggiore è "se l'Italia è mafiosa"
..non esclude che qualche volta lo amministri la sinistra e se l'Italia è mafiosa, "siccome il governo territoriale è delle sinistre" significa siccome anche questo bambino si è lavato con l'acqua sporca, allora... Arriva tu alla conclusione. ;-)
Altrimenti è grave e nemmeno l'Organon ti potrebbe più venire in aiuto.
mi ha detto che Sandocan si scrive con la k, ringrazio quel qualcuno per avermi corretto, lo sapete bene, io accetto volentieri di essere in errore e che mi si corregga....
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ID52697 - 09/12/2014 10:13:58 - (bob63) - e bravo Dru
Anche questa volta hai colto nel segno, tutto quello che e'"stato" non funziona o funziona male, troppi soldi, troppi interessi accomunano sia i singoli sia i partiti, vedi vari finanziamenti, io, da sempre anti statalista non ho mai visto di buon occhio l'idea delle grandi opere, vedi expo, mose, tav, senza parlare del ponte sulla manica che non sappiamo quanto ci e' costato finora senza essere stato fatto nulla, irpinia, decine di progetti abbandonati costati fior di milioni di euro, non passa giorno che non si veda o legga a riguardo, ma la domanda che mi pongo... non sarebbe di nuovo attuale e doveroso appendere qualcuno x le palle in qualche piazza? questi oltre a essersi mangiati l'Italia girano tranquilli come se la moralita' sia un vocabolo sconosciuto, invece il termine cinismo e' ben attuale e apprezzato, W L'Italia.