Via con merce per 50 mila euro

Prima hanno messo fuori uso la serratura di una porta secondaria verso la strada statale.
Una volta all’interno si sono avvalsi del carro ponte per asportare con più di un mezzo, uno dei quali appartenente alla stessa ditta derubata, attrezzi ed utensileri vari accatastati all’interno del capannone, appartenete all’impresa edile I.C.E. srl con sede nella contrada Acquaiolo a Condino, il cui opificio è ben visibile anche dalla vicina arteria viaria del Caffaro.

Secondo un primo accertamento sulle perdite, a cura dello stesso proprietario, Fedele Rosa, furgone compreso, avrebbe preso il volo un valore di circa 50 mila euro.

L’incursione, stando a quanto appreso ieri, sarebbe avvenuta fra le 3 e le 4 di venerdì mattina.
Almeno quattro i ladri coinvolti nell'operazione, che non sarebbe del tutto sfuggita alle orecchie del vicinato.
Uno avrebbe fatto da palo, un secondo lavorava al carro ponte e almeno altri due rovistavano e prelevavano quanto era stato minuziosamente depositato lungo le scaffalature ubicate nei due piani superiori.
Il carro ponte è servito per calare i materiali al pian terreno in modo che potesse essere caricato sui mezzi pronti per la fuga.

Analizzando come si sono mossi è chiaro che dovevano conoscere l'ambiente, perchè già accedere all'area protetta da transenne e recinzione non dev'essere stata cosa facile,
 
Gente che su edilizia & cantieristica non è affatto sprovveduta.
Basta sbirciare tra gli le etichette che indicano gli scaffali vuoti e subito si comprende che quanto è stato prelevato ha valore e pure mercato. Badili, picconi o punte fanno solo ingombro e non rendono, e lì sono rimasti.

Alla banda interessava materiale costoso, in buon stato e magari in parte anche nuovo.
Gli stessi demolitori, seppur parzialmente usati, hanno pur sempre un certo valore e quindi hanno preso altre destinazioni.

Una volta alleggerite le scansie, i malviventi hanno tranciato alcuni lucchetti applicati su uno dei cancelli verso casa Picasso, infilato la strada che dà verso la zona artigianale e di lì si sono immessi sulla rotonda davanti ai Faccini Abete Rosso, dileguandosi sulla Statale, probabilmente in direzione Brescia. 

Già qualche anno fa lo stesso imprenditore condinese aveva subito un furto, ma quella volta nella sua bella casa in zona residenziale a Carino.
Si tratta sicuramente di due cose diverse, anche perche allora, ad attirare i malviventi entrati in casa dopo aver tolto il cilindro della serratura, non erano stati arnesi da lavori, ma il portafogli.

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