03 Ottobre 2014, 07.13
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Il contributo dei lettori

I paradossi del lago d'Idro

di Kyselak

La questione del lago è comparabile ad un giallo di Agatha Christie che bisogna leggere fino all’ultima pagina per avere sentore di chiarezza


Ora, che siamo a metà del libro c’è solo molta ombra e aride montagne da scalare.
Sembra di poter arguire, dall’atteggiamento della maggioranza consiliare del Comune di Idro, che ci sia un’apertura nei confronti della Regione, forse suffragata dalla consapevolezza che non sia possibile cambiare l’esito degli eventi.
L’opposizione vede invece questa apertura come una sorta di opportunismo all’italiana.

Da rimarcare come l’accordo di programma bis per la realizzazione delle opere di valorizzazione del lago d’Idro sottoscritto il 20 luglio di due anni fa tra la Regione Lombardia e i Sindaci dei Comuni di Bagolino e Lavenone, preveda, all’art. 7, l’estensione dell’accordo atto a comprendere anche gli interventi per la valorizzazione del proprio territorio proposti dai Comuni di Anfo e di Idro, in caso di ritiro, da parte di quest’ultimi, dei ricorsi pendenti avanti il Tribunale Superiore delle acque e avanti il TAR.

Il Comune di Anfo
ha già messo nero su bianco dichiarando di tenere, d’ora in poi, un comportamento collaborativo e non ostruzionistico alla realizzazione delle opere di sicurezza del lago.

Il Comune di Idro pur avendo dato dimostrazione di volersi accodare ai dirimpettai anfesi, deve però ancora superare lo scoglio rappresentato dai comitati associazionistici sorti a sostegno delle ragioni del Lago.
Il Comune di Idro ha da tempo riveduto i progetti presentati dall’Amministrazione di due tornate fa (Sindaco Salvaterra) stralciandone alcuni e sostituendoli con altri ritenuti più consoni alle sopravvenute nuove esigenze della comunità amministrata.

Questo nuovo pacchetto di interventi è stato inserito nella programmazione triennale delle opere pubbliche 2014/2016 indicando come finanziamento un imprecisato contributo da parte di Enti del settore pubblico.
Il dubbio rimane.

Per quanto attiene invece alle opere di sicurezza
programmate dalla Regione, la minoranza ha ravvisato alcune procedure contraddittorie e non ha lesinato a presentare interrogazioni e richieste verbali.
La prima riguarda l’atteggiamento del Geom. Nabaffa che, in qualità di Assessore all’Ambiente della Comunità Montana di Valle Sabbia ha di fatto dato il via alle opere mentre in qualità di Sindaco sembra dare l’impressione di volerle osteggiare (actu exercito e actu facti).
Il secondo riguarda la savanella che, da sempre osteggiata, sembrerebbe essere stata artificiosamente approvata nel contesto del programma relativo alla realizzazione del nuovo ingresso al paese.

Ma a cosa serve questa benedetta savanella?
La corrente di pensiero che si rifà all’attuale coalizione maggioritaria indica la savanella come un pretesto da parte della Regione per poter abbassare il livello del deflusso minimo vitale attualmente determinato in mt 367,20 in contrapposizione alla conclamata finalità dell’opera rivolta alla sicurezza delle popolazioni del lago e a valle dello stesso.
In poche parole un canale dove scorre la portata di magra.

L’opposizione intende demolire questa tesi
adducendo che l’irrisoria portata della savanella, quantificata in 6 metri cubi al secondo, comporterebbe un abbassamento dei livelli di pochi centimetri in troppi giorni.
Altri sostengono che trattasi di un canale al centro dell’alveo del fiume atto esclusivamente per il riflusso della fauna ittica, altri affermano che si tratti di un’operazione importante ai fini idraulici.
Fatto sta che questa savanella è inserita nel progetto regionale.

Altro oggetto di discussione riguarda i ricorsi del Comune di Idro promossi tardivamente o con errori di indicazione dell’autorità destinataria. Peccato che i legali bisogna lautamente pagarli a prescindere dalla volontà di vincere o meno la causa.
L’accusa rivolta al sindaco da parte dell’opposizione è quella di accarezzare la capra con una mano e, con l’altra, innaffiare il cavolo.

C’è infine da sottolineare il ruolo delle minoranze
.
Ad Anfo si è squagliata come neve al sole e sono finite le surrogazioni all’interno della prima lista minoritaria. In caso di ulteriori dismissioni si dovrà attingere alla terza lista venuta da fuori suffragata da una decina di voti o forse meno.

Ad Idro invece la minoranza si profila molto battagliera se non altro perché è riuscita ad evidenziare alcune anomalie procedimentali dell’attuale maggioranza e a renderne partecipe la cittadinanza.
L’esatto contrario di ciò che avvenne nell’estate del 2008 quando le amministrazioni comunali di Idro ed Anfo fecero poco per portare a conoscenza i contenuti dell’accordo di programma.

Precedenti comportamenti, forse non limpidissimi, e la discrezione necessaria quando si tratta di sottoscrivere un accordo di tale portata, hanno indotto in seguito parte dell’associazionismo sorto a sostegno delle ragioni del Lago a reazioni molto dure e in qualche caso fuori dalle righe.

Ora ad Idro, in sede di Consiglio comunale non si assiste più alla solita apoteosi, ma ad un contraddittorio, a volte anche troppo colorito, tra le diverse opinioni. E’ comunque da rimarcare la costante grande partecipazione della cittadinanza alle sedute consiliari, difficilmente riscontrabile in altri Comuni della Valle e non solo.

In via del tutto personale
mi sento invece di appoggiare la decisione della Amministrazione comunale di Idro di ricusare le pretese della TLC Consulting, società nota solo ai firmatari dell’AdP 2008 ed espressione dell’Associazione Comuni di Confine.
Perché la Prof. Salvaterra ne reclama invece a gran voce il pagamento? Vi pare equo il corrispettivo di 205.000 Euro per la redazione di un Piano Integrativo d’Area con progetti definitivi già dichiarati conformi alle linee guida impartite dalla Regione Lombardia?
I soliti pasticci all’italiana. Tre uomini in barca (per non parlar del cane).

Lasciando perdere J.K. Jerome e ritornando al giallo di Agatha Christie sembra di poter dare una risposta alle legittime domande che si era posto il sindaco Nabaffa subito dopo il suo primo insediamento.
Perché l’ente capofila del protocollo d’intesa risulta essere il Comune di Bagolino e non già il Comune di Idro?
Perché la ripartizione dei fondi FRSL non tiene conto dell’estensione di ogni paese sul lago?
Interrogativi rimasti sempre senza risposta.

Kyselak




Commenti:
ID50162 - 03/10/2014 08:53:53 - (idro) - Interessante

Domande chiare. Ma caro Kyselak ho in timore che non troverai risposte.

ID50164 - 03/10/2014 09:01:45 - (Baldo degli ubaldi) -

Complimenti a Kyselak per la ricostruzione dei fatti chiara e senza inutili fronzoli. Non mi trovo d'accordo con la questione TLC poichè ,a fronte di un contratto , bisogna tener fede a tale accordo, se poi per ragioni politiche l'amministrazione Nabaffa a gettato all'aria il lavoro fatto ,non la giustifica dall'esimersi dal pagamento.

ID50165 - 03/10/2014 09:05:19 - (Dolcestilnovo) -

Molto chiaro Kyselak, ma il paragone con Agatha Christie non regge. Molto meglio "IT", o "La cosa", di Stephen King, dove l'innaturale si manifesta con un vapore verdognolo e sulla scena vi e' sempre un clown.

ID50166 - 03/10/2014 09:17:59 - (Baldo degli ubaldi) -

Per quanto riguarda le due domande le rispondo per quello che si diceva allora: Perché l’ente capofila del protocollo d’intesa risulta essere il Comune di Bagolino e non già il Comune di Idro?Poichè all'epoca dell'accordo il comune di idro era già oberato di lavori per il nuovo pgt e si è preferito non aggravare la mole di lavoro.Perché la ripartizione dei fondi FRSL non tiene conto dell’estensione di ogni paese sul lago?Si era pensato di fare una ripartizione paritaria dei fondi , tenendo conto dei lavori necessari per la rocca d'anfo , anche perchè il comune di idro avrebbe beneficiato di 300.000 euro annui per la bonifica delle spiagge.Questo è quanto di mia conoscenza , per maggiori precisazioni dovrebbe chiedere ai diretti interessati.

ID50172 - 03/10/2014 10:27:30 - (Dru) - A Kyselak

Rimane solo da svelare un mistero, chi è Kyselak? Anche se credo che nel giallo, qui sopra esposto, alcuni indizi trapelino, poi l'arguzia dell'autore ci mette sempre qualche dubbio.

ID50174 - 03/10/2014 11:33:23 - (nikite) - Precisazioni non di poco conto

Stimato Kyselak la ritengo molto informato sui fatti, tranne per che per un dettaglio non di poco conto, la TLC Consulting, che vanta crediti nei confronti dell'amministrazione, NON E' e NON E' MAI STATA ESPRESSIONE dell'Associazione Comuni di Confine.A tal proposito, la invito a non associare mai più le due realtà ben distinte e distanti fra loro, nelle sue prossime memorie.GRAZIE

ID50177 - 03/10/2014 11:46:45 - (kyselak) - Dru

Joseph Kyselak, austriaco, vissuto tra 1799 e il 1831, pass alla storia per la bizzarra abitudine di scrivere il suo nome, con pennello e vernice, in tutti i luoghi visitati, su torri, chiese e castelli, ma anche su pareti rocciose e in cima ad alti picchi

ID50181 - 03/10/2014 12:05:18 - (brogio) -

Ottima ricostruzione. Per Nikite sento odore di bruciato.

ID50182 - 03/10/2014 12:10:18 - (kyselak) -

La ringrazio per la precisazione. Ne prendo atto per il futuro. Grazie ancora

ID50183 - 03/10/2014 12:12:33 - (Aldo Vaglia) -

Caro Kiselak, ricostruzione documentata che non fa una piega. Oltre a svelare la trama hai dato un volto e un nome a tutto il racconto di Agatha Christie. Se la combattiva minoranza si fosse mossa, anche su tuo suggerimento, nei 5 anni della passata legislatura, forse oggi sarebbe maggioranza. E' inutile recriminare; coi se e i ma non si fa la storia. Condivido anche la tua posizione sulle aperture del Sindaco, che non dovrebbero essere bollate solo come opportunismo, ma che rivelano le perplessita' che Nabaffa ha sempre dimostrato ad appiattirsi sulle posizioni dei comitati. Anche sulle mancate capacita' di ascolto e comunicazione dell'amministrazione Salvaterra, mi trovi in perfetto accordo. Ciao e speriamo, come dice Dru, di svelare anche il mistero di chi si nasconde dietro il tuo nickname.

ID50185 - 03/10/2014 12:19:06 - (Baldo degli ubaldi) - x aldo

Se non è opportunismo cavalcare l'onda dei comitati per vincere le elezioni e dopo 4 mesi dalla nomina prevedere un futuro voltafaccia , non saprei come chiamarlo

ID50187 - 03/10/2014 12:51:23 - (Aldo Vaglia) - Per Baldo degli Ubaldi

La politica e' fatta di demagogia e opportunismi; purtroppo! L'aggettivo "solo", che forse ti e' sfuggito nel mio commento, non esclude l'opportunismo. Se pero' quelle che tu vedi come contraddizioni di Nabaffa da Sindaco di Idro e da assessore alla Comunita' Montana le consideri anche: il tenere aperte le porte a soluzioni di mediazione, forse e' politicamente piu' utile, per non nuocere alla causa superiore, che e' il bene di Idro, (sia per le opere di sicurezza che di viabilita'), non tenere un atteggiamento oltranzista.

ID50188 - 03/10/2014 13:04:15 - (Dru) - concordo con Aldo

Rimane però l'evidente stop amministrativo e di progresso causato da quest'opportunismo, rimane un vuoto di oltre 6 anni con progetti , come l'entrata al paese commissionata e già finanziata a Salvaterra (la sindachessa che ha preceduto Nabaffa che ora è all'opposizipne), cestinata per solleticare il palato di alcuni (uno) a danno dei molti (tutti), unico vero primario progetto per il paese nelle condizioni attuali in cui versa, differentemente dagli altri progetti che hanno l'urgenza di un futuro minaccioso e incombente. Voglio con questo dire che Aldo è in sintonia con il mio sentire e che un Nabaffa che rinnegasse i comitati pro nulla e si ravvedesse, cosa che per altro sta obbligatoriamente facendo, mi risulterebbe meno stupido del primo Nabaffa. Rimane che riavuto il senno di Nabaffa questo non basti per superare alcune logiche sbagliate per lo sviluppo del paese.

ID50189 - 03/10/2014 13:15:09 - (Dru) - Signori all'ascolto

Capisco che l'era industriale sembri essere alle nostre spalle e l'incertezza, causata dalla crisi di lavoro in Italia, risulti così minacciosa da togliere ogni speranza, ma abbiamo un'Esti a Idro che soffre maledettamente l'entrata al paese e vede minacciato il suo progresso per la stupidità umana. Non sono né la Regione né la Provincia che mettono i bastoni fra le ruote di questo grintoso e a mio modesto parere prodigioso sviluppo industriale a Idro, ma è il comune del paese,che questa crisi soffre, a mettere i bastoni fra le ruote. Sembra che chi ci amministri consideri questo prodigio valsabbino dell'industria più una scocciatura che una soluzione intelligente alle moltissime domande di lavoro e di speranza per un futuro in essere fra i propri concittadini.

ID50190 - 03/10/2014 13:25:24 - (Dru) -

Certo io sono di parte perché capisco lo sforzo e il pizzico di follia di chi ha investito in un luogo incantato, ma all'apparenza incatenato, le proprie risorse e volontà, anche io faccio parte di questo mondo. Ma la corda si può spezzare. Penso che il titolare di quest'azienda abbia fatto letture romantiche e per questo consideri tutto possibile, anche il suo dominio sulla realtà e camion con le ali. Ma sopporterà oltre questa deficienza dell'entrata al paese ? io credo di no.Forse oggi è talmente forte che non si rende ben conto del vizio, ma domani ? e tutto ciò che non avrà potuto esprimere in fatto di potenza, sarà tutto ciò che non sorgerà a Idro. Certo noi facciamo facile perché, non potendolo prevedere, nemmeno lo contabilizziamo. Ma immaginatevi un'azienda che ha questi problemi logistici cosa potrebbe sviluppare in luoghi altrimenti ben serviti in termini di lavoro e direttamente in termini

ID50191 - 03/10/2014 13:44:25 - (Dru) -

di assunzioni. C'è da parafrasare il titolo, il paradosso di Esti.

ID50192 - 03/10/2014 14:11:36 - (Baldo degli ubaldi) -

Concordo con voi che aderire all'accordo di programma non può che portare del bene al paese di Idro , ma la mia critica è che non puoi ereggerti a salvatore del lago contro tutto e tutti per vincere le elezioni e poi cambiare idea all'avvicinarsi del fallimento (innevitabile). Mi spice , ma questo modo di fare politica mi disgusta.

ID50193 - 03/10/2014 14:14:31 - (Baldo degli ubaldi) -

Come mi disgusta aver promesso il nuovo ingresso al paese alla popolazione , quando nei fatti invece non lo vuole , sempre per poter vincere le elezioni.

ID50194 - 03/10/2014 14:20:38 - (Dru) - noi ci concentriamo sul nulla al dunque

Perché la differenza tra lago naturale e diga è il nulla e, mentre scivolano finanziamenti per progetti già approvati per l'entrata al paese, ci si occupa di produrre un PGT che vuole cementificare il territorio a scapito della sua bellezza paesaggistica . Chi mi contesta che il lago d'Idro deve rimanere lago naturale non ha capito nulla non dei problemi contingenti e reali di cui il paese soffre e che ha bisogno vengano davvero e puntualmente risolti, ma non ha capito nulla nemmeno di cosa vorrebbe intendere con questa differenza. Mostrare di aver inteso la propria follia quindi Baldo non è sbagliato, l'importante sarebbe accelerare i processi di messa in opera per la risoluzione di queste attuali manie e sorvegliare che agli interessi privati si sostituiscano, almeno in qualche occasione, gli interessi generali.

ID50196 - 03/10/2014 15:59:53 - (kyselak) -

Apprezzo tutte le vostre opinioni ma non vorrei che passasse l'espressione "Comitati uguale appiattimento". Non e' cosi'. Basta conoscere la storia di questo associazionismo nato nei momenti piu' bui della storia del lago per sostenere le ragioni dello stesso. Quindi, ben prima della sottoscrizione dell'accordo di programma 2008. Infine una nota di colore. Ho interloquito con i vari leretico, blb, dolcestilnovo, capitano, baldo degli ubaldi, leonardo10, idro, brogio ed altri ancora che, per motivazioni diverse, preferiscono, come il sottoscritto, firmarsi con il nickname. Non ho mai chiesto loro chi fossero perche' mi interessa di piu' cio' che scrivono. E a nessuno almeno sul blog e' passato per la testa di fare congetture sulle loro identita'. Usiamo per tutti la stessa metologia.

ID50199 - 03/10/2014 18:07:30 - (Dru) - I comitati

Pensare che il lavori di messa in sicurezza del territorio siano una minaccia per il lago è come pensare che il rosso sia il verde. Che il rosso sia il verde non è il nulla in quanto affermazione che dice qualcosa. Nulla è il contenuto di ciò che l'affermazione vorrebbe dire. Cercare di dire ciò che non si può dire é l'alienazione della verità e in quanto alienazione è violenza, è credere l'impossible. Pensare di aver ragione dell'esito futuro di un progetto non è un'evidenza ma è un problema, evidente è la follia di chi pretende di trasformare un problema in evidenza. Come possiamo noi essere certi di quello che accadrà nel futuro , siamo invece testimoni di quanto accade se non si prendono certe precauzioni, ad esempio che mi viene una broncopolmonite se non metto il cappotto quando nevica.

ID50200 - 03/10/2014 18:08:41 - (Dru) -

Questo non significa che sia al riparo dalla broncopolmonite se lo adopero, ma che mi venga correndo nudo per le piste di sci ha un alto grado di realizzazione.

ID50201 - 03/10/2014 18:30:08 - (Dru) -

Pensare che chi manovra dietro le opere per la messa in sicurezza abbia anche altri propositi non solo è probabile, ma è vero. Se io costruisco una macchina per un mio cliente, non certo la costruisco per fare il suo prodotto, per fare il suo prodotto è lo scopo del lavoro del mio cliente e non è lo scopo del mio lavoro, lo scopo del mio lavoro è quello di costruire la macchina, anzi lo scopo del mio lavoro è quello di far profitto e il prodotto come il lavoro è anch'esso un mezzo. Chi pretendesse che la politica al giorno d'oggi avesse come scopo la realizzazione della società sarebbe come per me che si pretendesse che il mio scopo fosse quello di produrre motori solo perché costruisco macchine per farli. Lo scopo del politico è quello di prender voti e non di fare le opere di messa in sicurezza,

ID50202 - 03/10/2014 18:32:00 - (Dru) -

lo scopo delle aziende che si cimentano nell'opera di messa in sicurezza è quello di produrre profitto e non quello di salvare la popolazione da possibili catastrofi, l'opera è per esse un mezzo e non un fine. Sarebbe invece il fine delle popolazioni limitrofe quello di mettersi al riparo, con un buon cappotto, dal freddo e gelo.

ID50203 - 03/10/2014 18:37:07 - (Dru) - ma i comitati

ci vogliono dire che sarebbe meglio stare al naturale, senza il cappotto.

ID50204 - 03/10/2014 18:42:27 - (Dru) - ebbene

io non ci credo, e credo che quest'inverno, come per gli altri, mi metterò il cappotto.

ID50205 - 03/10/2014 19:56:19 - (Aldo Vaglia) - Per kiselak

Ho sempre interloquito anch'io con tutti quelli che hai nominato e non mi sono mai sognato di pretendere che si firmassero con nome e cognome. L'interesse a scoprire la tua identita' non deriva percio' da una volonta' di sovvertire metodologie largamente usate sul Web, ma e' pura curiosita'. E' un gioco che non richiede la tua partecipazione. Un po' di mistero fa bene al racconto, anche se son convinto che qualche imbroglio per metterci fuori strada faccia parte della tua strategia. Quindi niente di personale. Sono pero' altresi'convinto che il carnevale tutto l'anno non porti bene alla comunicazione e ai rapporti tra persone, ma questa e' una mia opinione largamente minoritaria.

ID50207 - 03/10/2014 21:36:31 - (Capitano) - Bell'articolo di Kyselak

che riesce sempre a trattare il problema con onestà intellettuale ed osservarlo senza il paraocchi della ideologia politica o ambientalista. A mio avviso, il modo migliore per trovare soluzioni condivise.. La seguo.

ID50212 - 03/10/2014 22:40:01 - (Leonardo10) -

Sig. Kyselak lei offre un prezioso contributo. Gli interrogativi sono molti, i colpevoli non si sa.

ID50215 - 04/10/2014 08:02:47 - (Leonardo10) -

Dimenticavo sig. Kyselak, tra i possibili moventi che potrebbero indurre il sindaco Nabaffa ad accettare le opere,vi è da considerare l'approvazione della variante al PGT. Ad oggi la regione, senza il pieno accoglimento delle opere, ha risposto picche, e quindi Nabaffa si trova tra due fuochi, da un lato i comitati dall'altro gli edificatori o Asburgo che dir si voglia. Tra guelfi e ghibellini vincerà chi porta in dote più voti.

ID50232 - 04/10/2014 16:56:34 - (blb) - la scarpa giusta.....

Aspettando che il signor sindaco (e c.) scelga la scarpa piu' comoda il paese e' fermo ... e si sa di questi tempi chi si ferma e' perduto...ma Idro non sembra volere accorgersene..Intanto ai cittadini non resta che pagare la tasi piu' alta della valle per finanziare i capricci della corte....

ID50263 - 05/10/2014 08:54:51 - (Dolcestilnovo) - per Aldo e Dru

Per Aldo. Mi spiace Aldo, quello del sindaco e' solo opportunismo, tra l'altro di bassa lega. E la nostra micro-realta' non ha bisogno di scimmiottare la politica nazionale, sia essa quella levantino-mafiosetta di Andreotti, quella mafiosa tout-court del nano o quella reboante di Renzi. Tutte e tre, noterai bene, inconcludenti e gattopardesche. Guarda caso uguali uguali a quella di Nabaffa. Io voglio, e con me spero molti altri mie compaesani, un Sindaco che, se ha cambiato la sua idea, ce lo dica chiaramente, non con parole e atteggiamenti ambigui, sguardi suggenti e mani sudaticce. Comunicazione diretta e chiara, per la cui mancanza Augusta Salvaterra pag un conto assai salato, non essendo la maggioranza degli elettori di Idro capace di intenderne la visione generale mille anni luce superiore a quella del povero Nabaffa, legato mani e piedi a proteggere interessi innominabili.Per Dru: vorrei davvero vederti mentre scorrazzi nudo sulle piste da sci...

ID50264 - 05/10/2014 08:56:42 - (Dolcestilnovo) -

...sarebbe uno spettacolo epico, mi auguro solo che almeno ti metti gli scarponi e non tenti di agganciarti gli sci ai piedi nudi!Perch non ti metti un bell'eskimo poi e non un paleto'?

ID50273 - 05/10/2014 09:44:39 - (Aldo Vaglia) - Risposta a Dolcestilnovo

Scrissi un articolo qualche tempo fa dal titolo: il Meglio e' nemico del Bene. In quell'articolo ci sono i perche' molte volte si sceglie il compromesso; che e' una brutta parola solo per i moralisti a corrente alternata italiani. L'alta considerazione che si ha di se stessi e delle proprie superiori virtu' porta quasi sempre a scegliere il "tanto peggio tanto meglio" e il lavaggio pubblico delle coscienze nel mare dell'ipocrisia. Non dico sia il tuo caso, ma stacci molto attento, ne abbiamo viste di tutti i colori per la ricerca dell'ottimo e della purezza.

ID50344 - 06/10/2014 11:20:03 - (Baldo degli ubaldi) - x aldo

Quindi secondo lei se il Sindaco Nabaffa dovesse rientrare nell'accordo di programma ,così com'è, dopo tutto quello che ha detto e fatto contro , sarebbe da ammirare?

ID50347 - 06/10/2014 12:54:13 - (Aldo Vaglia) -

Caro Baldo degli ubaldi, rimani con i piedi per terra e non farti prendere dalle fregole.Io ho detto cose diverse da quelle che tu mi attribuisci...1) Prima delle soddisfazioni personali un buon amministratore pensa al bene del suo Comune. E il bene di Idro e' l'entrata e le opere. 2) Il suo impegno non puo' che essere rivolto al " bene comune" e l'intelligenza usata per il suo raggiungimento. 3) Le contraddizioni dell'avversario (che non e' mai il nemico) si possono giocare a proprio favore; questo e' saper fare politica! 4)Nabaffa rimane Nabaffa, con i suoi pregi e i suoi difetti, sia che tu lo voglia o che tu lo dileggi; ma non e' questo il tema! Alla fine ognuno la puo' pensare come crede, ma non puo' mettermi in bocca parole che non ho detto o idee che non sono mie.

ID50368 - 06/10/2014 17:15:22 - (Baldo degli ubaldi) -

Volevo solo capire il suo pensiero, lungi da me attribuirle parole non sue.Restando al discorso , oltre ai compromessi ci vuole anche coerenza altrimenti la politica diventa un guazzabuglio di voltaggana.

ID50370 - 06/10/2014 17:22:16 - (Baldo degli ubaldi) -

pardon ,voltagabbana

ID50374 - 06/10/2014 18:50:58 - (Aldo Vaglia) - Per Baldo degli Ubaldi

Concordo con te che ci vuole coerenza, ma a volte si confonde la coerenza con la testardaggine. Cambiare idea se ci si accorge di essere nell'errore, non e' incoerenza. E' perseverare nell'errore che e' stupidita'. Non e' il tuo caso, ma e' un fenomeno molto diffuso, non solo a Idro, ma in tutta Italia e forse nel resto del mondo. Anche sui voltagabbana hai ragione.

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