La questione del lago è comparabile ad un giallo di Agatha Christie che bisogna leggere fino all’ultima pagina per avere sentore di chiarezza
Complimenti a Kyselak per la ricostruzione dei fatti chiara e senza inutili fronzoli. Non mi trovo d'accordo con la questione TLC poichè ,a fronte di un contratto , bisogna tener fede a tale accordo, se poi per ragioni politiche l'amministrazione Nabaffa a gettato all'aria il lavoro fatto ,non la giustifica dall'esimersi dal pagamento.
Molto chiaro Kyselak, ma il paragone con Agatha Christie non regge. Molto meglio "IT", o "La cosa", di Stephen King, dove l'innaturale si manifesta con un vapore verdognolo e sulla scena vi e' sempre un clown.
Per quanto riguarda le due domande le rispondo per quello che si diceva allora: Perché l’ente capofila del protocollo d’intesa risulta essere il Comune di Bagolino e non già il Comune di Idro?Poichè all'epoca dell'accordo il comune di idro era già oberato di lavori per il nuovo pgt e si è preferito non aggravare la mole di lavoro.Perché la ripartizione dei fondi FRSL non tiene conto dell’estensione di ogni paese sul lago?Si era pensato di fare una ripartizione paritaria dei fondi , tenendo conto dei lavori necessari per la rocca d'anfo , anche perchè il comune di idro avrebbe beneficiato di 300.000 euro annui per la bonifica delle spiagge.Questo è quanto di mia conoscenza , per maggiori precisazioni dovrebbe chiedere ai diretti interessati.
Rimane solo da svelare un mistero, chi è Kyselak? Anche se credo che nel giallo, qui sopra esposto, alcuni indizi trapelino, poi l'arguzia dell'autore ci mette sempre qualche dubbio.
Stimato Kyselak la ritengo molto informato sui fatti, tranne per che per un dettaglio non di poco conto, la TLC Consulting, che vanta crediti nei confronti dell'amministrazione, NON E' e NON E' MAI STATA ESPRESSIONE dell'Associazione Comuni di Confine.A tal proposito, la invito a non associare mai più le due realtà ben distinte e distanti fra loro, nelle sue prossime memorie.GRAZIE
Joseph Kyselak, austriaco, vissuto tra 1799 e il 1831, pass alla storia per la bizzarra abitudine di scrivere il suo nome, con pennello e vernice, in tutti i luoghi visitati, su torri, chiese e castelli, ma anche su pareti rocciose e in cima ad alti picchi
Ottima ricostruzione. Per Nikite sento odore di bruciato.
La ringrazio per la precisazione. Ne prendo atto per il futuro. Grazie ancora
Caro Kiselak, ricostruzione documentata che non fa una piega. Oltre a svelare la trama hai dato un volto e un nome a tutto il racconto di Agatha Christie. Se la combattiva minoranza si fosse mossa, anche su tuo suggerimento, nei 5 anni della passata legislatura, forse oggi sarebbe maggioranza. E' inutile recriminare; coi se e i ma non si fa la storia. Condivido anche la tua posizione sulle aperture del Sindaco, che non dovrebbero essere bollate solo come opportunismo, ma che rivelano le perplessita' che Nabaffa ha sempre dimostrato ad appiattirsi sulle posizioni dei comitati. Anche sulle mancate capacita' di ascolto e comunicazione dell'amministrazione Salvaterra, mi trovi in perfetto accordo. Ciao e speriamo, come dice Dru, di svelare anche il mistero di chi si nasconde dietro il tuo nickname.
Se non è opportunismo cavalcare l'onda dei comitati per vincere le elezioni e dopo 4 mesi dalla nomina prevedere un futuro voltafaccia , non saprei come chiamarlo
La politica e' fatta di demagogia e opportunismi; purtroppo! L'aggettivo "solo", che forse ti e' sfuggito nel mio commento, non esclude l'opportunismo. Se pero' quelle che tu vedi come contraddizioni di Nabaffa da Sindaco di Idro e da assessore alla Comunita' Montana le consideri anche: il tenere aperte le porte a soluzioni di mediazione, forse e' politicamente piu' utile, per non nuocere alla causa superiore, che e' il bene di Idro, (sia per le opere di sicurezza che di viabilita'), non tenere un atteggiamento oltranzista.
Rimane però l'evidente stop amministrativo e di progresso causato da quest'opportunismo, rimane un vuoto di oltre 6 anni con progetti , come l'entrata al paese commissionata e già finanziata a Salvaterra (la sindachessa che ha preceduto Nabaffa che ora è all'opposizipne), cestinata per solleticare il palato di alcuni (uno) a danno dei molti (tutti), unico vero primario progetto per il paese nelle condizioni attuali in cui versa, differentemente dagli altri progetti che hanno l'urgenza di un futuro minaccioso e incombente. Voglio con questo dire che Aldo è in sintonia con il mio sentire e che un Nabaffa che rinnegasse i comitati pro nulla e si ravvedesse, cosa che per altro sta obbligatoriamente facendo, mi risulterebbe meno stupido del primo Nabaffa. Rimane che riavuto il senno di Nabaffa questo non basti per superare alcune logiche sbagliate per lo sviluppo del paese.
Capisco che l'era industriale sembri essere alle nostre spalle e l'incertezza, causata dalla crisi di lavoro in Italia, risulti così minacciosa da togliere ogni speranza, ma abbiamo un'Esti a Idro che soffre maledettamente l'entrata al paese e vede minacciato il suo progresso per la stupidità umana. Non sono né la Regione né la Provincia che mettono i bastoni fra le ruote di questo grintoso e a mio modesto parere prodigioso sviluppo industriale a Idro, ma è il comune del paese,che questa crisi soffre, a mettere i bastoni fra le ruote. Sembra che chi ci amministri consideri questo prodigio valsabbino dell'industria più una scocciatura che una soluzione intelligente alle moltissime domande di lavoro e di speranza per un futuro in essere fra i propri concittadini.
Certo io sono di parte perché capisco lo sforzo e il pizzico di follia di chi ha investito in un luogo incantato, ma all'apparenza incatenato, le proprie risorse e volontà, anche io faccio parte di questo mondo. Ma la corda si può spezzare. Penso che il titolare di quest'azienda abbia fatto letture romantiche e per questo consideri tutto possibile, anche il suo dominio sulla realtà e camion con le ali. Ma sopporterà oltre questa deficienza dell'entrata al paese ? io credo di no.Forse oggi è talmente forte che non si rende ben conto del vizio, ma domani ? e tutto ciò che non avrà potuto esprimere in fatto di potenza, sarà tutto ciò che non sorgerà a Idro. Certo noi facciamo facile perché, non potendolo prevedere, nemmeno lo contabilizziamo. Ma immaginatevi un'azienda che ha questi problemi logistici cosa potrebbe sviluppare in luoghi altrimenti ben serviti in termini di lavoro e direttamente in termini
di assunzioni. C'è da parafrasare il titolo, il paradosso di Esti.
Concordo con voi che aderire all'accordo di programma non può che portare del bene al paese di Idro , ma la mia critica è che non puoi ereggerti a salvatore del lago contro tutto e tutti per vincere le elezioni e poi cambiare idea all'avvicinarsi del fallimento (innevitabile). Mi spice , ma questo modo di fare politica mi disgusta.
Come mi disgusta aver promesso il nuovo ingresso al paese alla popolazione , quando nei fatti invece non lo vuole , sempre per poter vincere le elezioni.
Perché la differenza tra lago naturale e diga è il nulla e, mentre scivolano finanziamenti per progetti già approvati per l'entrata al paese, ci si occupa di produrre un PGT che vuole cementificare il territorio a scapito della sua bellezza paesaggistica . Chi mi contesta che il lago d'Idro deve rimanere lago naturale non ha capito nulla non dei problemi contingenti e reali di cui il paese soffre e che ha bisogno vengano davvero e puntualmente risolti, ma non ha capito nulla nemmeno di cosa vorrebbe intendere con questa differenza. Mostrare di aver inteso la propria follia quindi Baldo non è sbagliato, l'importante sarebbe accelerare i processi di messa in opera per la risoluzione di queste attuali manie e sorvegliare che agli interessi privati si sostituiscano, almeno in qualche occasione, gli interessi generali.
Apprezzo tutte le vostre opinioni ma non vorrei che passasse l'espressione "Comitati uguale appiattimento". Non e' cosi'. Basta conoscere la storia di questo associazionismo nato nei momenti piu' bui della storia del lago per sostenere le ragioni dello stesso. Quindi, ben prima della sottoscrizione dell'accordo di programma 2008. Infine una nota di colore. Ho interloquito con i vari leretico, blb, dolcestilnovo, capitano, baldo degli ubaldi, leonardo10, idro, brogio ed altri ancora che, per motivazioni diverse, preferiscono, come il sottoscritto, firmarsi con il nickname. Non ho mai chiesto loro chi fossero perche' mi interessa di piu' cio' che scrivono. E a nessuno almeno sul blog e' passato per la testa di fare congetture sulle loro identita'. Usiamo per tutti la stessa metologia.
Pensare che il lavori di messa in sicurezza del territorio siano una minaccia per il lago è come pensare che il rosso sia il verde. Che il rosso sia il verde non è il nulla in quanto affermazione che dice qualcosa. Nulla è il contenuto di ciò che l'affermazione vorrebbe dire. Cercare di dire ciò che non si può dire é l'alienazione della verità e in quanto alienazione è violenza, è credere l'impossible. Pensare di aver ragione dell'esito futuro di un progetto non è un'evidenza ma è un problema, evidente è la follia di chi pretende di trasformare un problema in evidenza. Come possiamo noi essere certi di quello che accadrà nel futuro , siamo invece testimoni di quanto accade se non si prendono certe precauzioni, ad esempio che mi viene una broncopolmonite se non metto il cappotto quando nevica.
Questo non significa che sia al riparo dalla broncopolmonite se lo adopero, ma che mi venga correndo nudo per le piste di sci ha un alto grado di realizzazione.
Pensare che chi manovra dietro le opere per la messa in sicurezza abbia anche altri propositi non solo è probabile, ma è vero. Se io costruisco una macchina per un mio cliente, non certo la costruisco per fare il suo prodotto, per fare il suo prodotto è lo scopo del lavoro del mio cliente e non è lo scopo del mio lavoro, lo scopo del mio lavoro è quello di costruire la macchina, anzi lo scopo del mio lavoro è quello di far profitto e il prodotto come il lavoro è anch'esso un mezzo. Chi pretendesse che la politica al giorno d'oggi avesse come scopo la realizzazione della società sarebbe come per me che si pretendesse che il mio scopo fosse quello di produrre motori solo perché costruisco macchine per farli. Lo scopo del politico è quello di prender voti e non di fare le opere di messa in sicurezza,
lo scopo delle aziende che si cimentano nell'opera di messa in sicurezza è quello di produrre profitto e non quello di salvare la popolazione da possibili catastrofi, l'opera è per esse un mezzo e non un fine. Sarebbe invece il fine delle popolazioni limitrofe quello di mettersi al riparo, con un buon cappotto, dal freddo e gelo.
ci vogliono dire che sarebbe meglio stare al naturale, senza il cappotto.
io non ci credo, e credo che quest'inverno, come per gli altri, mi metterò il cappotto.
Ho sempre interloquito anch'io con tutti quelli che hai nominato e non mi sono mai sognato di pretendere che si firmassero con nome e cognome. L'interesse a scoprire la tua identita' non deriva percio' da una volonta' di sovvertire metodologie largamente usate sul Web, ma e' pura curiosita'. E' un gioco che non richiede la tua partecipazione. Un po' di mistero fa bene al racconto, anche se son convinto che qualche imbroglio per metterci fuori strada faccia parte della tua strategia. Quindi niente di personale. Sono pero' altresi'convinto che il carnevale tutto l'anno non porti bene alla comunicazione e ai rapporti tra persone, ma questa e' una mia opinione largamente minoritaria.
che riesce sempre a trattare il problema con onestà intellettuale ed osservarlo senza il paraocchi della ideologia politica o ambientalista. A mio avviso, il modo migliore per trovare soluzioni condivise.. La seguo.
Sig. Kyselak lei offre un prezioso contributo. Gli interrogativi sono molti, i colpevoli non si sa.
Dimenticavo sig. Kyselak, tra i possibili moventi che potrebbero indurre il sindaco Nabaffa ad accettare le opere,vi è da considerare l'approvazione della variante al PGT. Ad oggi la regione, senza il pieno accoglimento delle opere, ha risposto picche, e quindi Nabaffa si trova tra due fuochi, da un lato i comitati dall'altro gli edificatori o Asburgo che dir si voglia. Tra guelfi e ghibellini vincerà chi porta in dote più voti.
Aspettando che il signor sindaco (e c.) scelga la scarpa piu' comoda il paese e' fermo ... e si sa di questi tempi chi si ferma e' perduto...ma Idro non sembra volere accorgersene..Intanto ai cittadini non resta che pagare la tasi piu' alta della valle per finanziare i capricci della corte....
Per Aldo. Mi spiace Aldo, quello del sindaco e' solo opportunismo, tra l'altro di bassa lega. E la nostra micro-realta' non ha bisogno di scimmiottare la politica nazionale, sia essa quella levantino-mafiosetta di Andreotti, quella mafiosa tout-court del nano o quella reboante di Renzi. Tutte e tre, noterai bene, inconcludenti e gattopardesche. Guarda caso uguali uguali a quella di Nabaffa. Io voglio, e con me spero molti altri mie compaesani, un Sindaco che, se ha cambiato la sua idea, ce lo dica chiaramente, non con parole e atteggiamenti ambigui, sguardi suggenti e mani sudaticce. Comunicazione diretta e chiara, per la cui mancanza Augusta Salvaterra pag un conto assai salato, non essendo la maggioranza degli elettori di Idro capace di intenderne la visione generale mille anni luce superiore a quella del povero Nabaffa, legato mani e piedi a proteggere interessi innominabili.Per Dru: vorrei davvero vederti mentre scorrazzi nudo sulle piste da sci...
...sarebbe uno spettacolo epico, mi auguro solo che almeno ti metti gli scarponi e non tenti di agganciarti gli sci ai piedi nudi!Perch non ti metti un bell'eskimo poi e non un paleto'?
Scrissi un articolo qualche tempo fa dal titolo: il Meglio e' nemico del Bene. In quell'articolo ci sono i perche' molte volte si sceglie il compromesso; che e' una brutta parola solo per i moralisti a corrente alternata italiani. L'alta considerazione che si ha di se stessi e delle proprie superiori virtu' porta quasi sempre a scegliere il "tanto peggio tanto meglio" e il lavaggio pubblico delle coscienze nel mare dell'ipocrisia. Non dico sia il tuo caso, ma stacci molto attento, ne abbiamo viste di tutti i colori per la ricerca dell'ottimo e della purezza.
Quindi secondo lei se il Sindaco Nabaffa dovesse rientrare nell'accordo di programma ,così com'è, dopo tutto quello che ha detto e fatto contro , sarebbe da ammirare?
Caro Baldo degli ubaldi, rimani con i piedi per terra e non farti prendere dalle fregole.Io ho detto cose diverse da quelle che tu mi attribuisci...1) Prima delle soddisfazioni personali un buon amministratore pensa al bene del suo Comune. E il bene di Idro e' l'entrata e le opere. 2) Il suo impegno non puo' che essere rivolto al " bene comune" e l'intelligenza usata per il suo raggiungimento. 3) Le contraddizioni dell'avversario (che non e' mai il nemico) si possono giocare a proprio favore; questo e' saper fare politica! 4)Nabaffa rimane Nabaffa, con i suoi pregi e i suoi difetti, sia che tu lo voglia o che tu lo dileggi; ma non e' questo il tema! Alla fine ognuno la puo' pensare come crede, ma non puo' mettermi in bocca parole che non ho detto o idee che non sono mie.
Volevo solo capire il suo pensiero, lungi da me attribuirle parole non sue.Restando al discorso , oltre ai compromessi ci vuole anche coerenza altrimenti la politica diventa un guazzabuglio di voltaggana.
pardon ,voltagabbana
Concordo con te che ci vuole coerenza, ma a volte si confonde la coerenza con la testardaggine. Cambiare idea se ci si accorge di essere nell'errore, non e' incoerenza. E' perseverare nell'errore che e' stupidita'. Non e' il tuo caso, ma e' un fenomeno molto diffuso, non solo a Idro, ma in tutta Italia e forse nel resto del mondo. Anche sui voltagabbana hai ragione.
La VIA è ok Non c'è più nessun ostacolo alla realizzazione delle opere di regolazione del lago d'Idro. La Valutazione di Impatto Ambientale ha ottenuto l'ok anche da parte degli ultimi due Ministeri
Belotti: «Avanti lo stesso» Questo pomeriggio a Milano (lunedì) c'è stata una riunione del Collegio di Vigilanza. I sindaci di Anfo e di Idro hanno negato la loro firma ed è saltato il Piano Integrato d'Ambito.
«Controricorso»: Idro si sfila L'amministrazione comunale di Idro annulla la delibera che dava mandato all'avvocato di resistere al ricorso pendente davanti al tribunale delle acque.
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Il ponte provvisorio sul torrente Caffaro, al confine fra Brescia e Trento, verrà posato il 3 aprile
Ancora intoppi sulla posa del terzo ponte provvisorio sul Caffaro? Dovrebbe arrivare a inizio aprile ma...
La diciassettenne di Bagolino ha coronato una stagione superlativa con le ultime prove disputate a Molde, in Norvegia
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ID50162 - 03/10/2014 08:53:53 - (idro) - Interessante
Domande chiare. Ma caro Kyselak ho in timore che non troverai risposte.