Acque proibite

Credevo che il regalo dell'acqua frizzante alle fonti con tanta munificenza monumentale di elargizioni amministrative dovesse pagare il piacere dei sudditi civili che passano a rinfrescarsi: stamattina ho scoperto che questo lusso sarà il buco che si crea nella pietra proprio sotto l'erogazione dell'acqua con gas, l'evidente sintomo del maleficio che crea nelle nostre viscere.

Ma questo si sapeva già, l'acqua frizzante è insalubre, soprattutto quando diventa amara di presa in giro.

Vado ad una fonte con il mio cestello che prevede il rifornimento di una settimana e trovo che non posso riempire più di due bottiglie nella giornata, altrimenti multa.
Torno al mio comune di appartenenza per vedere se non ho visto un avviso del genere e trovo come quasi sempre l'acqua che vien giù stilla a stilla con le varie interruzioni d'obbligo, proprio alla fine del rifornimento del mio precedente perde completamente la sua formula gassata.

E' evidentemente in gioco la rispettabilità dei costi, ma perchè gli amministratori non ci dicono a chiare lettere che non si può mantenere questo vizio e tolgono la favolosa bombola senza prenderci in giro?

D'altra parte è giusto che i soldi siano smistati con criteri che cambiano a seconda di priorità evidenti alla crisi infinita che ci logora.
Quello che non mi piace è che la finta funzionalità non venga dichiarata con un "Fuori servizio".

Poi posso anche mettermi l'animo in pace e rivolgermi alla più sana acqua naturale.

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