29 Aprile 2014, 14.00
Valtenesi
TERZO SETTORE

Il «pane sospeso» di San Felice

di Redazione

L'idea è venuta all'associazione "San Felice più Felice" che, nel centro lacustre della Valtenesi, ha deciso di trasformare in iniziativa di solidarietà l'usanza napoletana del caffè


A San Felice del Benaco, l'associazione San Felice Più Felice, lancia e rinnova la tradizione del caffè sospeso con il "pane sospeso".
Un'iniziativa che vuole aiutare le famiglie e le persone in modo concreto.

«Il meccanismo è semplice: al panificio si lascia un' offerta che può essere anche di pochi centesimi o euro, i soldi vengono tenuti da parte e quando si presentano persone in difficoltà, il fornaio, nel nostro caso panificio Caprini, prepara un sacchetto con il pane» annunciano quelli di San Felice Più Felice dalla loro pagina facebook

E aggiungono: «L'associazione desidera promuovere delle azioni anche piccole, che possono essere davvero significative.
Partendo dal pane sospeso si potrebbe ampliare l'iniziativa anche con altri esercizi commerciali con altri prodotti di prima necessità».

Un'iniziativa a costo zero per i commercianti, positiva per ciò che realizza e per ciò che significa.




Commenti:
ID44227 - 29/04/2014 14:28:19 - (sonia.c) - complimenti! una bellissima iniziativa..

non a caso,un'usanza che viene da un paese che conosce ,da sempre, la povertà...ma anche la generosità. solo un povero,non lesinerà un boccone ad un altro povero..

ID44236 - 29/04/2014 20:57:47 - (sonia.c) - massi! dai la racconto..sarò in "tema" carità..

la scorsa estate,ho assistito ad una situazione che non riesco a dimenticare(meglio..spero di non dimenticare)ero in fila per acquistare lo spiedo ad una festa sul lago. girava un barbone che con voce lamentosa e straziante chiedeva cibo. ho fame diceva ad alta voce. e nessuno ,compreso mè,gli dava retta! da parte mia ,come insufficiente scusante ,ho il fatto che ero "fuori"a causa di notti insonni e preocupata da una"crisi" incipiente di mio figlio..(non è assolutamente da mè ,restare cosi indifferente)dietro di mè in fila un rom. con il denaro in mano ,aspettava pazientemente il suo turno. ci siamo seduti nelo stesso tempo mentre un adetto ai lavori gidava verso il barbone.vai via! disturbi! non chiederel'elemosina.ma lui chiedeva cibo.era fame vera ! e ,molto probabilmente ,era un malato psichico-

ID44237 - 29/04/2014 20:59:50 - (sonia.c) - un malato..

il rom si è messo a gridare:vieni qui! te lo dò io da mangiare! siediti con mè.....solo un povero ,aiuta un altro povero..come ho potuto comportarmi cosi? si può. si può ,quando si pensa solo a sè stessi.

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