Galleria «La Guarda», si profila una soluzione

Ventole della galleria «La Guarda» a Pompegnino di Vobarno: si sblocca la situazione? Sembrerebbe proprio di sì, dopo oltre sette anni di disagi, dal momento che sono in arrivo 300.000 per la sostituzione di quelle attuali che, oltre ad essere rumorose, sono anche fuori norma.

L’ESASPERAZIONE da inquinamento acustico ed atmosferico, a Pompegnino di Vobarno, è cresciuta progressivamente negli anni fino ad arrivare alla minaccia di rivolgersi al Gabibbo ed a «Striscia la notizia» quale ultima spiaggia di un’annosa vicenda iniziata a settembre del 2000. Dal 20 settembre di quell’anno infatti, quando la prima lettera di protesta fu consegnata dai cittadini di Pompegnino, firmata da molti di loro, all’allora sindaco vobarnese Marina Corradini, sono passati oltre 2.500 giorni.

Tanti i passi compiuti da allora, sia dai cittadini che dalle amministrazioni pubbliche che si sono succedute, per provare ad essere ascoltati da Anas: «Il forte rumore delle ventole in funzione - spiegano a Pompegnino - prima impediva di dormire la notte; adesso invece si riesce a dormire un po’ di più ma solo perché le ventole vengono accese il meno possibile; ma in compenso, ora si respirano molti più fumi non certo graditi ai nostri polmoni». C’è in corso insomma, per gli abitanti di Pompegnino, un doppio inquinamento, sia acustico che atmosferico «Ma finalmente adesso - spiega il sindaco di Vobarno Carlo Panzera - insieme al progetto di completamento della tangenziale nel tratto Vobarno-Sabbio Chiese, anche questa un’opera attesa da moltissimo tempo, arriva anche il rifacimento dell’impianto di ventilazione della galleria «La Guarda» che, sbucando proprio a Pompegnino, tanti problemi ha fin qui causato alla gente che lì abita. Mi auguro che davero questa possa essere la volta buona».

L’AVVIO dei lavori, sembra certo (mentre l’iter per la procedura di appalto già è stato avviato) è previsto per la prossima primavera: «Quando si avvierà il rifacimento dell’impianto sarà il momento per stabilire anche dove posizionare le nuove ventole: non più dove si trovano ora, verso l’abitato di Pompegnino, ma sul lato opposto della galleria, dove c’è una zona boschiva e quasi disabitata e con solo alcune attività produttive; questo, naturalmente, deve avvenire invertendo la direzione di marcia delle ventole». Dunque, gli abitanti di Pompegnino già dalla prossima primavera potranno davvero iniziare a respirare ed a dormire sonni tranquilli? E potranno avere finalmente quella tranquillità di cui, dopo aver anche subito un intenso terremoto, indubbiamente hanno bisogno?

IN PAESE da un lato c’è scetticismo; una presa di posizione giustificata dopo oltre 7 anni di attesa dalla lettera che a settembre 2000 recitava: «A seguito dell’apertura del tratto di statale 237 che collega Villanuova sul Clisi con Vobarno, all’altezza dell’uscita dalla galleria in località Pompegnino viene percepito un rumore insistente causato dai ventilatori posti all’interno della galleria stessa in prossimità dell’uscita. Il forte rumore reca un notevole disturbo tanto da rendere impossibile il sonno...»; ma dall’altra parte c’è anche fiducia, vista la conferma dello stanziamento di questi benedetti 300.000 e dell’inizio delle procedure di appalto. Ma i residenti non abbassano la guardia: l’idea di strizzare l’occhio al Gabibbo resta un ultimo salvagente sempre pronto a essere gonfiato.

di Massimo Pasinetti
da Bresciaoggi

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