L'Ossario di Monte Suello torna all'originale splendore

“Recuperato uno dei monumenti simbolo della Terza guerra d'Indipendenza”: così l'Assessore alla Cultura e al Turismo della Provincia di Brescia Silvia Razzi ha presentato martedì a Palazzo Martinengo la fine dei lavori di recupero dell'Ossario di Monte Suello, edificio simbolo del Risorgimento: qui riposano le spoglie dei volontari garibaldini caduti nella battaglia del 3 luglio 1866 contro l'esercito austriaco di Von Kuhn, portate qui nel 1885, due anni dopo l'inizio dei lavori di costruzione del Sacrario ad opera dell'Architetto Armano Pignoni.

Grazie al restauro della copertura, che richiama in tutto quella voluta dai progettisti ottocenteschi, oggi l'Ossario valsabbino, situato tra Anfo e Bagolino lungo la Strada Provinciale del Crocedomini, torna all'originale splendore; unico edificio funebre a ricordo delle operazioni militari in Tirolo nel 1866 per la liberazione dell'odierno Trentino, il Sacrario di Monte Suello “è testimone di una pagina di grande rilevanza del nostro passato” - ha sottolineato l'Assessore Razzi, che ha ringraziato Federico Vaglia, presidente dell'Associazione Culturale Capitolium, la quale “ha saputo cogliere l'importanza di questo speciale edificio storico”; puntando alla promozione e alla salvaguardia della cultura a 360 gradi, con particolare attenzione al contesto bresciano e alla sua provincia, l'Associazione ha contribuito attivamente al recupero di questo monumento di stile bizantino, affiancando all'opera di found raising (quasi 20 mila euro il costo complessivo dei lavori di restauro, raccolti grazie al sostegno di istituzioni e privati) la valorizzazione di questo bene culturale attraverso attività di conoscenza e studio dello stesso.

L'operazione di recupero ha riguardato anche la sistemazione dei gradini e delle lastre all'interno del Sacrario; iniziata a giugno 2013, ha visto la collaborazione, oltre a quella dell'Associazione Culturale Capitolium, anche della Comunità Montana di Valle Sabbia, della Fondazione Comunità Bresciana e di varie amministrazioni Comunali.

L'assessore Silvia Razzi ha concluso ricordando l'importanza della tutela dei beni storico - artistici, preziose tracce del nostro passato, da salvaguardare per tramandare la nostra forte identità culturale, di cui ne è esempio l'Ossario di Monte Suello, definito recentemente da una nipote di Garibaldi “uno dei più bei monumenti garibaldini d'Italia”.

. in foto: l'ossario, l'assessore Silvia Razzi

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