Trilogia Shakespeariana

Shakespeare, rigorosamente in ordine alfabetico, per i tre spettacoli organizzati a Salò dal Liceo E. Fermi in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della cittadina lacustre del Garda.
Prima Amleto, poi Otello, alla fine Schilok.

Per la serie di conferenze/spettacolo, William Shakespeare ha fornito la materia prima, Giovanni Aleotti, bontà sua, ha messo assieme il testo, Massimo Sgarbi dà loro voce. “Se riesce”, puntualizza la locandina stessa che pubblicizza l’iniziativa.
Appuntamenti tutti di domenica, nella Sala dei Provveditori, alle 17, ad ingresso libero con contributo per le associazioni, se si vuole.

Domenica 23 marzo sarà il turno dell’Amleto, con il ricavato che andrà al Villaggio della Gioia di Dar es Salaam – Tanzania. Per l’occasione Massimo Sgarbi interpreta il malessere di Amleto “attraverso il ricordo della Madre, di Amleto, di  Neruda, di Edipo, della sua e della tua. Che madre hai avuto e che madre sei”.

Domenica 30 marzo l’Otello, pro missione di Goberhati – India.
“Massimo Sgarbi ci racconta di parole sporche, usate  per far paura, per invocare e garantire sicurezza, oggi come ieri, i media come William. E le donne? Picchiate e uccise, oggi come ieri”.

Domenica 6 aprile sulla scena ci sarà Schilok, pro Villaggio della Speranza di Dodoma – Tanzania, con Massimo Sgarbi che “rivive l’emarginazione dell’Ebreo, ma potrebbe essere del nero, del Rom, del gay, del diversamente abile”.
Spettacolo in memoria di Rodrigo Lopez, ebreo marrano, medico della regina Elisabetta I.  Ritenuto colpevole di tradimento, appeso per il collo e sventrato mentre ancora in vita, decapitato e squartato a Londra il 7 giugno 1594. Senza di lui Il Mercante di Venezia non sarebbe stato scritto.

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