15 Febbraio 2014, 07.15
Garda
Sanità pubblica

Rianimazione «Aperta» all'ospedale di Desenzano

di Redazione

Ambienti confortevoli, visite e sostegno ai familiari. Il reparto ospedaliero desenzanese si fa così più “europeo”


L’Unità Operativa di Rianimazione (Terapia Intensiva) dell’Ospedale di Desenzano, diretta da Nicola Petrucci, ha adottato un modello di gestione del reparto e delle sue attività basato sul concetto di reparto “aperto” adottato in Italia solo dal 3% delle Terapie Intensive, ma già ampiamente diffuso in molte realtà estere con picchi del 40-60% tra le Terapie Intensive dei Paesi del Nord Europa.

Il ricovero in Rianimazione – dichiara il Direttore Generale Marco Votta – è sempre un evento traumatico per i pazienti e per i loro familiari. Sono certo che l’esperienza maturata fino ad oggi, dopo mesi di sperimentazione, oltre ad essere stata utile per gli operatori, è stata fondamentale soprattutto per i pazienti per i quali la presenza delle persone care può aiutare a contenere l’ansia e superare la fase critica.”

La Rianimazione “aperta” prevede uno stretto rapporto di partecipazione al processo di cura da parte dei familiari dei pazienti ricoverati. A loro viene concessa la possibilità di stare in compagnia dei propri congiunti ogni giorno dalle ore 14.30 alle 19 ed è stato dimostrato da numerosi studi internazionali che la presenza prolungata di un familiare al letto del paziente migliora gli esiti del processo di cura caratterizzato spesso da patologie importanti o grossi traumi.

Gli operatori della Rianimazione, che sono stati adeguatamente formati per una corretta gestione delle attività, si fanno carico della situazione emozionale dei familiari, anche grazie all’aiuto di uno psicologo che, se necessario, partecipa ai colloqui tra equipe curante e familiari instaurando così una gratificante relazione umana tra staff sanitario e familiari.

Per poter realizzare questo modello di assistenza sono state apportate modifiche strutturali al reparto con l’adeguamento di alcune aree e la creazione di spazi riservati per l’accoglienza di parenti e visitatori.
Sono stati migliorati il comfort e la luminosità degli ambienti ed è stata fatta una scelta accurata dei colori in linea con i principi della “cromoterapia”, la tecnica che utilizza i colori per trasmettere percezioni positive in relazione alla destinazione d’uso degli ambienti.

Secondo questi criteri e grazie alla collaborazione di professionisti che avevano già realizzato opere simili in altri grandi Ospedali, sono stati decorati gli ambienti aperti ai visitatori ed il soffitto delle stanze di degenza per un maggior benessere di pazienti ed operatori.

Ogni giorno alle 13.30 è previsto il colloquio con i familiari. Si tratta di un momento di fondamentale importanza in cui lo staff sanitario condivide con i parenti le condizioni del malato e fornisce informazioni sul decorso clinico.

I pazienti dimessi dalla Rianimazione vengono richiamati presso l’ambulatorio di follow up sei mesi dopo il ricovero per un colloquio, condotto da un medico del reparto e da uno psicologo con una preparazione specifica nell’approccio a pazienti e familiari finalizzato a valutare gli effetti a distanza della degenza e per fornire un eventuale supporto.

I "numeri" della Rianimazione
Posti letto: 6 accreditati nel sistema Urgenza/Emergenza 118.
Nel 2013 sono stati ricoverati 213 pazienti con una degenza media di 2.45 giorni.
La mortalità è stata del 26.7%, in calo del 5% rispetto al 2012 ed in linea con il dato medio nazionale delle rianimazioni del nord Italia.
L’età dei ricoverati va dagli 8 ai 90 anni con una media di 65 anni.
La tipologia di malati più rappresentata è data da pazienti affetti da sepsi grave di varia origine e natura. In accordo agli obiettivi regionali, l’Unità Operativa, ha sviluppato un sistema di sorveglianza che garantisce l’immediata identificazione ed allerta in caso di germi multi-resistenti agli antibiotici.

L’equipe medica è composta da 14 Dirigenti Medici che si occupano sia della parte anestesiologica che di quella rianimatoria; l’equipe infermieristica è composta da 12 infermieri, cui si aggiungono 3 operatori socio sanitari. La coordinatrice è la Sig.ra Angiola Ferretti.
E’ attivato da anni un servizio di Analgesia per il parto H24 e un Ambulatorio di Medicina Complementare (Agopuntura e Auricoloterapia).
La Terapia del Dolore è garantita a tutti i pazienti operati, e da gennaio 2014 è stato attivato un Ambulatorio per i pazienti esterni.
Vengono attuate tecniche moderne di supporto rianimatorio, quali depurazione extra-corporea, monitoraggi invasivi avanzati, tecniche di medicina visuale che si avvalgono di metodiche ecografiche.

E’ inoltre in corso la sperimentazione di un metodo innovativo di sanificazione degli ambienti contaminati con uso di perossido di idrogeno e cationi di argento nebulizzati che sta portando ad una drastica riduzione della presenza di contaminanti.

Nel corso dell’anno 2013
sono stati effettuati 5 prelievi multiorgano, con 13 organi donati ad altrettanti pazienti in attesa di trapianto (8 reni, 4 fegati, 1 cuore più tessuti vascolari). A ciò si devono aggiungere 76 cornee prelevate da cadavere.



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