Da albergo a residenza protetta per anziani

È stata inaugurata ieri mattina a Serle la nuova Comunità Residenziale per Anziani “Stella Alpina”. Nell’edificio che negli anni Sessanta era un rinomato albergo, rilevato poi dal Comune negli anni Ottanta, l’Amministrazione comunale, grazie a un accordo con l’Asl e la Comunità montana di Valle Sabbia e a un contributo della Fondazione Cariplo, ha realizzato una residenza protetta per anziani.
Qui troveranno alloggio anziani del paese e del Distretto 12 parzialmente autosufficienti, in una struttura la cui gestione è stata affidata alla cooperativa sociale La Rondine.

Nel fare gli onori di casa, il sindaco Gianluigi Zanola non ha nascosto la soddisfazione per la conclusione di un progetto avviato tre anni fa e che per primo nel territorio della Valle Sabbia offre un nuovo servizio di assistenza agli anziani. Ha voluto ringraziare tutte le persone e gli enti che hanno reso possibile la riqualificazione dell’immobile e l’avvio del nuovo servizio.

È toccato alla dott. Maura Giuradeo della coop. La Rondine illustrare la struttura che conta 17 camere singole, 4 camere doppie e due mini alloggi. Al terzo piano gli spazi comuni: la mensa, un luminoso soggiorno e un’ampia terrazza da dove si gode una magnifica vista sul paese e sulla valle.

«Strutture come questa – ha spiegato il direttore generale dell’Asl di Brescia, Carmelo Scarcella – rispondono attraverso una residenzialità leggera ai bisogni di anziani parzialmente in grado di gestirsi, ma che possono trovare sostegno in una comunità.
Le liste di attesa per le Rsa sono lunghe anche un anno, e le case di riposo ultimamente si occupano principalmente di anziani non autosufficienti, e quelli che invece hanno ancora autonomia, anche parziale, lì non trovano un ambiente che consente loro di mantenerla, e spesso peggiorano.
Questa forma innovativa – ha concluso Scarcella – è inserita in una rete di servizi forniti dal Distretto e deve prevedere il coinvolgimento della famiglia degli ospiti. Ci auguriamo che Regione Lombardia le riconosca e supporti queste modalità di assistenza».

Per la Comunità montana ha portato i saluti l’assessore ai Servizi sociali Emanuele Ronchi, complimentandosi con l’amministrazione comunale serlese per la qualità del progetto e del servizio.
Complimenti sono giunti anche dal consigliere regionale Gian Antonio Girelli, che ha sottolineato l’importanza per le amministrazioni pubbliche di coinvolgere il Terzo settore per rispondere ai bisogni di una società che invecchia sempre di più e della necessita di strutture nuove come questa in aggiunta alle Rsa. «Va ricordato – ha rimarcato Girelli – che nel Bresciano siamo avanti rispetto ad altre zone della Lombardia, segno di una capacità di leggere i bisogni futuri della nostra società».
Comunità Residenziali come questa di Serle sono già presenti a Borgosatollo, Gottolengo e Bedizzole.

Dopo la benedizione impartita dal parroco mons. Italo Gorni, il taglio del nastro e l’invito agli ospiti e ai tanti cittadini intervenuti all’inaugurazione a visitare la nuova struttura.

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