12 Gennaio 2014, 08.23
Salò Valsabbia Garda
Musei

«Museo Rsi? Vogliamo dire la nostra»

Ci sar anche il costituendo "Museo del periodo storico della Rsi" fra gli argomenti all'ordine del giorno del Consiglio comunale salodiano di questo luned sera. L'Anpi chiede di poter dare il suo contributo

 
Pubblichiamo integralmente la lettera inviata venerdì scorso al sindaco di Salò Barbara Botti da Paolo Canipari, presidente Anpi della cittadina lacustre.
«Vista la delicata posizione nella quale il nome di Salò, associato alla Rsi, potrebbe assumere se utilizzato in forma distorta», Canipari si fa portavoce di perplessità e delle richieste di chiarimento giunte da parte dell'Anpi regionale e nazionale e da altre associazioni antifasciste.
 
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Al Sindaco Avv. Barbara Botti,
 
Il sottoscritto Paolo  Canipari, Presidente della Sezione  ANPI  "I. Nicoletto" di  Salò, intende porre all'attenzione  della S. V. una serie di questioni inerenti la nostra realtà salodiana e l'attività specifica della nostra Associazione che impernia principalmente le nostre iniziative sul periodo storico 1943-45 che vide la presenza sul nostro territorio di una parte considerevole delle strutture amministrative e militari della Repubblica Sociale Italiana.
 
Nello specifico, chiederemmo un incontro per meglio comprendere quali saranno le linee conduttrici della organizzazione e dei temi che saranno il fulcro principale dell'attività del cosiddetto "Museo del periodo storico della RSI". Siamo venuti a conoscenza del le linee fondamentali che dovrebbero caratterizzare tale Istituzione e che una discussione verrà avviata proprio Lunedi 13 gennaio c.a. durante una seduta del Consiglio Comunale.
 
Sappiamo dell'incarico valutativo di massima affidato al Prof. Chiarini con il quale abbiamo già avviato contatti personali.
Anche da parte della nostra Associazione abbiamo gli occhi puntati, oltre che a livello provinciale anche a livello nazionale (ne ho già parlato con il prof. Smuraglia.- Presidente nazionale) che regionale su quanto verrà proposto e attuato. 
Come Lei benissimo saprà, il nome "SALO'" e la sua Repubblica è internazionalmente conosciuto. Quindi gradiremmo che i prossimi passi  vengano, se possibile, percorsi su un sentiero di comune accordo.
 
E' superfluo ricordare che anche il  già costituito "Centro Studi" porta la dicitura "sul periodo storico della RSI" e che quindi, a maggior ragione, le vicende che portarono anche una parte della popolazione a non subire e a "ribellarsi" ai  provvedimenti  amministrativi e militari della suddetta, debbano essere inserite nell'ambito delle iniziative che verranno intraprese. 
Le vicende "ribellistiche" di cittadini salodiani che parteciparono in loco o nella confinante Valle Sabbia sono ormai patrimonio storico della Resistenza Bresciana ma che potrebbero essere meglio portate a conoscenza dei potenziali "nuovi e giovani" visitatori della costituenda  Istituzione.
 
Auspicando che tali riflessioni vengano prese come un ulteriore contribuito atto a fornire una visione complessiva di cosa fu la Città di Salò durante il periodo della RSI, confidiamo di poterci incontrare per scambiarci delle opinioni e delle proposte su quanto sopra esposto.
 
La ringrazio per l'attenzione e Le porgo cordiali saluti.

Paolo Canipari
Presidente   ANPI   di  Salò
 


Commenti:
ID40255 - 12/01/2014 14:49:00 - (sonia.c) - ok!

il "manuale sulla razza" e ,fuga dalla libertà,di Fromm in bela vista e "viscini viscini". il primo ci ricorda cosa è successo.il secondo,perchè..

ID40256 - 12/01/2014 15:13:52 - (genpep) -

perchè no? dopotutto il ventennio è parte della nostra storia. L'importante è che sia un museo puramente storico non a favore nè contro ma che ci faccia capire almeno un pò cosa è stato quel periodo.

ID40257 - 12/01/2014 16:48:22 - (bernardofreddi) -

Lei ha ragione, Genpep; ma conoscendo il tasso d'intelligenza di certi nostri contemporanei, e la loro potenza mediatica, condivido pienamente le preoccupazioni dell'ANPI.

ID40258 - 12/01/2014 16:54:19 - (sonia.c) - genpep..

è solo un subdolo sistema di mettere fascismo e antifascismo sullo stesso piano! i partigiani non sono "solo" dei vincitori come gli altri! non è una squadra di calcio che oggi vinco io, domani tu!hanno combattuto per la libertà di tutti gli uomini.una libertà che non è ideologia. l'antifascismo è la sanità emotiva dell'uomo che,tende naturalmente alla libertà. i musei servono come impatto visivo-emotivo per non assopire la memoria,per motivare l'impegno e stimolare l'inconscio ma sempre vivo istinto di libertà! il museo fascista usa lo stesso sistema con un'altro fine: incentivare la parte nevrotica che ha paura della libertà! il nostro più pauroso nemico ,lo abbiamo dentro di noi,vive con noi.e alle volte vince..

ID40260 - 12/01/2014 17:57:56 - (bernardofreddi) -

Gentile Sonia, Lei parla di un antifascismo metafisico come amore universale per la libertà, contrapposto al fascismo come male esistenziale. Ma io non credo che i partigiani sparassero al demonio: sparavano a chi torturava e uccideva i loro compagni. Per la Storia, il fascismo è stato un movimento divenuto regime oppressivo e corrotto, crollato sotto una sconfitta militare, rimesso in piedi come vassallo dalla Germania nazista e poi sopravvissuto come coagulo di varie tendenze di estrema destra. L'antifascismo sono idee e persone in carne e ossa. Un museo che aiuti a comprendere in modo scientificamente valido le vicende di questi due movimenti, anche limitatamente al 1943-45, secondo me è utile e necessario. Fascisti e partigiani sullo stesso piano? Sì, dal punto di vista del CONOSCERE; ma CONOSCERE non è GIUDICARE, è solo la premessa. La condanna più netta del fascismo sta proprio nella sua storia: non serve suscitare commozione,

ID40261 - 12/01/2014 18:07:52 - (sonia.c) - signor Bernardo ha ragione.

un museo come dice lei ci deve essere .spero solo che non venga strumentalizzato..il demonio non sono i fascisti,il demonio ,inteso come male ovviamente ,è nel cercare di diventare schiavi e ridurre in schiavitù gli altri.più che combattere certe ideologie ,cerco anche se maldestramente,di dire questo. io sono contro tutto ciò ,in qualunque forma si mostri,che ci porta a sciegliere la schiavitù !sarà anche una particolare tendenza dell'uomo,ma non certo da incentivare..il fascismo ne è la prova.

ID40263 - 12/01/2014 18:09:23 - (sonia.c) - scusi error

il fascismo è una come tante altre .

ID40265 - 12/01/2014 18:18:32 - (sonia.c) - il desiderio di libertà dei partigiani è un desiderio universale..

se invece del fascismo ,allora ,ci fosse stato qualcosa con un altro nome ,non cambia:loro volevano vivere in un paese libero da governi che sottomettevano l'uomo e non ne rispettavano la sua natura e legittima esistenza (vedi leggi razziali)e questo succede anche adesso.ecco perchè è un desiderio universale di libertà ancora attuale di,rispetto verso l'uomo e la sua libertà individuale. l'uomo non è cambiato molto in milenni.poteva cambiare in 70 anni?

ID40266 - 12/01/2014 19:14:37 - (ale76) - differenze

In Romania da novembre è stato aperto il museo riguardante ciausescu e nessuno/a partito e associazione a fatto plemica,anzi tutti erano d'accordo visti i tempi che corrono e questo museo a portato,posti di lavoro,guadagno per lo stato e guadagno per il comune doppio anche per turismo,penso che il comune cerchi di fare qualche soldo in più con un museo che aumentare le tasse,ma purtroppo esistono queste associazioni che impediscono di fare guadagni e poi ci meravigliamo se in italia si sta affondando.

ID40267 - 12/01/2014 19:25:19 - (Ila77) -

Uno che non è in grado di scrivere correttamente il verbo avere consiglia di prendere spunto per affari amministrativi dalla Romania, terra dalla quale emigrano disperati in quantità, probabilmente perchè non si sta troppo bene. Si, deve essere per un museo in più o in meno dove ci lavora una persona e mezza che il Paese affonda, non per gli svegli che lo popolano.

ID40268 - 12/01/2014 19:28:08 - (aworness) - Contraddizioni e ipocrisia

Si parla tanto di libetà di pensiero, e di libertà di parola!Eppure quando si parla di fascismo... Non si può essere liberi di parlare!Figuriamoci di aprire un museo!!!!!

ID40269 - 12/01/2014 19:42:40 - (ale76) - profesoressa ila77

La assumerò come profesoressa cosi mi insegna i verbi!! Le ricordo che i rumeni che sono migrati ritornano piano piano in romania perche in italia chiudono oltre le molte aziende pure le multinazionali,vodafone,wind,tim,sky ecc... Chiudono i call center lasciando gli italiani senza lavoro e lo danno ad albanesi,rumeni,turchi. Io ci vivo in romania e lavoro pure per la wind e le assicuro che fra poco in italia si resterete solo con un pugno di mosche

ID40270 - 12/01/2014 19:56:08 - (sonia.c) - c'è chi ha un concetto molto particolare della libertà..

non volete la sacrosanta e vera democrazia. volete la libertà di rendere tutti schiavi. fromm dice che il fascismo va studiato sotto diversi aspetti.storici-sociali-psicologici ma, come esperto della psiche, mostra quanto ,quest'ultima ,conti parecchio ....e la Boètiè (qualcosa come 500 anni fa)nonera uno psicologo ma,le sue domande ,trovano molte risposte nella psiche..si la gente è libera! di drogarsi,di buttarsi sotto il treno,di fare quello che vuole della sua vita..la sua però..

ID40271 - 12/01/2014 20:14:03 - (Dru) -

Io uccido per la romanità!!!! Buuuuu, buuuuuu; io uccido per la libertà, bravo, bene, bravo.... Ma la romanità che cosa ha di diverso dalla libertà perchè chi uccide uccide diversamente ?

ID40272 - 12/01/2014 20:55:25 - (Dru) -

Si contraddice colui che distingue le identità, soprattutto si contraddice chi uccide per la libertà, come si fa ad uccidere per la libertà? Uccidere l'altro, è vero, è il massimo della libertà: io mi libero dell'altro, delle sue opinioni, del suo credo, delle sue passioni, del suo sentire, uccidendolo. Io uccido l'altro per liberarlo di tutto, per liberarlo dalla vita, ma questa appunto non è la conquista della libertà, ma la conquista dell'assolutismo (absolutum= sciolto da vincoli). Vuoi davvero combattere per la libertà( quella democratica) ? L'unico modo è la "tolleranza", per combattere per la circolazione delle libere idee e delle libere azioni devi essere tollerante e ogni partigiano che ha ucciso non è diverso da ogni fascista che ha ucciso. Dire che il partigiano lo ha fatto per la libertà non cambia la medesimezza del suo agire con l'agire del fascista che ha ucciso.

ID40273 - 12/01/2014 21:15:32 - (sonia.c) - io non prendo lezioni di libertà ..da chi

ammazza i gay perchè gli danno fastidio o peggio gli fanno paura.(non sto parlando di lei sior dru) i partigiani lo sono diventati loro malgrado ,come potrebbe succedere ai nostri figli .quale paese è al riparo da guerre o conflitti scatenati da più cause?il problema è vecchio come il mondo ,ma la sua spiegazione è più recente..non posso fare a meno ,se costretto, a volte di fare anche io ,il male che aborrisco.si chiama istinto di sopravvivenza.si !è il problema dell'umanità. magari,se questa famosa umanità si impegnasse di più a cercare di risolvere prima i suoi problemi e non li volesse "legittimare" per avere l'ennesima scusa per non affrontarli...

ID40274 - 12/01/2014 22:05:39 - (genpep) -

cara Sonia, non ti pare di essere troppo integralista con queste tue certezze? a volte ti esprimi come certi tifosi per i quali la loro squadra non sbaglia mai, e quando perde nella migliore delle ipotesi è colpa dell'arbitro. Anni fa ho visitato il campo di concentramento di Dachau, non ci sono andato perchè filonazista, e non ho visto gente con la svastica sul braccio, al contrario, c'era un religioso silenzio fra i molti visitatori e molta commozione. Perchè a Salò un museo sulla RSI deve essere solo filofascista e non semplicemente una pagina della nostra storia? perchè lo si voglia o no, è la nostra storia. Ciao

ID40276 - 12/01/2014 22:23:22 - (sonia.c) - niente hanno di diverso ,in quanto ci sono morti di qui e di là..

ma di diverso c'è la nevrosi. c'è chi ce l'ha e chi no...le guerre i conflitti sono "spurghi" terapie estreme e distruttive..una psicoterapia costa molto meno. senza altri danni collaterali che la morte della nostra nevrosi. se qualcuno deve morire ,che muoia quella! amen

ID40277 - 12/01/2014 22:33:16 - (sonia.c) - scusa genpep ..

si sono incrociati i post..quale sarebbe la certezza integralista? una certezza l'abbiamo: la conoscenza dell'universalità ,di certi sentimenti umani,che sono spesso alla radice di tanti problemi sociali.deli corsi e ricorsi storici.. un museo deve contenere tutto ciò che porta testimonianza ma,come ha detto bene una volta il carissimo signor Bondoni,certe testimonianze devono avere una spiegazione -guida obiettiva e non lasciate li,allo sbaraglio (parlava del mein kampf)non sono contro il museo. ma sono però diffidente..

ID40278 - 12/01/2014 23:00:52 - (sonia.c) - scusa genpep..

non ho capito bene, sei filonazista o no?

ID40279 - 12/01/2014 23:12:37 - (Denis66) - perche' no..

Sarebbe stupido non aprire un museo che raccolga testimonianze della nostra storia che nel bene e nel male ha cambiato l'Italia...hanno proibito il Fascismo ma non il Comunismo,forse quelli che hanno venduto e vendono tutt'ora l'Italia hanno paura di un ritorno??Il rispetto,solo il rispetto delle persone e delle sue idee....

ID40281 - 12/01/2014 23:16:32 - (Denis66) - ????

Non capisco la domanda"sei filonazzista o no",,,cosa centra in una discussione le propie idee politiche.......ba e poi stanno a fare la morale prendendo in esempio Scrittori

ID40282 - 13/01/2014 00:30:06 - (sonia.c) - perchè ha scritto una frase che non si capisce..

?

ID40283 - 13/01/2014 07:15:55 - (fp300958) - trasparenza ....

Non vedo cosa ci sia di scandaloso nell'apertura di un museo dedicato ad un particolare momento della recente storia, che ha interessato da vicino i nostri territori. Basta con la caccia alle streghe ... la storia e' storia e nel bene e nel male, va letta ed interpretata a 360° !!

ID40284 - 13/01/2014 07:24:23 - (assenzio) - Giusto fp300958

Visto che "la storia è storia nel bene e nel male" mi pare giusto coinvolgere nella raccolta di documenti e testimonianze (leggesi museo) anche l'Anpi. Nessuno si oppone alla realizzazione di un museo, mi pare che Canipari non chiesa altro che il coinvolgimento dell'Anpi.

ID40286 - 13/01/2014 08:47:18 - (fp300958) - confermo .... "sig. Assenzio"

... il mio post e' dedicato a chi solo nel sentire le parole: RSI, Fascismo, Destra, ecc.... " va in paranoia facendo discorsi generalizzati che a volte esulano dall'argomento trattato. Grazie.

ID40287 - 13/01/2014 08:58:05 - (alil) - che ci sia un museo

non si puo' fuggire davanti alla realt e alla storia "recentemente" accaduta. se la si vuol mettere sul piano di fascisti e antifascisti, l'unico fattore che legava questi due movimenti a quel tempo era l'odio quasi personale nei confronti dell'uno e dell'altro. Come noto il fatto che durante il regime fascista esisteva un clima di terrore con prigionie ed uccisioni di chi non condivideva, ben noto anche che le esecuzioni da parte dei partigiani continuarono molti e molti mesi dopo la fine del regime con sentenze date da processi sommari e di piazza molte volte verso persone innocenti( mogli,familiari o semplici conoscienti di presunti personaggi legati al regime) ... secondo me, ben venga un museo ma che non lo si usi per polemizzare ancora una volta su una parte della nostra storia che non cancellera' mai nessuno, ma per istruire le generazioni future su cosa fu quel periodo.

ID40288 - 13/01/2014 10:32:19 - (sonia.c) - odio..veramente sono 70e passa anni che istuiscono i giovani e le generazioni future..

se qualcuno crede che non abbiamo gli strumenti per capire il fascismo e tutti gli altri totalitarismi"solo" perchè ,la storia ci ha nascosto certe atrocità,questo è assurdo! la storia e l'attualità ci mostrano ogni giorno le atrocità compiute dall'uomo! e sopratutto ,le sue contorte motivazioni. non sono cambiate oggi come allora. c'è solo da stupirsi del perchè ancora,non le conosciamo tutti..o forse non c'è niente da stupirsi.anche questa è una motivazione vecchia come l'uomo:la paura della realtà (a dispetto di ogni informazione)e delle nostre verità.

ID40295 - 13/01/2014 13:27:00 - (genpep) -

Sonia, a volte mi spaventi! ma che razza di domanda mi hai fatto? Spero sia il tuo quesito solo una battuta di pessimo gusto. O vogliamo tornare agli anni settanta per cui agli occhi dei comunisti chi non era dei loro era sicuramente fascista o peggio uno stolto?

ID40296 - 13/01/2014 13:32:26 - (sonia.c) - no genpep..solo che hai scritto una frase che non si capisce ..

e dato che sul web tutti possono mentire inventarsi tutto, anche personalità che non gli appartengono..non volevo sbagliarmi. io non ti conosco .scusa la diffidenza ma il web mi inqueta..

ID40297 - 13/01/2014 13:37:27 - (sonia.c) - vogliamo fare davero un discorso serio?

senza impegoòarci in offese e luoghi comuni? dire che qualcosa non c'entra,un sintomo" di non conoscenza...di molte cose. se c'è chi considera il pensiero ,scollegato dall'azione, e la visione di più aspetti fuorviante non può portare avanti nessuna discussione nè offrire spunti di riflessione.

ID40304 - 13/01/2014 14:32:29 - (sonia.c) - domande.

quale sarebbe stato "il grande inganno " che ci ha dato una distorta visione del fascismo in italia? aver messo nell'oblio le reazioni cruente dei partigiani a guerra finita?ma la reazione non è una conseguenza di un prima? questo è sufficiente per riabilitare un regime e un ideologia antidemocratica? per auspicare un suo ritorno o simile? abbiamo abbastanza strumenti ,studi,testimonianze per giudicare il fascismo ,come lo giudichiamo da anni? in cosa è diverso oggi? potrebbe essere utile oggi o dannoso?

ID40307 - 13/01/2014 17:41:25 - (Leretico) - Il processo alle intenzioni

I musei raccontano la storia, almeno dovrebbero. La RSI è esistita, ne fa parte e sarebbe ridicolo negarla, come qualcuno vorrebbe solo perché soffre di orticaria al solo sentire il termine. Esiste però un'altra questione: la storia è un racconto di eventi, circoscritti per oggetto e per periodo, e come tale dipende dal punto di vista. Se per esempio si escludono alcuni eventi piuttosto di altri, il racconto né subisce palesemente il condizionamento. Anche se evitare questo difetto è impossibile, è anche vero che la scelta di più punti di vista insieme sembra garanzia di migliore aderenza ai fatti storici. Ben vengano allora tutti gli interventi e la loro sintesi. Si evitino le apologie tanto di una quanto dell'altra parte, altrimenti si cadrebbe nel desueto e consueto stucchevole contrasto tra fascisti e antifascisti, tra comunisti e capitalisti, tra buoni e cattivi, che premia solo i fanatici e non chi vuol pensare veramente.

ID40313 - 13/01/2014 18:57:20 - (sonia.c) - hai ragione caro leretico..

ma è difficile l'equilibrio da tutte e due le parti! perchè sono coinvolte e ancora si combattono.una vuole rinascere ,l'altra non vuole morire schiava..non ci siamo lasciati alle spalle niente . forse se non tentasse di tornare ,con le stesse pericolose modalità!se fosse cambiato qualcosa..se una parte ammettesse gli errori di fondo ,i più indifendibili e si impegnasse a non ripeterli..ma sono ancora quelli che gli danno la spinta e la motivazione! la loro ragione di vita.la violenza ,la sopraffazione e il servilismo.non cambia mai niente. ci tocca sempre di rivivere lo stesso copione ..perchè le ragioni a monte sono sempre quelle..speriamo che questo museo ci dimostri che ci sbagliamo.

ID40319 - 13/01/2014 20:49:51 - (Dru) - Sonia

È interessante quanto segua le mie ragioni dandone a Leretico e negandole a me, risulta così che lei non agisce per ragione ma per fede. Adesso sarò anche un poco cattivo con i partigiani, ovvio che i militari fascisti erano comandati ad eseguire gli ordini, mentre i partigiani erano liberi di scegliere, tra l'omicidio con le esecuzioni sommarie e una rispettosa e dovuta disciplina militare ne passa di acqua sotto i ponti.

ID40320 - 13/01/2014 21:07:12 - (sonia.c) - sior dru..non credo che la storia vada vista solo l'aspetto bellico..

e forse non ci intendiamo ,perchè è quello che mi interessa meno.se vuole proprio saperlo,io rispetto tutti i combattenti e i caduti,nonchè i martiri di qualunque rappresaglia. crede che fra 70 anni i commenti e le discussioni sulla guerra ,che so...in siria,saranno diversi?non lo sono neanche adesso! mettere mano ai guazzabugli non mi "sconfiffera". pensare al prima si1 pensare a come evitarli.sempre meglio ,pensare prima:a cosa si pensa ,a cosa si fa ,a cosa si potrebbe fare ..per fare ilmeno male possibile. by vasco. ..saluti

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