La musica popolare di Bagolino e Ponte Caffaro

A Bagolino e nella frazione Ponte Caffaro si suona e si canta, in forza di una partecipazione che ha permesso di conservare le sonate di carnevale e altri canti popolari, giunti in maniera sostanzialmente integra fino ai nostri giorni. Questo affascinante mondo della musica popolare, è stato illustrato da Lorenzo Pelizzari nel volume «Oi che bèl felice incontro», edito dall’Associazione Onès, dedicato al canto tradizionale. Pelizzari, non nuovo a studi sul canto di tradizione orale in Alta Valsabbia, con dedizione e tanta passione ha raccolto e trascritto 130 canti classificandoli in due distinti cicli: da quello della vita al ciclo dell’anno, dedicati a repertori che spaziano dai canti natalizi a quelli carnevaleschi ai canti dei minatori.

L’autore è un apprezzato cantante di squadra, inoltre è violinista tra i suonatori del carnevale e – come ha sottolineato nella presentazione al volume il musicologo Bruno Pianta – è «direttamente partecipe della grande tradizione di musica carnevalesca che ha reso il comune dove risiede celebre in tutta Europa e non solo».

Occorre infatti ricordare che la musica e il canto a Ponte Caffaro e a Bagolino rivestono un’importanza particolare. Come evidenzia sempre Pianta, in quelle località «è possibile studiare dal vivo come funziona la creatività della trasmissione orale, in una collettività che non esprime soltanto memoria musicale, ma comunica ancora con il canto».

Attraverso questa ricerca (che completa un suo precedente lavoro di raccolta di canti antichi dal titolo «Anderém di là del mare»), Pelizzari rende fruibile al vasto pubblico un repertorio canoro attraverso il quale interagiscono memoria collettiva e creatività, facendo perno su una vocazione musicale che caratterizza le comunità caffarese e bagolinese, grazie a una grande tradizione locale.

I cantori, veri protagonisti del volume, oltre che esecutori, hanno ricoperto il ruolo di informatori e veri e propri «archivi viventi», consentendo a Lorenzo Pelizzari di predisporre una campagna di rilevamento, grazie alla quale, per ogni canto, il ricercatore ha realizzato una scheda contente il nominativo dell’informatore, completa di dati anagrafici; la tonalità di esecuzione, gli esecutori del canto.

Completano il volume un cd audio che raccoglie tutti i canti oggetto dell’attività di rilevamento e i riferimenti bibliografici e discografici.

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