27 Dicembre 2013, 08.26
Pertica Alta
Frane

Ci vorranno giorni

di Redazione

Oggi č tornato il sole, ma ci vorranno dei giorni, non solo ore, per riaprire la Provinciale 50, chiusa a causa di una frana precipitata fra Nozza e Belprato

 
Dicono che l’ultimo a passare ieri mattina, lungo la Sp 50 fra Nozza e Belprato, sia stato il camion della nettezza urbana che ancora non erano le sette.
Poi la frana si è mossa: una cinquantina di metri cubi di massi e di fango sono arrivati fino alla Provinciale.
 
Molti di piĂą quelli rimasti sospesi sul costone che sale fino alla stradina comunale che da Belprato porta alla chiesetta di San Bernardo e che scorre pianeggiante due, forse trecento metri sopra.
Proprio lì il materiale ha cominciato a staccarsi, trascinando con sé anche un numero considerevole di piante d’alto fusto.
 
Oggi i tecnici della Provincia proveranno a capire come intervenire: c’è da sgomberare l’asfalto, ma soprattutto da evitare che scenda dell’altro. L’ipotesi è che non saranno sufficienti delle ore, ma che ci vogliano giorni.
 
I primi ad intervenire sono stati gli uomini del servizio di Manutenzione strade dalla Provincia, poi la Stradale con una pattuglia da Salò, i Vigili del Fuoco di Vestone, il sindaco Giovanmaria Flocchini: «Quel tratto di strada ogni tanto con dà dei problemi – ci ha detto quest’ultimo -. Avevamo da poco avuto rassicurazioni da parte della Provincia che a primavera avrebbero sistemato una frana che si era staccata sotto la strada, portandosi via quasi metà carreggiata, un paio di chilometri più a valle, ed ora ecco un questo nuovo capitolo».
 
«Per fortuna in questi giorni non ci sono studenti che devono raggiungere il Fondovalle e sono meno anche i lavoratori» ha aggiunto.
Disagi limitati per lo piĂą agli abitanti di Belprato.
Da Livemmo, infatti, è possibile scendere a Vestone dalla parte di Forno d’Ono, allungando il tragitto di un solo chilometro.
 
Il maltempo di ieri ha causato pochi altri disagi per la viabilità valsabbina: oltre al Gaver isolato per neve (ne parliamo in un altro articolo), qualche masso si è visto lungo la 237 del Caffaro all'altezza delle paratoie del lago d'Idro, lungo la Provinciale III che da Nozza sale verso Casto e al chilometro 7 della Sp 58 che da Idro sale verso Capovalle.
Materiale prontamente rimosso dagli addetti alla manutenzione delle strade.
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