24 Novembre 2013, 18.16
Gavardo
Tragedia

Annegato, forse per gioco

di Ubaldo Vallini

Emanuele Ghidini non c'č piů. Aveva 16 anni. E' saltato nel Naviglio ed č morto nel Chiese. Increduli, tutti stanno cerando di capire il perché


Una festa a Castrezzone con gli amici, qualche eccesso, poi la paura di tornare a casa in quelle condizioni: «Facciamo una passeggiata all’Isolo, così ci schiariamo le idee».
Sembra di vederli quei due ragazzini, le risate a crepapelle per un nonnulla, gli sguardi d’intesa, a far notte come gli adulti.
 
Quanto le percezioni di Emanuele in quel momento fossero alterate, e il perché, lo stabiliranno le analisi disposte dal magistrato che si sta occupando della sua prematura scomparsa, forse.
Fatto sta che il cancello di ingresso all’Isolo di Gavardo era chiuso e ai due non restava che scavalcarlo.
Emanuele si appeso al pilastro in pietra ed è passato dall’altra parte. Sotto di lui scorreva veloce il Naviglio Grande Bresciano, nato dal Chiese poco più sopra.

L’epilogo della vita di un sedicenne è racchiuso in quei pochi secondi: l’amico lo sente pronunciare parole sconnesse, poi vede la sua sagoma nel buio lasciarsi andare e finire in acqua.
Si dispera, chiama aiuto, intervengono in molti, ma ormai non c’è più nulla da fare: volontari del 118, della Protezione civile, carabinieri, vigili del fuoco, uomini che regolano chiusini e paratoie del sistema idraulico che governa Chiese e Naviglio.

Per agevolare le ricerche l’acqua viene trattenuta anche sul lago d’Idro. Si cerca prima con le torce, poi alla luce del giorno, decine di uomini.
Tutto inutile. Emanuele viene trovato 10 ore dopo,  poche centinaia di metri più a valle, annegato.
 
A scorgere per prima il corpo di Emanuele, una donna che stava osservando le operazioni di ricerca e che sporgendosi dal parapetto della strada/parcheggio che per qualche centinaio di metri affianca la sponda sinistra del Chiese, proprio di fronte alla cascatella del “troppo pieno” del Naviglio, ha notato sotto il pelo dell'acqua smossa dalla corrente un piao di scarpe.
Erano le 13: mezz'ora dopo il cadavere dello sfortunato ragazzo era giĂ  stato ricomposto nella camera mortuaria dell'ospedale di Gavardo, a disposizione delle autoritĂ .

Gli esperti del Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco l’avevano capito subito: poco dopo il cancello dell’Isolo c’è una canalizzazione che ributta l’acqua del Naviglio nel Chiese e quella notte era aperta. Gettandosi  in quel punto Emanuele è finito dritto nel gorgo e non ha avuto scampo.

Gli inquirenti in queste ore hanno le bocche cucite: se tutto sommato è chiara la dinamica, resta infatti ancora da capire il perché.
Probabilmente non sapremo se con quel tuffo mortale Emanuele abbia dato seguito ad un momento di sconforto oppure volesse scherzare, magari convinto di poter riemergere poco più in là e tornare all’asciutto.
 
Il dubbio è che le sue percezioni in quel momento fossero alterate e che il suo gesto, certo deliberato, non fosse però del tutto consapevole.
Così i carabinieri che stanno indagando, gli uomini del maresciallo Santonicola e i colleghi di Salò al comando del capitano Lubello, ci vogliono vedere chiaro.

Per tutta la domenica hanno sentito a lungo l’amico che era con Emanuele al momento della tragica scomparsa e si sono poi messi ad ascoltare tutti i ragazzini che con loro erano alla festa di Castrezzone, per capire se Emanuele abbia ecceduto in alcool o in altre sostanze, lì oppure altrove.
 
Un ragazzino di 16 anni è morto, in un modo assurdo. Vanno individuate tutte le responsabilità.
 


Commenti:
ID38229 - 24/11/2013 21:33:28 - (armandoilias) -

condoglianze alla famiglia.

ID38230 - 25/11/2013 07:52:13 - (Iky) - ....

sembra surreale un racconto simile....ma purtroppo è vero.....condoglianze alla famiglia...

ID38242 - 25/11/2013 17:30:47 - (ulisse46) - Condoglianze.

La morte di un figlio immagino sia una cosa terribile, forse insopportabile. E da padre immagino il rimorso e il senso di colpa che devono sentire questi 2 genitori per aver lasciato un figlio di 16 anni ubriaco in giro alle 3 di notte. Altri tempi? Forse, ma intanto questo ragazzino non c' pi! Sicuramente non si pu chiudere un figlio in casa, ma a tutto c' un limite. Speriamo che faccia almeno riflettere quanto accaduto e che serva a evitare altre tragedie simili

ID38287 - 26/11/2013 19:21:27 - (roslele) - anna

il fatto che il cancello dell'isolo fosse chiuso è una balla colossale ho abitato 22 anni con le finestre delle camere da letto e posso dire che ha suon di carte bollate abbiamo ottenuto che fosse messo un cancello, ma subito è stato rotto e il comune ci ha risposto che non lo aggiustavano perchè tanto continuavano a romperlo, cosi per anni ho subito ogni sorta di schiamazzi ubriachi e drogati che arrivavano a tutte le ore...sinceramente se il cancello fosse satato chiuso si evitava la tragedia...in quanto a scavalcarlo perchè non fate una foto al cancello E' IMPOSSIBILE SCAVALCARLO

ID38299 - 27/11/2013 00:02:34 - (Tc) - Anna...

La foto al cancello c' e a quanto mi pare non sia proprio cosi impossibile da scavalcare....quando ero giovane io,mio padre dopo la mezzanotte se ritardavo,mi chiudeva un cancello ben piu alto di questo ( e avevo quasi 18 anni ed era alto almeno 2,50 mt con punte come questo in foto...)...e se volevo tornare a letto lo scavalcavo eccome...poi il resto lo prendevo ...da mio padre....

ID38325 - 27/11/2013 15:40:59 - (AquilaReale) - AquilaReale

Emanuele ci sara per sempre come ci sara per sempre Nicola e tutti gli altri che hanno cambiato modo di vivere in una altra dimensione siamo noi sulla terra che dovremo prima o poi raggiungerli sono sicura che il mio Luca lo abbia gia incontrato Dio li terra vicino a se

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