Percorso storico-naturalistico nelle Pertiche

Il lavoro delle guardie ecologiche volontarie della Comunità montana della Valsabbia, coordinato dagli esperti del Museo di Scienze naturali di Brescia, ha dato vita a una realizzazione che verrà inaugurata oggi: il percorso storico-naturalistico «Prati, boschi e Boscaì», che si sviluppa da Forno d’Ono ad Avenone di Pertica Bassa.

L’inaugurazione è prevista alle 10, con una camminata che partirà dal municipio di Forno d’Ono alla scoperta di un percorso didattico speciale, a metà strada tra botanica e storia dell’arte. «L’idea di realizzarlo - ricorda Lina Bonavetti, responsabile e coordinatrice delle gev - ci è venuta dopo alcuni corsi di botanica tenuti in Comunità montana da Stefano Armiraglio, Vincenzo Bona e Arturo Crescini, e dopo alcune uscite sul territorio. Abbiamo sfruttato il preesistente Sentiero della Resistenza, percorrendo prati, boschi e luoghi frequentati dai celebri Boscaì, gli inagliatori del legno di Levrange».

I Boscaì (della famiglia Pialorsi) erano eccezionali artigiani del legno che in tutta la Pertica (ma anche in tutta la Valsabbia) hanno lasciato sculture e soase di grande pregio.
Il Sentiero della Resistenza va da Forno d’Ono ad Avenone su un percorso agevole che, con un dislivello di 250 metri, può essere percorso in un’ora circa. E ora è stato arricchito de bacheche illustrative in legno posizionate dalle gev. La prima serve da introduzione, mentre la seconda illustra i prati e la flora relativa. I prati della Pertica sono molto ricchi di specie vegetali, oltre 30, e ultimamente la loro sopravvivenza è rischio per l’abbandono dell’attività agricola.

Il terzo pannello descrive invece le caratteristiche dei boschi perticaroli. Le essenze maggiormente rappresentate sono il faggio, il frassino maggiore e l’acero di monte, mentre tra gli arbusti prevalgono nocciolo, sambuco, biancospino e pallon di maggio. Infine, la quarta e ultima bacheca, vicina alla chiesa di San Bartolomeo di Avenone ricca di opere dei Boscaì, introduce all’attività artistica dei Pialorsi.
Il percorso sarà dedicato a Clelia, una guardia ecologica recentemente scomparsa.

Massimo Pasinetti
da Bresciaoggi

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