«Acquatica» agitata in Consiglio

 

Lavori che cominciano e vengono interrotti, prima ancora che il Consiglio decida il necessario benestare. Scelte urbanistiche poco condivise e relative mozioni. Poi ancora: tariffe sui rifiuti e sui servizi Tares.

Si prevede battaglia per i dieci punti all'ordine del giorno del Consiglio comunale di Prevalle, che si riunirà la sera di lunedì 21 ottobre.
Sulla vicenda del parchetto pubblico che diventerà una strada, dove per farle spazio sono già stati tagliati degli alberi (ne abbiamo già scritto), in paese hanno raccolto delle firme e la minoranza di Progetto Prevalle, oltre ad aver presentato una interpellanza, ne ha fatto l'articolo di apertura del notiziario "Progetto Prevalle News" stampato in proprio nei giorni scorsi.

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Ecco cosa hanno scritto

«Un raccordo stradale ad Acquatica, serve davvero?
Parcheggi dove già ce ne sono e una strada che taglia il parco: 150.000 motivi per dire NO!
In Consiglio Comunale abbiamo già espresso la nostra contrarietà alla realizzazione di un collegamento stradale nella frazione di Acquatica tra via Carducci e via Dante attraverso il Parco Pubblico.

Un’opera che dovrebbe portare qualche parcheggio in più, una strada angusta che taglierà il Parco e farà risparmiare qualche centinaio di metri ad alcuni residenti…
Costo: 150.000 euro meno il ribasso d’asta.
Il Sindaco, incalzato in Consiglio Comunale, ha difeso l’opera definendola necessaria e aggiungendo che “ha un solo difetto: è nelle vicinanze dell’abitazione del Sindaco”.

Per noi questo non è un problema, il problema è che l’impellente necessità richiamata dal Sindaco proprio non la vediamo.
Facciamo notare che in prossimità del Parco di Acquatica si possono contare almeno 70 parcheggi (controllare per credere!) molti dei quali spesso sono vuoti o sottoutilizzati.

Non comprendiamo inoltre l’urgenza di ridurre il parco, visti gli sforzi passati per dotare ogni frazione di uno spazio verde pubblico.
Inoltre, ci pare proprio che ci siano spese ben più urgenti: i lampioni rimangono ancora spenti a lungo, anche in prossimità di incroci pericolosi (per esempio all’uscita dallo svincolo della SS45bis).

In questi incroci pericolosi le rotatorie ancora non sono pronte. La realizzazione di un locale da adibire a mensa per le scuole, pur essendo prevista nel piano delle opere, è ancora lontana e non c’è nemmeno il progetto.

Invece i lavori per il Grande Raccordo di Acquatica procedono spediti come nessun’altra opera: i lavori sono già appaltati anche se la delibera di approvazione del Progetto non è ancora stata pubblicata.

Quanta fretta!

Infine: questo intervento ha una chiara valenza urbanistica (una nuova strada, nuovi parcheggi, taglio di un parco): doveva essere valutato e discusso in Commissione Urbanistica.
Perché non si è voluto farlo?

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«Un iter a dir poco maldestro» è l'opinione dell'ex sindaco e ora in minoranza Paolo Catterina, che ne ricostruisce le fasi:
Il 13 giugno la Giunta approva il progetto preliminare ma la delibera non viene pubblicata, il 4 luglio la Giunta approva il "definitivo" e nemmeno questa volta viene pubblicata la delibera.

 

A fine luglio viene pubblicato il bando per l’appalto, che viene assegnato alla fine di agosto, mentre i lavori cominciano ai primi di settembre, prima che venga pubblicata la delibera del progetto preliminare (10 settembre).

Quella del progetto definitivo viene pubblicata solo il 30 settembre, dopo che Catterina ha sollevato le sue perplessità sull'iter seguito, presentando anche apposita interrogazione.

 

«Fin qui siamo nell’ordine di una “insana” inefficienza, di una decisa mancanza di trasparenza  ma nulla di più - aggiunge l'ex sindaco -. La cosa seria è, invece, che quest’opera prevede la realizzazione di una strada che attraversa un parcheggio e un parco pubblico, vale a dire due aree cosiddette (nel PGT) aree SP (adibite a Servizi Pubblici) ed è evidente che il fatto di fargli passare una strada sopra sia materia di natura chiaramente urbanistica, che fino a poco tempo fa richiedeva una variante al Pgt, ora necessita comunque di una deliberazione del Consiglio comunale e invece non se n'è occupata nemmeno la Commissione urbanistica».

Insomma: lunedì ci sarà di che discutere.

In Consiglio anche la decisione di permettere ad una ditta di ampliare il capannone, occupando la fascia di rispetto che da sempre separa il paese dalla sua area artigianale.

Un'opzione che la minoranza consiliare considera un pericoloso precedente.

 

 

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ID37014 - E che ti aspetti.....se al comando (lucaz) ID37018 - (tulipano)

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