28 Settembre 2013, 08.29
Politica

Decadenza e agibilità

di Leretico

Lentamente stiamo giungendo al giorno in cui si deciderà della decadenza e dell’agibilità, non di un palazzo o di una struttura colpiti da un terremoto...

 
...ma di un ex primo ministro e attuale leader del partito di centro-destra attualmente al governo insieme al Partito Democratico.
Più il giorno fatidico si avvicina e più i due partiti amici-nemici sentono la fatica del logoramento.
Le interviste dei falchi e delle colombe di entrambi gli schieramenti fioccano come una nevicata in montagna e tutti affilano le armi per il dopo. Un dopo incerto, che non piace a nessuno, prima di tutto al Presidente della Repubblica, il quale si sta muovendo più come segretario del PD che come presidente di tutti gli italiani. D’altronde il PD è in preda a fibrillazioni pre-congresso, il cui risultato non è così scontato, e non riesce ad avere una linea unitaria su nessun argomento.
Renzi dà un colpo al cerchio (critica Berlusconi dicendo che in qualsiasi paese al mondo sarebbe andato via senza aspettare la decadenza) e uno alla botte (vuole un governo diretto solo dal PD, quindi suo e non dei perdenti da rottamare del suo partito), ma, se fossi in lui, non sottovaluterei l’anima conservatrice, la stessa in altre vesti che ha premiato il PDL alle ultime elezioni, anima profonda, appoggiata alla vecchia struttura che ancora conta nell’organizzazione del Partito Democratico.
Il PDL lamenta in questi giorni che l’alleato di governo non voglia accettare il confronto sulla decadenza di Berlusconi sul piano politico e di volerlo fare solo su quello giuridico, sul quale non resta altro che applicare la legge e comminare l’espulsione dal parlamento al capo del maggior partito di centro-destra in Italia.
Per Alfano, Schifani e compagni è chiaramente l’ultima carta da giocare, la più disperata, ma forse la più coerente.
Certo, se il PD perdesse anche questa occasione di mostrare il cartellino rosso in faccia al nemico di sempre, l’elettorato di centro sinistra avrebbe un moto di rivolta insanabile e di nuovo proverebbe quella sensazione che colpisce rabbiosamente i tifosi di calcio quando il loro beniamino sbaglia un gol facilissimo sotto porta, Bersani docet.
E allora ci domandiamo perché il PD ha accettato di giocare nella stesso team con il giaguaro e ora chiede all’arbitro la massima punizione per il compagno di squadra. Non si dovrebbe protestare prima che la partita cominci?
Se si accetta la grande coalizione non si dovrebbe cercare di eliminare il proprio sodale quando si è in corsa ed è in gioco il futuro del paese. Ne potrebbe derivare l’accusa di opportunismo.
Ma forse non è poi un’accusa così grave per come certuni intendono la politica: il fine giustifica i mezzi.
Infatti prima tentano di smacchiare il giaguaro non riuscendoci, poi accettano di averlo come vicino di banco pur di accedere all’agognata stanza dei bottoni e ora vogliono compiere un atto di portata politica estrema, senza volerne subirne le conseguenze, vedi caduta del governo, né volerne condividere, almeno per metà, le responsabilità.
E dunque, via con gli appelli alla responsabilità verso gli italiani per non fare cadere l’esecutivo, quando invece tale rischio era già chiarissimo sin dall’inizio di questa avventura delle grandi intese, voluta fortemente da Napolitano come unica ragione per la sua rielezione.
E poi diciamocelo: le larghe intese vanno bene per i tedeschi, qui da noi morto un Papa se ne fa un altro, nessuno è indispensabile, né Letta né Berlusconi né Napolitano. Possiamo cambiarli tutti e tre e non cadrà certo il mondo. Ma questo è un pensiero da coraggiosi irresponsabili, o forse no?
Devo ammettere che l’occasione di eliminare il nemico di sempre è ghiotta e allettante per il PD.
D’altro canto bisogna anche concedere che finora Berlusconi non è stato sconfitto democraticamente.
Bisogna purtroppo anche convenire amaramente che accettare che un nemico politico possa essere estromesso dalla vita democratica attraverso la via giudiziaria è una sconfitta della politica tutta, un simbolo evidente se non eclatante della debolezza di un paese in cui una parte gode delle disgrazie altrui pur di prevalere nella lotta per il potere, cosa che non solo non fa onore a chi si vanta da decenni di una moralità superiore, ma stigmatizza ulteriormente l’incapacità di battere il proprio avversario sul terreno consono alla politica: quello delle idee per un futuro migliore, su cui si deve cercare di convogliare la maggioranza dei consensi.
In Italia vige da vent’anni, innegabile, uno scontro tra centro-destra e magistratura.
Uno scontro che impedisce una sana e equilibrata discussione sulla riforma della giustizia di cui veramente ci sarebbe bisogno.
Faccio notare, e l’ho già scritto in un altro articolo pubblicato su questo giornale, che mantenere questo stato di conflitto sulla giustizia porta vantaggio a entrambi i poli che in esso si confrontano: il Berlusconi può proclamarsi perseguitato politico da un lato, la magistratura può bloccare qualsiasi riforma che la riguardi dall’altro.
Chi vede oggi la magistratura come l’unica ancora di salvezza per la democrazia fa un grave errore, tanto grave quanto quello di chi non studia la storia e si dimentica troppo facilmente di cosa ha significato per l’Italia unitaria, ante costituzione del 1948, l’assoggettamento del potere giudiziario al potere politico.
Oggi non possiamo formalmente dire che la magistratura sia soggetta alla politica, e in specifico alla sinistra, ma forse possiamo dire che la politica si fa dettare la linea dalla magistratura.
Possiamo dire che una magistratura che oltrepassa i limiti delle sue competenze, invadendo il campo della politica, sia una cosa pericolosa e da combattere.
E con una certa sicurezza possiamo affermare che ci sia tra sinistra e magistrati una comunanza di interessi, inconfessabile ma palese, nel voler eliminare in un colpo solo l’avversario della “gioiosa macchina da guerra” da un lato e il branditore di una riforma della giustizia invisa e punitiva dall’altro.
Non possiamo non ritenere responsabile la sinistra tutta, e il PD in particolare, di aver alimentato quella fiamma del bruciatore che ha gonfiato la mongolfiera dei magistrati a tal punto, che qualcuno di essi si sente ormai ad altezze così vicine al divino da aspettarsi da un momento all’altro l’affidamento della versione aggiornata delle tavole della legge (vedi caso ILVA).
Come se non ce ne fossero già abbastanza in giro di propugnatori di verità incontrovertibili con cui ci tocca combattere ogni giorno per non soccombere.
Oltre alla mongolfiera, questi magistrati si sono gonfiati anche i petti, pronti per farsi appuntare la medaglia degli eroi di patria.
Non ci sentiamo assolutamente di poterli accontentare, vista la dichiarata inefficienza degli uffici giudiziari di tutta Italia e la continua spesa pubblica sprecata per una giustizia che di fatto non c’è, sia per i tempi che per i modi in cui viene amministrata.
Lasciamo stare poi l’elenco di errori giudiziari impuniti di cui non si può parlare senza incappare immediatamente nell’accusa di essere nemici della patria, della giustizia, della verità e simultaneamente di essere amici del giaguaro, della mafia, dei corrotti e degli evasori fiscali.
Se la sinistra è dunque colpevole di aver alimentato a dismisura l’ego, e non solo, dei magistrati per fini politici, pensiamo che la debolezza di questo atteggiamento sia un difetto che tratteggia allo stesso modo anche il centro-destra: appiattito sulla figura del suo leader carismatico che in vent’anni ha fatto terra bruciata nel suo campo (ha annichilito tutti i suoi alleati), non è riuscito a fare le riforme necessarie veramente al paese (ci dibattiamo drammaticamente tra grave carenza di produttività e crescita negativa anche e soprattutto per colpa delle mancate scelte dei suoi governi), ha traccheggiato nei momenti importanti pur di salvare il suo governo ormai boccheggiante e il suo potere personale a scapito del paese, ha riempito le istituzioni di lacchè e donnine, ha fatto aumentare la spesa pubblica dimostrando di non essere diverso dal “partito della spesa” da lui tanto vituperato, si è esposto al ludibrio nazionale e internazionale con eccessi non consoni alla figura di un alto rappresentante delle istituzioni.
E questo per essere moderati nei giudizi.
Tali fatti non sono i più negativi nonostante la pur evidente gravità.
La vittoria elettorale ultima, o meglio la mancata débâcle, è figlia della paura per il futuro della parte più conservatrice della nostra società, di chi ha creduto nell’abolizione dell’IMU e accetta in silenzio la farsa che andrà sotto il nome di Service Tax, di chi vede nel cambiamento una minaccia alla propria ricchezza e ai propri ingiusti privilegi, di chi non ha il coraggio di ammettere che il paese è in decadenza anche e soprattutto per la mediocrità di una classe dirigente che non ha idea di come costruire il proprio futuro e cerca di difendere le posizioni sacrificando a tale scopo giovani e anziani, i primi senza lavoro e i secondi senza pensione.
Come può questo tipo di forza politica e sociale voler cambiare veramente il paese? Non si è mai visto che i sazi combattessero per gli affamati né mai si vedrà.
In conclusione il ventennio che è appena trascorso ci ha consegnato un’Italia estenuata dalle lotte di potere, incapace di trovare la sua strada dopo il cambiamento epocale avvenuto con la caduta del muro di Berlino nel 1989.
La nostra attitudine alla “servitù volontaria”, per dirla come Etienne De La Boetie, ci impedisce di prendere le decisioni giuste e non si illudano quelli che ancora sperano in «quelli che vengono dopo... » perché quest’ultimi «servono senza alcun rincrescimento e fanno volentieri ciò che i loro padri han fatto per forza».
Leretico
 


Commenti:
ID36360 - 28/09/2013 12:33:28 - (sorech) - sono veramente stufo

sono veramente stufo di sentire la storiella del conflitto centro-destra/magistratura. Si tratta di una grossa balla. I giudici esistono per applicare le leggi, regole che servono a normalizzare la vita di una collettività. Il giudice non perseguita, è se pensiamo questo allora lo dovremmo pensarlo sempre, ogni volta che avviene una inchiesta con condanna o non condanna(dal terrrosìrismo, ai furti alle rapine, dagli incidenti stradali ecc.), il giudcie applica la legge!Se un personaggio entra politica non significa che si troverà automaticamente aldisopra della legge, che deve restare uguale per tutti. Se quel personaggio commette reati e lo si giudica colpevole, non si deve dire che è un perseguitato ma che è un colpevole.

ID36361 - 28/09/2013 12:39:30 - (sorech) - continua

Negli utlimi ventanni abbiamo visto tante di quelle leggi ad personam fatte apposta per evitare guai ad una precisa persona, leggi che hanno fatto saltare processi già istruiti o giunti a giudizio, che ritengo doverso non parlare di conflitto tra una parte politica e la magistratura ma di una parte politica che usa le istituzioni solo per favorire interessi ben precisi. E a questo proposito volgio aggiungere che se ci troviamo nelle condizioni economiche attuali e anche grazie a questi signori che hanno solo pensato a difendere il capo e fare i loro interessi. Come daltronde stanno continuando a fare!!!

ID36365 - 28/09/2013 13:26:30 - (robvi) - La descrizione non è completa:

"...ma di un ex primo ministro e attuale leader del partito di centro-destra", doveva essere seguito da:"nonchè evasore fiscale accertato, corruttore di giudici accertato, compratore di deputati, frequentatore di minorenni e di mafiosi e da un ventennio anche l'uomo più ricco d'Italia!".Adesso che è più chiaro di chi stiamo parlando, forse possiamo lasciare stare i giudici, il PD e smetterla di preoccuparci della "decadenza" o dell'"agibilità" politica di tale delinquente. Possiamo tranquillamente continuare ad andare in rovina anche senza di lui !

ID36367 - 28/09/2013 14:02:51 - (Aldo Vaglia) -

Oltre ad una questione settentrionale, c'e' una questione della destra italiana. Dopo l'89 era la sinistra che avrebbe dovuto liquefarsi. E' avvenuto il contrario. La DC coi suoi alleati poteva governare senza l'apporto dei voti del MSI. Il Berlusconismo che si e' sostituito ha perso due volte con Prodi, nonostante lo slogan NO Tasse! No ai comunisti! Compresi i magistrati comunisti. E' solo la fasulla informazione che fa apparire giganti i nani. La destra di oggi, compresa Lega e fratelli d'Italia (ex MSI), non arriva al 34% dei voti. Gli stessi che aveva il PCI di Berlinguer, che non poteva partecipare a nessun governo per il fattore K. Il fatto che il berlusconismo non sia sconfitto nelle urne e' percio' un'altra 'leggenda metropolitana'. Se la sinistra non riesce a fare a meno di Berlusconi il problema non e' di chi vota o della magistratura, il problema e' solo suo. Ne traggano le conclusioni sia Napolitano che Letta. Gli elettori lo hanno gia' fatto e votano 5Stelle.

ID36372 - 28/09/2013 16:41:55 - (E.Vezzola) - Magistratura

Condivido in buona parte il discorso sulla Magistratura e ricordo, a riprova della missione politica di parte di essa, l'esempio fulgido di Di Pietro, Ingroia, De Magistris.

ID36374 - 28/09/2013 17:56:14 - (Dru) - Che la Magistratura...

non funzioni e che alcuni magistrati non siano ligi deontologicamente ai loro mandati, mostrando un protagonismo alieno al buon senso, non significa che il processo di Berlusconi sia incompiuto.Segnando un limite superato, ancora prima insuperato, quello dell'innocenza di fronte alla legge da parte di Berlusconi, il processo è fatto. Oggi Berlusconi non è più innocente di fronte alla legge e la forza di quest'uomo è misurabile e inversamente proporzionale alla sua innocenza, questo basta a far comprendere quanto sia radicata nel tessuto sociale e politico italiano la consapevolezza che le istituzioni vadano cambiate, in primis la magistratura con al seguito la politica, perchè se queste davvero funzionassero, oggi non saremmo spettatori di tale grottesco gioco delle parti.

ID36376 - 28/09/2013 19:50:20 - (Franz 59) - Volete dimettervi andate senza ritorno!

Ne ho pieni i c........i a sentire i politici del PDL, ricatti continui per salvare un "Volpone" , volete dimettervi bene, quello che aspetto, per c' un per via la pensione da politico, interdizione a ogni carica pubblica fino alla morte, ossia biglietto di andata senza ritorno. Quanti Italiani escameranno finalmente se ne sono andati!!!!!!!

ID36378 - 28/09/2013 21:05:56 - (Leretico) - Per Sorech

Lei afferma che il giudice non perseguita, forse non ha provato sulla sua pelle cosa significa andare nelle mani della giustizia. Non mi interessa di Berlusconi, ma di un cittadino qualsiasi, come me e lei, che se da innocente finisse nel meccanismo stritolante di questa giustizia non ne uscirebbe senza danni irreparabili. Se ne sono viste talmente tante che dubito di ogni sentenza che questi giudici emettono, anche della più banale. Perché è provato che sono superficiali, megalomani, irrispettosi delle condizioni del cittadino e soprattutto del fatto che giocano con la sua vita come il gatto con il topo. Sono irresponsabili, ossia se sbagliano non pagano, e si sentono padroni delle vite di tutti noi. Esagero? Lo chieda a chi ci è passato. Aggiungo che quella frase, presa dalla costituzione, che campeggia in ogni tribunale e recita "la legge è uguale per tutti" per amore della verità dovrebbe essere cambiata in "la legge dovrebbe essere uguale

ID36379 - 28/09/2013 21:09:39 - (Leretico) - continua

per tutti". Il tema dell'articolo però non è solo su Berlusconi decadente ma sulla decadenza di entrambi i partiti al Governo. Il suo "amore" per Berlusconi è quindi comprensibile e legittimo ma la questione era su altro.

ID36380 - 28/09/2013 21:12:33 - (Leretico) - Per robvi

Grazie per la precisazione, anche se non aggiunge nulla di interessante all'argomento. Gentile a volermene informare, ma non si preoccupi seguo anch'io giornali e televisioni.

ID36381 - 28/09/2013 21:33:32 - (Leretico) - Per Aldo Vaglia

Preciso, vista la tua giusta osservazione, che il centro-destra ha perso milioni di voti e non sarebbe al governo se il M5S non avesse spinto il PD nelle braccia di Berlusconi. Il mio discorso è un tentativo di evidenziare dei fatti che i politici invece cercano di deformare attraverso manipolazioni classiche del linguaggio. Continuo a chiedermi se quelli del PD si sono resi conto di aver fatto un governo con il loro peggior nemico. Allora perché sorprendersi se sin dal primo giorno il PDL ha attuato la strategia di farsi un immagine nuova attraverso l'attacco al governo pur facendone parte? Lo faceva anche Bertinotti a suo tempo. Lo ha fatto Brunetta allo stesso modo dal primo giorno. Ma poi, che ce ne facciamo di un governo bloccato che serve a entrambi solo per prepararsi alle nuove elezioni, mentre i cittadini si illudono che le decisioni possano essere prese perché c'é un governo, che invece non c'è.

ID36382 - 28/09/2013 21:39:08 - (Leretico) - Per Dru

Concordo con la tua analisi: è palese il bisogno di cambiare le istituzioni, ma quelli che vogliono conservare non sono i più adatti a portare avanti il cambiamento. Fanno solo finta. Forse nell'articolo avrei dovuto ribadirlo più chiaramente.

ID36384 - 28/09/2013 23:05:19 - (speranza) -

ma non si e' capito che il 'furbo' ha formato il governo sperando di ricattarlo e di avere in mano una importante merce di scambio per beffare ancora una volta tutti gli italiani. Per fortuna non siamo caduti nella sua trappola. speriamo di liberarci presto di questo individuo.

ID36387 - 28/09/2013 23:59:03 - (Aldo Vaglia) - Per Leretico

Concordo che la giustizia non funziona e che la corporazione che l'amministra e' superpagata, irresponsabile e sfaticata. Le garanzie poi dovrebbero essere a priori e non quando e' tardi e i danni sono fatti. Chi denuncia, anche per interessi personali, puo' essere la causa della rovina di persone senza rischiare nulla. In questo caso pubblici ministeri e carabinieri, senza alcuna competenza specifica, possono diventare aguzzini e persecutori di innocenti. Tortora e' l'esempio piu' famoso dell'inaffidabilita' del PM e delle indagini preliminari. Ma i poveracci si trovano tutti i giorni soggetti a queste forme di sopprusi. Questo pero' non c'entra nulla con la politica e il caso di Berlusconi che ha avuto garanzie prima, durante e dopo i tre gradi di giudizio ed ora pretende l'impunita'.

ID36388 - 29/09/2013 08:37:33 - (Dru) - Non è così.

È coscienza comune, anche politica, che le cose così non possono andare avanti, ma la paura di perdere quel poco che si ha, conduce tutti i protagonisti ad accettare le cose come stanno, anche se le cose come stanno sono proprio le cose che vanno riformate. Lo sai che di queste cose me ne intendo... Poi c'è la macchina pubblica che, garantita da leggi infami e da istituzioni inguardabili, e mi riferisco in particolar modo alla magistratura, risulta ingiusta alla società tutta che dovrebbe servire per una dinamica di progresso e che invece blocca. Quello che dice Aldo sulla magistratura è sacrosanta verità, un meccanismo grottesco che viene adoperato come strumento vessatorio e non come strumento di giustizia.

ID36389 - 29/09/2013 08:46:36 - (Dru) - Il non è così

È riferito al punto in cui Leretico dice che chi dovrebbe riformare è il meno adatto a farlo, non è così perché tutti in politica, negli stati democratici, siamo chiamati a riformare e, più o meno adatti, questi noi siamo... Cioè non facciamo l'errore nuovamente di credere di essere migliori dei nostri rappresentanti, e quindi dimostriamo una buona volta invece di esserlo e alle prossime elezioni di non buttare il voto se vogliamo davvero cambiare qualcosa. Chi voterà per la maggioranza attuale, con tutte le solite promesse e altro, sarà nuovamente complice di questo mondo e modo di fare politica.

ID36390 - 29/09/2013 08:53:42 - (Dru) - Non dico che votando il movimento5stelle...

...risolveremo tutti i nostri problemi, dico che è l'unica alternativa oggi possibile a questo mondo, certo che andare nell'ignoto, lasciando il noto, è difficile, ogni innovazione porta questa carica di angoscia, ma restando a bocce ferme poi non lamentiamoci, rimarrà di leccarci le ferite, ma non certo di lamentarsi. Ogni innovazione ha diversi passaggi incontrollati e incontrollabili, imprevedibili, confondere il nuovo con i proclami di Beppe Grillo è sbagliato, ma con le intelligenti osservazioni dei suoi candidati invece è appunto intendere ciò che di buono porta la nuova novella...

ID36391 - 29/09/2013 09:03:31 - (bernardofreddi) -

Interessante dibattito. Scusate se mi intrometto anch'io con qualche domandina:1) Possibile che la destra italiana, che si dice maggioritaria nel Paese, non trovi proprio un leader decente e senza B. si consideri praticamente DEFUNTA?2) cosa c'entra la politica con l'evasione fiscale, i capitali all'estero, la corruzione di magistrati, le festine con ragazze minorenni (e un minuto dopo, a baciare la mano al Papa e a ergersi a paladino della famigia e della morale cattolica)?3) Da quando in qua il sostegno anche di dieci milioni di italiani esenta dal rispettare la legge?4) A proposito di toghe rosse: nessuno ricorda quando si davano anni di galera agli operai o ai braccianti che "esageravano" nelle lotte sociali, e si faceva finta di non vedere la mafia? (questa ho l'impressione che sia la giustizia che piace a B. e alla destra)5) in un Paese con quattro mafie (pi le importate) e una classe politica corrotta, sono i pm il problema?

ID36392 - 29/09/2013 09:15:43 - (GGA) - GGA

Grazie bernardo, hai esattamente fatto il punto della situazione.Concordo con quanto dici, il resto si è tutta demagogia pura.L'è tot on ciacolà per en pienis la boca, èl disia èl me nono!

ID36394 - 29/09/2013 09:59:56 - (Dru) - Bernardofreddi

Lei si è risposto da solo... Si il problema è la magistratura, lo ha definito il suo presidente in pectore Napolitano subito dopo la sentenza comminata a Berlusconi, ammettendo lui stesso dove sta il problema attuale della congestione di ogni ente istituzionale.

ID36395 - 29/09/2013 10:02:00 - (Leretico) - Plausibili ridpote alle domandine

Caro bernrdofreddi, mi permetto un tentivo di risposta alle sue domandine centrate e intelligenti di cui sopra: 1. Il centro destra non è più maggioritario e B. è incapace a crescere leader che possano prendere il suo posto. Si circonda di mediocri forse inconsciamente per disporre facilmente. Quelli che hanno un po' di personalità lo hanno abbandonato o lo abbandonano presto. 2. La sua domanda è volutamente ingenua: corruzione, minorenni, capitali all'estero, evasione sono strumenti per farlo fuori dalla vita politica, chieda ai magistrati. Si sa che in Italia c'è sempre una legge, tra lecentinaia di migliaia che abbiamo, che possiamo aver violato, basta trovarla e il gioco è fatto. 3. La sua domanda ha come presupposto una fiducia nella legge pari a quella che dimostra nei magistrati. Anche prima della Rivoluzione Francese c'era una legge usata dal potere, poi alcuni cittadini leggermente arrabbiati hanno smontato la bastiglia pezzo

ID36396 - 29/09/2013 10:14:16 - (Leretico) - continua

per pezzo, come la vede? 4. Anche a me non piace quel tipo di uso della giustizia ed è proprio questo che denuncio, ma non mi dica che quando la giustizia è al servizio della parte opposta alla destra diventa magicamente giusta. E' questo il pericolo che ho voluto sottolineare nel mio. 5. In un paese come quello che lei tristemente descrive, i magistrati diventano un problema se intoccabili e al di sopra della legge a cui la costituzione li sottomette. In un paese normale il parlamento farebbe la riforma della giustizia e i magistrati vi si adeguerebbero proprio per il rispetto della Costituzione. Invece assistiamo a tecnici della legge che, sia essendo pesantemente numerosi in parlamento (ex magistrati e avvocati) sia come conoscitori degli effetti delle norme, si oppongono alla prerogativa del parlamento dettandone o bloccandone gli intendimenti. La politica ha perso il suo primato a favore dei tecnici, non le sembra questo un problema?

ID36397 - 29/09/2013 10:26:11 - (sonia.c) - perchè..

un DE Gregorio in tv,non è un'altro che lo vuole fuori dalla vita politica? (una certa famiglia, vuole cambiare rappresentante politico?probabile..)i lupi si mangiano fra di loro! è storia nota.per tutto il resto , dubito molto che ci saranno vantaggi per il cittadino. quello se ne andrà ,come al solito, ad incoronare il dittatore di turno..la Bòetiè ha 500 anni ..sembra scritto oggi! e purtroppo temo,sarà ancora valido..domani...la bastiglia è stata smontata..e il giorno dopo i liberatori erano già aguzzini..

ID36398 - 29/09/2013 10:28:17 - (sonia.c) - sono d'accordo con leretico in linea generale..in un paese normale ..

quale?

ID36400 - 29/09/2013 10:38:38 - (Aldo Vaglia) - Per bernardofreddi

Il 'benaltrismo' (cioe' c'e' ben altro e non i PM) e' una forma di svicolare dai problemi fin troppo abusata. A sinistra per derogare a principi che dovrebbero essere a fondamento dell'uguaglianza si esalta una parte e se ne sminuisce un'altra. Non e' perche' i primi 4 punti che tu menzioni sono condivisibili, puoi derogare nel 5 e dire che quello dei PM, essendo un problema minore, puo' passare in secondo piano. Chi stabilisce a questo punto il maggiore e il minore e su quale piano li dobbiamo mettere? La pretesa di avere una giustizia al di sopra delle parti non dovrebbe essere ne di destra ne di sinistra, ma di tutti i cittadini. Una giustizia che adotti il principio di vendetta e reciprocita', non puo' andar bene per uno stato civile e democratico. Perseguitare braccianti operai e poveracci se i giudici si sentono di destra, o mafiosi ricchi e politici se di sinistra, sono le facce della stessa medaglia. Quindi, quando dici che i PM non sono un problema, ne minimizzi la funzione,

ID36401 - 29/09/2013 10:51:57 - (Aldo Vaglia) - continua

facendola pero' diventare la primaria quando si vanno ad applicare i risultati della sua azone. Fino a che accusa e difesa potranno dire di non avere le stesse basi di partenza, ci potra' sempre essere il sospetto del suo uso politico. Questo, ripeto, non significa allo stato attuale non applicare le regole e le leggi che ci sono, significa solo di stare attenti ad usare la giustizia a fini politici. Stiamo sicuri che le spese le faranno sempre i poveracci, e mafiosi e ricchi ne approfitteranno per sembrare vittime.

ID36403 - 29/09/2013 12:02:50 - (bernardofreddi) -

Non sono cos "candido": non credo nei pm a prescindere, mi fa sospettare il vederli assaliti proprio quando arrivano ai delinquenti in doppio petto. Che la giustizia debba essere imparziale SACROSANTO, e io sono il primo a dire che non devono esistere magistrati (ma nemmeno sindaci, medici, insegnanti, vigili ...) che abusano della loro funzione Ma come si fa a parlare di riforma della giustizia, con gente che nega l'esistenza di Tangentopoli e che - diceva Jannacci - "la mafia non ci risulta"? Fare la riforma della giustizia con B. sarebbe come - passatemi un'altra citazione colta - "mettere a fare il ginecologo il mostro di Firenze" (Benigni). Poi s, i pm sono per me un problema minore: la probabilit che mi svaligino la casa o - perdonatemi - che mi violentino la moglie molto superiore a quella che qualcuno possa indiziarmi di reato. Ok, TUTTI possiamo violare la legge, ma una sosta vietata non come costituire fondi neri all'estero frodando lo stato CHE SI STA GOVERNANDO.

ID36406 - 29/09/2013 13:23:38 - (Aldo Vaglia) - Per bernardofreddi

Non e' che diciamo cose molto diverse, e' solo questione di metodo. Il 'senso comune' ti da' ragione, ma Gramsci ci esortava ad andare oltre il 'senso comune' e affrontare le questioni col 'buon senso'. E' stata chiamata la filosofia della 'prassi'. Se a tangentopoli sono seguiti 20 anni di berlusconismo qualcosa non deve aver funzionato. E come vedi cio' che a prima vista sembrava un sassolino si e' invece rivelato un macigno.

ID36409 - 29/09/2013 14:20:21 - (Leretico) - La sua argomentazione non tiene

Le riforme le deve fare la politica e non si può prescindere dalle forze in parlamento. Se ci sono quelli del pdl o del m5s non possiamo far finta che non esistano, come non si può far finta di nulla quando si ha come compagni al governo proprio i Berlusconi, i Brunetta o gli Alfano. Si tratta di accettare la realtà. Per lei i magistrati sono un problema minore, ma se veramente le svaligiassero casa si accorgerebbe quanto contano e quanto influiscono sulla giustizia. La cosa grave poi è che per una sentenza ordinaria ci impiegano 10 anni mentre se la questione è politica o implica un personaggio come B. sono celerissimi. Non intendo entrare nel merito se siano o no interventi corretti ma la celerità con cui si muovono è un affronto a chi da anni chiede giustizia e non la ottiene. Non parliamo poi della carcerazione preventiva o della giustizia dei minori o della giustizia civile. Se le sembra poco forse non vive in Italia.

ID36411 - 29/09/2013 14:47:44 - (robvi) - Se mi è consentita la franchezza...

... nemmeno il suo articolo non aggiunge nulla di interessante che possa servire a risolvere i problemi italiani. Purtroppo, per molti italiani non è "interessante" essere governati da delinquenti o da persone oneste, ed i risultati sono tutti da vedere.Oggi si fanno troppe chiacchiere e pochi fatti ! (compresa questa discussione purtroppo...)

ID36413 - 29/09/2013 15:12:20 - (bernardofreddi) -

Gentile signor Leretico: io sono figlio di un comunista di altri tempi, granitico nelle sue convinzioni (che fatica cercare di fargli capire che Stalin era un assassino! e secondo me, non ci sono riuscito ...); per molte volte, sentendo i suoi ragionamenti, sotto la scorza "proletaria" sentivo emergere qualcos'altro, di altra provenienza (Mussolini stato obbligato a entrare in guerra dalle sanzioni, gli italiani nelle colonie portavano la civilt, a differenza degli altri...): e allora ho capito che vent'anni di martellamento a senso unico avevano prodotto danni profondi: anche se detestava il fascismo. Non si offenda, ma nelle sue parole, e in quelle di molte altre brave persone, mi sembra di scorgere tracce dello stesso danno, prodotto stavolta da vent'anni di martellamento berlusconiano a senso unico. Come il tormentone estivo, che ci si ritrova a fischiettare senza volerlo, senza accorgersene, la propaganda berlusconiana ha agito: quella del processo superveloce ad esempio ...

ID36414 - 29/09/2013 15:49:51 - (Leretico) - La scorza e la ragione

Caro bernardofreddi lei ha ragione quando afferma che la propaganda ha i suoi effetti ma concorderà che l'accusa che io sia vittima della propaganda berlusconiana è un po' azzardata. Se non altro perché sottolineato dei fatti. Dalle sue parole intendo anche altro: la tipica reazione di chi ha una fede da difendere e che sente minacciata la propria posizione da chi argomenta, seppur razionalmente, intorno ad alcuni fatti contrari o negativi verso ciò in cui lei vuole credere. Ammetto che nel mio scrivere parto da un punto di vista e non pretendo di essere considerato imparziale, ci mancherebbe. Mi preme però far emergere alcuni elementi che indubbiamente disturbano chi sta a sinistra ma tant'è sono lì da vedere, se solo si è disposti a superare le questioni di fede si può anche interpretare diversamente quel campanello d'allarme che sente suonare leggendo le mie parole. Il problema è che si vive nello stereotipo

ID36415 - 29/09/2013 15:57:35 - (Leretico) - Continua

pro-contro Berlusconi e non si è in grado di giudicare i fatti in modo diverso. Sarebbe coraggioso per la sinistra dire che la magistratura è diventata un potere disumano e arrogante ma ciò non avviene perché fa comodo nella lotta politica. Così si potrebbe dire che la propaganda pro giudici della sinistra negli ultimi vent'anni ha avuto il suo successo. Come negarlo visto la fede dei suoi sostenitori? Io vorrei proporre un nuovo approccio, senza prosciutto sugli occhi, capace di considerare dall'esterno le cose e "cum grano salis". Ma so che ideologia e fede non ammettono ragioni, altrimenti sarebbero "ragione".

ID36416 - 29/09/2013 17:42:30 - (sorech) - x Leretico

Purtroppo nell'ingranaggio della giustizia ci sono finito, mio malgrado, per una assurda storia dai toni kafkiani, che non sto a raccontare ma che le assicuro grave vennero chiesto tre anni per un reato grave che io non avevo affatto commesso. Ebbene quando ciò mi sucesse non pensai un gran che bene del PM che si ostinò sino all'ultimo chiedendo la mia condanna, che però non giunse perchè il tribunale ritenne le accusse assolutamente infondate. Bene, oggi potrei anche io far parte del coro di quellli che strepitano contro i giudici, ma non lo faccio e sa perchè? perchè ritengo che il sistema sia fondamentalmente giusto. Certo posso esserci dei megalomani, posso esserci persone in malafede, siamo uomini e come tali destinati a sbagliare, ma le norme che regolano la vita di una società devon andare oltre questi fatti singoli. Se non diamo fiducia alla legge a cosa dovremmo affidarci? homo homini lupis? no grazie

ID36419 - 29/09/2013 18:01:38 - (Capitano) - Già in un'altro post de Leretico avevamo discusso delle stesse cose :)

Quindi come allora riporto quella che dal mio punto di vista è l'evidenza dei fatti. "Vogliamo dire che Berlusconi è stato perseguitato dai magistrati? SI, lo è stato anche secondo me. Vogliamo dire che Berlusconi è stato giudicato colpevole di reati quando invece era innocente? SI, in diversi processi è stato assolto o il caso è stato archiviato. Vogliamo dire B. è una vittima innocente come Tortora? Assolutamente NO.. in 10 (dieci) processi è risultato colpevole del reato ascritto. Di queste condanne: 6 prescritte, 2 depenalizzate e su 2 ha goduto di amnistia." Invece più di allora Leretico dice una cosa giusta.. lo status quo non cambierà perchè è mantenuto da chi oggi la crisi non sa cosa sia (benestanti, pensionati e dipendenti pubblici). I pensionati, anche se con la minima, continuano a votare per ideologia e sono i più esposti al fenomeno mediatico ricordato da bernardofreddi. Anche per

ID36420 - 29/09/2013 18:03:28 - (Leretico) - La generalizzazione

Il generalizzare la usa esperienza non è corretto, nel senso che, come recita il proverbio, una rondine non fa primavera. Resta invece il numero spropositato di casi contrari che fa generalizzare al contrario del suo giudizio. Nonostante sia critico nei confronti della modalità in cui avviene il processo in Italia, perché l'accusa è favorita rispetto alla difesa, credo che non ci sia altro modo di arrivare ad un giudizio tramite il confronto razionale di tesi dell'accusa e della difesa. Ma fiducia nel metodo non significa fiducia nella casta di tecnici che usa tale metodo. Caro Sorech, lei che è passato indenne da un giudizio è un uomo fortunato, non altrettanto si possono dire altri, una moltitudine, che hanno subito ingiusta accusa (che è già una condanna per un innocente). Nonostante la sua fortuna dovrebbe considerare in altro modo il potere dei magistrati e la sua vicenda dovrebbe rafforzare il suo giudizio sulla fortuna che

ID36421 - 29/09/2013 18:09:21 - (Leretico) - Continua

ha avuto, quando normalmente l'inefficienza, la superficialità, l'incompetenza di inquirenti e giudici, fanno disastri. Il tema della giustizia è un tema di civiltà indipendente da Berlusconi. Lei sa bene che gli scontri istituzionali creano emergenza e nell'emergenza la democrazia perde sempre. Quando la democrazia perde i più deboli ci rimettono. Questo meccanismo nascosto è un pericolo per tutti.

ID36423 - 29/09/2013 19:00:22 - (Denis66) - OPSSSS::::::

E' iniziata la campagna elettorale...............

ID36430 - 30/09/2013 15:10:21 - (Dolcestilnovo) - Non capisco tante cose

Sara' una mia mancanza, non discuto, ma non capisco come persone presumibilmente intelligenti come Leretico si sforzino di trovare appigli per lo psiconano, parlando di problema giustizia, di magistrati megalomani, di vite rovinate dai medesimi. Salvo eccezioni, i magistrati indagano e se lo fanno tanto spesso con Berlusconi e' semplicemente perche' questa sottospecie di uomo calpesta allegramente la legge ad ogni pie' sospinto. La sua vita e' un libro aperto in questo. Caro Leretico il problema e' il nano, megalomane (senza tema di confronto alcuno, e' il nano, chi ha rovinato le vite di milioni di persone e' sempre il nano. Machiavellianamente, se non ci pensa madre natura (la soluzione migliore), ogni mezzo e' buono per toglierlo di torno. Come molti, non sono mai stato di sinistra, ma piuttosto che appoggiare un partito da lui posseduto vado a braccetto persino con il vecchio Peppone.

ID36433 - 30/09/2013 16:18:20 - (Aldo Vaglia) -

Vedi Dolcestilnovo che proprio dalle tue analisi si ricava che il problema sono i magistrati e la giustizia. Un delinquente ha potuto imperversare in Italia per 30 anni, da Craxi in poi, corrompendo giudici politici e creandosi una schiera di servi pronti ad immolarsi per lui. E' diventato il principe (non fa niente se con la truffa e con l'inganno), ha preso il potere e se l'e' tenuto. Dai 47 ai 77 anni il suo patto col diavolo gli ha dato ricchezza e giovinezza. Quale sara' la pena se tra dieci anni gli daranno 300 anni di carcere? Come vedi se il deterrente delle pene e' questo e' chiaro che la giustizia e' solo esercitata nei riguardi dei poveracci e i ricchi e potenti se ne infischiano. Non credere ai giustizialisti; che la giustizia funzioni solo per gli altri fa molto comodo anche a loro. Li esonera dal fare politica.

ID36437 - 30/09/2013 17:48:10 - (Dolcestilnovo) -

Vedi Aldo, ma alla fine il delinquente se non l'avessero tolto di mezzo i tanto bistrattati giudici, sarebbe ancora li' tronfio come un tacchino natalizio, asservito dai servi ancora piu' meschini di lui (Sallusti, Verdini, Polverini, Dell'Utri i primi che mi vengono in mente), dalle prostitute pronte a vendersi anche gli incisivi come Cosetta dei Miserabili (Lega), dagli utili idioti (Gasparri, Capezzone). Bene se penso che questi qui, insieme a (purtroppo) molti altri della stessa risma, ancora rappresentano l'Italia per l'opera vomitevole del nano, mi viene un accesso di bile e il senso di vergogna sale alle stelle. Ecco perch ci vogliono 1000, 10000, 100000 Grillo, che non sara' un genio, ma almeno non ci prende in giro.

ID36439 - 30/09/2013 19:46:35 - (Leretico) - Gli appigli e l'intelligenza

Caro Dolcestilnovo, tutte le presunzioni di intelligenza corrono il rischio della delusione. Io non parteggio, cerco di descrivere quello che vedo. Se poi a qualcuno non piace perché intravede in ciò appigli che a un proprio nemico non darebbe mai, non posso far altro che prenderne atto, ma non mi chieda di accondiscendere. Se poi lei giudica l'intelligenza basandosi su quanto le espressioni altrui siano vicine al suo modo di sentire, avrei qualche dubbio sul fondamento del suo giudicare. Il problema di chi indossa, per rabbia o per altro sentimento, delle lenti rosse è che vedrà la realtà sempre e soltanto rossa, mentre forse i colori del mondo sono molteplici e con molteplici sfumature. Ora, la discussione è sulla inguardabilità di B. del PD e sullo strapotere dei magistrati in un paese decadente e sull'orlo dello sfascio. C'è chi per fanatismo non accetta critiche e chi invece decide di avere qualche dubbio. Scelte.

ID36447 - 01/10/2013 03:39:59 - (Tc) -

L'unica cosa che mi vien da dire guardando la sola foto...e' che questo qui sembrava che ce l'avessimo fatta a togliercelo dalle palle...e invece e' ancora li e minaccia pure di far cadere il governo e in pratica ce l'ha gia' fatta...e ancora lo si sta ad ascoltare...ma dovrebbe stare in GALERA!!!! ...Come molti di questa categoria destra o sinistra che sia non importa....ma in Italia nessuno molla l'osso,nel piatto ci si magna tutti....e nel c...lo pigliano gli altri....quando lo struzzo italiano la tirera' fuori la testa dalla sabbia....perche' finche' ce l'ha dentro...fuori e' anche piegato a 90 gradi per benino.....

ID36453 - 01/10/2013 09:07:27 - (Dolcestilnovo) -

Leretico ho scritto che lei e' presumibilmente intelligente per quello che scrive, che non e' mai banale. Talvolta concordo, talaltra no, come per esempio quando offre, sia pure partendo da presupposti anche corretti, appigli all'indifendibile tirando in ballo la panzana della giustizia che si accanisce su di lui. Incapace di spiegare certe cose ad amici che si interrogavano, mi sono vergognato troppe volte di essere italiano per non inforcare le lenti rosse, come dice lei, per giudicare l'essere immondo di Arcore. Ed e' l'unico caso della mia vita in cui, Dio mi perdoni, sarei pronto a scagliare la prima pietra.

ID36591 - 05/10/2013 21:37:31 - (ric) -

ah ah ah dolcestilnovo........grillo non ci prende in giro ah ah ahcon tutte le lauree che ti ritrovi non hai capito che a grillo non gliene sfrega un Cazzo della politica......ma fa soldi a spese dei soliti idioti che lo vanno ad ascoltare....

ID36710 - 08/10/2013 15:32:41 - (Dolcestilnovo) -

Sa Ric a cosa mi servono "tutte le lauree che mi ritrovo" (in realta' e' una sola abbastanza ammuffita dato il tempo che e' trascorso)? a. a non etichettare le persone b. a scrivere educatamente e correttamente c. a non dare del tu a nessuno con cui non abbia mangiato i fagioli almeno una volta.

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