31 Luglio 2013, 07.00
Punti di Vista

Fassina, il San Sebastiano del Pd

di Aldo Vaglia

Una delle poche volte che Fassina esce dal coro del conformismo, i suoi compagni, sepolcri imbiancati, lo infilzano con gli strali della dabbenaggine e dell'ipocrisia


L’inutile Camusso denuncia come “drammatico errore politico†l’aver detto quello che è sotto gli occhi di tutti e porta disperati imprenditori, creditori dello stato, non in grado di pagare le tasse, a suicidarsi.
Le tasse uccidono chi non ha i soldi per pagarle e premiano chi le può pagare senza fatica o ha la possibilità di evadere.
Non tutte le evasioni hanno però lo stesso valore morale: c’è chi evade per furbizia ed egoismo e chi evade per sopravvivenza, è quanto ha detto il Viceministro dell’economia in un convegno della Confcommercio.

Le tasse, se non sono progressive, erodono il potere d’acquisto delle classi più deboli a favore di quelle più forti.
Che Brunetta sfrutti la ghiotta occasione che gli offrono improbabili moralizzatori è comprensibile.
Anche se il paragone con il, già più volte condannato nel merito, Berlusconi non regge, si capisce che è suo interesse politico mettere sullo stesso piano tutti quelli che non pagano le tasse.

Diverse dovrebbero essere le posizioni dell’ex ministro dell’interno Maroni, oggi presidente della regione Lombardia, che dimentico degli slogan Roma ladrona diventa il paladino di questa “iniqua fiscalitàâ€.
E del più adatto a tacere, per questioni famigliari, Matteo Colaninno che recita: “prima di tutto deve venire la lealtà fiscaleâ€.

Se la Lega con Bitonci, capogruppo al senato, si ravvede ed offre la tessera onoraria al viceministro, chi proprio fa tenerezza (non più nemmeno scandalo) è il PD col suo segretario Epifani, che crede di salvare capra e cavoli dicendo: “Fassina è stato fraintesoâ€.

Povera sinistra senza idee che non è stata capace di opporsi a un neoliberismo fallimentare contestato dagli stessi inglesi ed americani che ne sono stati gli inventori.
Messo in pratica da mezze calzette italiane che della Thatcher e di Reagan non avevano nemmeno le sembianze umane.

Partiti ex comunisti che per rifarsi il look sono stati propugnatori di privatizzazioni e liberalizzazioni dissennate.
Una classe di borghesi piccoli, piccoli, che oltre ad aver buttato all’aria un’economia e un welfare europeo invidiabili,  ha assorbito tutti i difetti di un consumismo incolto e miserabile.

Speriamo proprio che Epifani abbia torto e che Fassina sia convinto che: con queste tasse si pagano gli stipendi, le pensioni, ma anche i troppi privilegi e le disuguaglianze.
Che non è questo lo strumento per risollevare le sorti dell’economia.
Che il fisco deve, anche in questo paese, tassare in proporzione al reddito.
E speriamo che finalmente voglia fare qualcosa di sinistra.
 
 
- In foto: San Sebastiano di Gherardo Delle Notti


Commenti:
ID34437 - 31/07/2013 08:21:33 - (Dolcestilnovo) -

Aldo, Aldo, ma come fa a illudersi che lorsignori del PD facciano "finalmente qualcosa di sinistra" quando non ci sono riusciti negli ultimi 3 o 4 secoli? Di sinistro hanno il losco figuro con cui si sono alleati e con la sinistra riescono si' e no a usare la forchetta.A proposito del nonalto: ce lo vede lei un conclamato evasore fiscale a fare la riforma del fisco? E' come se a Macchianera dessero da riformare l'articolo 624 del codice penale (quello sul furto).

ID34452 - 31/07/2013 13:54:05 - (Aldo Vaglia) -

Lei Dolcestilnovo ha ragione, non e' il PD che fara' qualcosa di sinistra, ma sono gli americani e i tedeschi che sono obbligati. Il Tacerismo e il Reganismo hanno portato alla disfatta del sistema economico che credevano di salvare. Arricchire i gia' ricchi a scapito dei poveri si dimostrato miope e controproducente per i consumi. La propensione a spendere dei poveri e' maggiore rispetto a quella dei ricchi. Pensare che la ricchezza in mano a pochi avrebbe "a cascata" favorito anche i poveri s'e' dimostrato un falso. Il premio nobel Joseph Stigliz nel suo libro "la disuguaglianza uccide la crescita" lo spiega. In Italia si preferiscono i fotoromanzi su quelli di bassa statura. La storia del leone e delle gazzelle raccontata dallo Straniero su questo giornale dovrebbe insegnare al sistema capitalistico che senza gazzelle anche il leone muore.

ID34466 - 31/07/2013 20:38:52 - (Leretico) - Il falso dilemma

È la tassazione che crea l'evasore o è l'evasione che crea la tassazione? La risposta si lega alla comprensione del già citato rapporto tra leone e gazzella. È il leone che fa correre la gazzella oppure è la gazzella che fa correre il leone? La politica sceglie di descrivere la tassazione come reazione all'evasione, mistificando la realtà per fini di propaganda. In Italia sembra che il non pagare le tasse sia un fenomeno storico culturale. Per secoli il nostro paese è stato dominato da potenze straniere che appena si stanziavano imponevano con la forza le proprie tasse. L'evasione allora era questione di sopravvivenza. Lo è spesso anche oggi e per le stesse ragioni. Lo stato italiano è da decenni al di fuori del diritto soprattutto in materia fiscale, tanto se non più dei dominatori di un tempo. Maggiore tassazione crea maggiore evasione, soprattutto in Italia dove tale propensione è maggiore di altri paesi.

ID34467 - 31/07/2013 21:04:41 - (Leretico) - continua

Allora lo stato pensa bene di dare poteri straordinari ai Befera di turno, ma non fa altro che alimentare questo circuito di rinforzo che vede da più di quarant'anni un continuo aumento di tasse, senza in contropartita un aumento della qualità dei servizi. Come fare? Basterebbe avere il coraggio di tagliare le tasse del 20%, rendere capillari i controlli e aumentare le pene pecuniare per gli evasori totali o quasi totali. Certo si avrebbe un impatto finanziario iniziale notevole, ma se il tutto fosse ben coordinato si avrebbe dopo quel primo momento un beneficio generale capace di aumentare il gettito attuale. Perché non lo fanno? Troppo comodo continuare ad alimentare la spirale perversa odierna: crea maggiore potere per le burocrazie (vedi i mostri come l'Agenzia delle Entrare e Equitalia) fa arricchire corrotti e corruttori. Chi ci rimette? Il cittadino onesto, spinto per sopravvivere a evadere.

ID34468 - 31/07/2013 21:21:58 - (Leretico) - Le code di paglia

Così la Camusso e compagni mi fanno sorridere quando dipingono Fassina come un ingenuo intempestivo. L'ipocrisia divora la sinistra, sindacalista e non, in nome di una falsa contrapposizione vetero ideologica che vede i lavoratori impossibilitati ad evadere contro i padroni sfruttatori ed evasori. Sarebbe anche ora di pensare all'Italia piuttosto che al proprio potere personale, sempre e comunque. Sempre pronti ad agitare la bandiera della legalità per difendere uno stato ladro, inadempiente, inefficiente, incompetente, ingiusto, arrogante, sprezzante, bugiardo, approfittatore, meschino, a volte miserabile e senza dignità, forte con i deboli e debole con i forti. Prima di pretendere dal cittadino, bisognerebbe spiegare alla Camusso, si dovrebbe recuperare credibilità da parte delle istituzioni. Bisognerebbe smettere di difendere i lavativi per guadagnarsi il rispetto di chi lavora veramente.

ID34469 - 31/07/2013 21:35:22 - (Leretico) - P.s.

Faccio notare che Epifani è un ex sindacalista segretaria della CGIL. Faccio notare che nonostante gli Epifani e le Camusso gli stipendi dei lavoratori in Italia sono tra i più bassi d'Europa, mentre la tassazione è tra le più alte. Come la mettiamo? Allora sarebbe meglio fare meno propaganda e ammettere la totale inadeguatezza di questi signori alla guida di istituzioni importanti del paese. Gli manca tutto: spessore, idealità, senso del bene comune, competenza, empatia con la gente. Sanno benissimo cosa sia il potere personale, la visibilità personale, la battuta d'effetto, il galleggiamento, l'amministrazione del potere finalizzato alla continuità propria e delle proprie clientele, la malversazione, l'arricchimento indebito, l'affarismo senza scrupoli, la corruzione fino ai livelli più periferici della struttura dello stato. Un tempo ci fu un tale che parlò di questione morale, tutti questi attorucoli se la ridono

ID34470 - 31/07/2013 21:35:51 - (Leretico) - P.s.

, nulla è cambiato.

ID34472 - 31/07/2013 23:19:58 - (genpep) -

duro ma drammaticamente vero ciò che dice Vaglia e ancor di più Leretico, il quale tra tutte le virtù del nostro stato ha dimenticato quella del biscazziere. tutti attaccati al carro del padrone (mister B.) perche non si sa mai. le laute mance così generosamente distribuite non si può rischiare quando arriva il momento di perderle. e allora tutti berluschini o anti, è l'unico tema per cui lorsignori sanno far parlare di sè. altre idee non riescono proprio a svilupparle.

ID34474 - 01/08/2013 07:14:37 - (Dru) - Questo è un'argomento vecchio

lo tirò fuori Berlusconi e per questo motivo fu lapidato porprio dagli stessi che ora lo ridiscutono. Demagogia. Ora questi devono fare il mestiere di Berlusconi e l'unico modo per farlo è quello di rinnegare se stessi e le posizioni che ebbero nel passato, tutto qui.

ID34476 - 01/08/2013 08:26:53 - (Aldo Vaglia) -

Caro Dru, un filosofo che si rispetti dovrebbe grattare la crosta e spiegare le ovvieta' e gli interessi che ci stanno sotto. Fassina non ha alun interesse a perorare la causa dell'evasione fiscale (le tasse le paga alla fonte) Berlusconi ne ha molti (lo dimostrano le sue vicende processuali). Se non distingui questi particolari e' inutile che ricerchi il tutto. Percio' la tua posizione e' frutto di demagogia...(destra e sinistra sono uguali...qui non si fa politica ...non sono frasi originali si sono gia' sentite nel ventennio fascista.) In ogni caso lo scopo dell'articolo non era: e' piu' bravo e piu' bello Fassina o Berlusconi? Ma e' vero o e' falso che s'e' creata una situazione con le tasse che alcuni sono costretti ad evadere per soppravvivere?

ID34478 - 01/08/2013 08:48:38 - (Dru) -

è vero per il fare, non è vero per le tasse e la demagogia appunto. Infatti se mi leggi bene io dico appunto che ora chi deve fare non può che dire le stesse cose di Berlusconi e nel mio discorso confondere nuovamente il soggetto con l'oggetto è nichilismo nei migliori dei casi e opportunismo nei peggiori. Che si chiami Berlusconi, che per la magistratura è un evasore e per me è colui che ha pagato più tasse in Italia, o si chiami Fassina, che per molti è il responsabile degli affari economici in PD e ora anche viceministro e per me è il femminile di Fassino, il soggetto non cambia e il soggetto è il fare e il complemento oggetto sono le tasse che lo impediscono, per questo che si chiami Berlusconi o che si chiami Fassina, quando si deve fare allora si confondono e si identificano divenendo una unica voce.

ID34479 - 01/08/2013 08:49:04 - (Dru) -

Sarebbe di capire, a proposito del grattare, come mai il Fassina ora parla così e invece negli anni passati ha impedito a chi voleva fare di agire, è li che sta il male di ogni democrazia, la demagogia.

ID34480 - 01/08/2013 08:59:17 - (Dru) -

cosa è cambiato nella testolina del Fassina ? Perchè 6 anni fa si indignava per le parole di Berlusconi e ora le dice papali papali ? é cambiato il terreno su cui ci muoviamo nel campo delle tasse e negli ultimi 6 anni sono avvenuti questi cambiamenti che lo hanno fatto ricredere o invece, come dice e disegna giustamente e bene Leretico questi affaristi della politica, ora il Fassina occupa la poltrona di Berlusconi e è costretto per necessità ad adoperare le stesse parole ?

ID34481 - 01/08/2013 09:03:36 - (Aldo Vaglia) -

No Dru. La demagogia sta proprio nel confondere tempi e luoghi, soggetto con oggetto e trasformare tutto in valori che non sono quantificabili ed ognuno ha i propri. (Retorica)

ID34483 - 01/08/2013 09:08:30 - (Dru) - io credo... (non dico che è necessario altrimenti passo per arrogante)

che semplicemente, come traspare evidente dal tuo intervento d'altronde, Fassina si è reso conto, seduto alla regia di comando, che un argomento valido, perentorio, incontrovertibile, vero, in termini di tasse è quello di abbassarle e che chi le evade lo fa nel peggiore dei casi per arricchirsi alle spalle della comunità e nei migliori per sopravvivere, ecco, in quest'ultimo caso, che è quello della stragrande maggioranza degli italiani volenterosi, evadere le tasse è giusto, le parole che disse Berlusconi 6 anni fa e che per dietrologia o ideologia vennero travisate.

ID34484 - 01/08/2013 09:15:10 - (Dru) - e comunque sul tuo ultimo ID34481

non è giusto che tu ponga un segno meno e basta a fronte delle mie argomentazioni per contrapporti o decidi arbitrariamente di negare le mie argomentazioni solamente con un "no Dru", la tua non è più a questo punto una valida obiezione, in quanto neghi solamente me ma non la mia argomentazione... sarebbe come se io dicessi che oggi è bello e tu mi rispondessi, no Dru oggi è bello.

ID34485 - 01/08/2013 09:21:25 - (Leretico) - Ammetto il fuori tema

Devo ammettere che il fuori tema mi ha tentato e un po' mi ha preso la mano. Faccio uno sforzo per rientrare. Il problema della tassazione è importante come lo è quello dell'evasione. Se si pensa che la soluzione possa essere l'educazione degli italiani al virtuoso rispetto delle leggi fiscali, si potrebbe rispondere che un programma simile fu impostato, non in materia fiscale ma in altre materie istituzionali, dal fascismo negli anni '30, con pessimi risultati. Allo stesso modo questo programma fatto di "studi di settore" e "redditometro" ha molto dell'imposizione fascista travestita da propaganda contro l'evasione. Il Fassina, membro del governo, ammette una parte della realtà che non avrebbe mai ammesso in un'altra situazione: doveva soddisfare il suo uditorio (nel caso specifico parlava a dei commercianti). Il problema allora sta nell'incapacità, una volta al governo, di cambiare effettivamente il modello di amministrazione della fiscalità

ID34486 - 01/08/2013 09:23:41 - (Aldo Vaglia) -

I concetti non si misurano dalla lunghezza delle frasi o dalla quantita' di parole che si usano. Anche nell'ultimo mio Id sono entrato nel merito spiegando cosa intendo per demagogia e perche' non si possa discutere di politica usando i valori

ID34487 - 01/08/2013 09:33:25 - (Leretico) - continua

si continua ad ammiccare (retoricamente) senza avere la forza e la lungimiranza politica di prendere delle decisioni importanti per il paese. anche Fassina si adegua al modello. Guai dire da sinistra che è giusto evadere per sopravvivere, si corre il rischio di scavalcare la categoria dei lavoratori dipendenti, che in un ottica molto vecchia, come quella della Camusso, sono tutti sindacalizzati e compatti a sinistra. Grave errore ideologico puntualmente sottolineato, dunque. Da tutto questo emerge che siamo così invischiati nel modello della prima repubblica che il primo che si alza a denunciare le rovine in cui ancora ci aggiriamo, viene bruciato come eretico. Servirebbe davvero la filosofia: per mettere in discussione seriamente i fondamenti di questo modello e disintegrarlo (cioè smetter di integrarlo) dal nostro pensiero.

ID34488 - 01/08/2013 09:38:58 - (Dru) - mi piace questa battaglia

;-)

ID34496 - 01/08/2013 13:02:53 - (Giacomino) - Si, ma

la filisofia la mastichiamo in pochi.

ID34498 - 01/08/2013 13:13:14 - (Dru) - il governo del padrone sul servo

è delle classi dominanti o dirigenti e questa determinazione non sfugge nemmeno al servo (Fassina) che vuole "diventare" padrone (Berlusconi), per questo motivo ho sempre simpatizzato per i padroni e con questo sono anglosassone, perché il servo è obbligato ad essere contraddittorio per natura, così direbbe lo Hegel, è quell'astratto, quella determinazione isolata che in quanto non è (padrona) non è che non voglia la figura del padrone e la combatte per questo (questa è la scusa), è che vuole "diventare" lui padrone, in questo appare tutta la contraddizione.

ID34500 - 01/08/2013 13:26:29 - (Dru) - Si, qualcuno dei suoi allievi ...

...ha criticato la filosofia di Hegel e il suo immanentismo nella sua frase "il razionale è reale" per appunto definirne una nuova:"l'azione determina la coscienza" cercando così di scardinare questo idealismo che giustifica e conserva la realtà per come è , ma ci è riuscito o è stata una volontà e come tale un volere l'impossibile ? Poiché la realtà non è ciò che vogliamo che sia ma è per antonomasia ciò che è.

ID34503 - 01/08/2013 15:01:38 - (Dru) - Sarebbe da capire come può la realtà essere contraddittoria

cioè, ho detto che il servo è contraddittorio come incominciamento della (sua)realtà (l'essere padrone), ma allora non è, poiché il contraddittorio è il nulla, siamo quindi tutti padroni ? Esempio: "il rosso è nero", ho posto una indeterminazione o differenza dell'identico ( posto che abbiamo determinato il rosso e il nero come differenti e il rosso come incominciamento diventa il nero) identificando il diverso dove l'identico è il reale(il rosso come rosso e il nero come nero) e la sua differenza, la diversificazione (il rosso diventa il nero) dell'identico è ciò che dico (contraddizione) ma non ciò che è , cioè posso dirlo ma questo dire è un dire che non ha alcun contenuto.

ID34504 - 01/08/2013 15:14:33 - (Dru) -

Allora la demagogia è ciò che si oppone alla democrazia, ma se la democrazia è il reale allora la demagogia, il suo negativo non è il nulla ma è sempre quel reale che non è la democrazia se è riconosciuta come tale, altrimenti, messa in sintesi con la democrazia dice una contraddizione.Se Fassina di una cosa dice che è e che non è per il medesimo rispetto allora dice una contraddizione.Che può salvarlo è quel “medesimo rispetto” che significa rispetto allo stesso oggetto e non a diversi oggetti: io posso dire di quell’uomo che è un uomo basso nel medesimo rispetto e cioè rispetto a me ma se fosse per rispetti differenti allora lo stesso oggetto può essere basso o alto a seconda.Per Salvare Fassina quindi dall’ignominia del nulla o della pura demagogia, lui ci dovrebbe appunto definire quale è il rispetto se è cambiato in questi ultimi 6 anni.

ID34505 - 01/08/2013 15:14:56 - (Dru) -

Insisto se sono cambiate le condizioni intorno alle tasse, che ne so magari sono aumentate spropositatamente le tasse o diminuiti spropositatamente rispetto a 6 anni fa sono gli evasori, Fassina ha tutte le ragioni di cambiare idea in proposito, se invece sono cambiate solo le poltrone allora è un demagogo.

ID35233 - 26/08/2013 11:15:48 - (forzanove) - Maggior realismo....

...interventi tutti degni di attenzione, ma forse avvitati ad argomentazioni molto, molto limitate.dunque, tasse si, tasse no....tasse troppe, tasse igiuste, tasse giuste, modelli,filosofia.In un paese civile le tasse si pagano, e si ricevono adeguati servizi. in paesi con modelli diversi, i servizi eccellenti si ricevono con pressioni fiscali adeguate....magari si differenziano ma sono ritenute adeguate.In un paese molto, molto incivile, come l''italia, i servizi sono scadenti e a volte inesistenti. ma non è questa la causa maggiore. e' insito, quasi endemico, che buona parte delle entrate vengono sistematicamente sprecate ( sic eufemismo), coè sistematicamente derubate. Ora non è possibile trascurare, aldillà di tutte le tesi, questa metastasi tuta italiana....signori, molto del denaro raccolto, se ne finisce nelle tasche di pochi....perchè pagare quindi?il torto di Fassina, prossimamente....forzanove

ID35472 - 31/08/2013 20:09:56 - (Dru) - Forza ove c'entra il problema dal punto di vista squisitamente storico e endemico alla società italiota

È con lui sono assolutamente d'accordo.

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