All'origine ci sarebbe un grosso insoluto rimediato sul mercato francese. Fatto sta che finiti i periodi di ferie "forzate" i lavoratori della Tipolitografia Vobarnese sono rimasti a casa.
che i beni di valore pignorabili prendano il volo, che le proprietà cambino dal giorno alla notte, che chi deve regolare i conti possa mutare così, senza che nessuno dica niente. L'azienda si è dimenticata di inserire una piccola trattenuta? E i complici di queste furbizie chi sarebbero? Perchè non rispondono in prima persona? Ora che si scopre il pentolone è ovvio che qualche furnetto farà sparire quanto più possibile, bene, muovetevi prima e bloccate tutto...è ora di finirla che le proprietà non rispondano mai di queste furberie....MA SCHERZIAMO??
Sono un artigiano e amico del titolare della tipografia. Nel corso di questi ultimi anni,siamo cresciuti e abbiamo condiviso i vari problemi che un'azienda deve sopportare,specialmente in questi ultimi anni durante i quali la crisi economica ha reso il mondo del lavoro "una macchina da guerra"dove solo ipochi riescono a sopravvivere.Mi permetto di scrivere alcune considerazioni mie personali riguardo all'articolo sopra citato.So per certo che i titolari hanno cercato in tutti i modi di salvare la loro azienda e i dipendenti creando proposte coinvolgendoli direttamente anche se quest'ultimi non hanno accettato!Purtroppo questa azienda non arrivata a questo punto a causa di una mancata gestione da parte dei titolari egoisti e viziati ma da un destino crudele dettato da ingiusti malpagatori.Sono stato dipendente anche io per anni ma,un titolare cos devotoalla sua azienda,capace di sacrificare il proprio benesseree la propria famiglia per il lavoro,non l'h mai incontrato!
Quindi chiedo cortesemente di avere un p pi di sensibilit nel commentare certi articoli perch ricordo che, dietro ad un' azienda,ci sono anche una famiglia,anni di lavoro ricordi,tante difficolt e fatiche....Auguri Ezio.Sono sicuro che ce la farai!!!! Dal tuo amico..
mi unisco al pensiero di carpeneda1 e mi schiero dalla parte di Ezio che conosco personalmente, uomo dedito al lavoro e al sacrificio.Ricordo che una volta, bevendo un aperitivo al bar mi disse: "per non essere disturbato dal telefono che suona in continuazione vado a lavorare domani che domenica".Quanti sarebbero disposti a sacrificare un giorno festivo per la propria azienda? FORZA EZIO!!!! M.G.
Le medaglie hanno sempre due facce, e chi ha scritto questo articolo forse non le ha valutate entrambe... Mi dispiace per i dipendenti quanto per il titolare.Mi spiace ancora di più quando i collaboratori sputano nel piatto in cui hanno mangiato per anni.... contribuendo a rovinare maggiormente non solo un'azienda ma una famiglia di lavorarori.
Nessuno dei dipendenti sta sputando nel piatto come dice aworness.....cosa dovevano fare i dipendenti piu che lavorare senza stipendio, è vero che sono stati interpellati ma solo per un aiuto economico quando la barca era ormai affondata e loro stessi avevano dovuto attingere ai propri risparmi per tirare avanti. Nemmeno il piu sprovveduto degli imprenditori avrebbe accettato una proposta del genere non vedo perchè avrebbero dovuto farlo loro. Il problema, mi sembra di capire, non siano solo gli stipendi ma il fatto che l azienda non risponde sulla loro posizione....cassa integrazione, disoccupazione o altro???? credo che almeno abbiano diritto di sapere questo e anche di tutelare il loro stipendi come il sig Ezio starà cercando di recuperare i propri crediti. Poi, sulla operosità e laboriosità del titolare, non mi sembra che nessuno lo neghi. Sicuramente non merittava questo, magari qualche errore nella parte finale l' ha commesso. cmq in bocca al
in bocca al lupo al titolare e ai suoi dipendenti.
l' ultima affermazione mi sembra meriti solo un commento.... ci sono anche altre 17 famiglie di "lavoratori".
un'altra azienda storica della valle a remengo. e c'è ancora gente come tiger68 che dalli al padrone cattivo. riflettiamo gente, riflettiamo...
Caro genpep non io non ho mai detto padroni cattivi , ma ho sempre detto che ognuno fa il suo interesse e in questi tempi di crisi ancor di pi, il tema se ti ricordi era "meno tasse alle imprese" e come si evince da questo articolo, questa azienda non morta per le troppe tasse ma bensi' per qualche altra azienda che non ha onorato i propri debiti........pertanto prima di citarmi cerca di mettere a fuoco il tuo cervellino. E poi tanto io resto sempre della mia idea, ...per i soggetti come te stiamo perdendo ogni diritto che i nostri padri e nonni hanno conquistato con dure lotte sacrifici, ma se andiamo avanti cosi' ci metteranno pure la palla al piede e quelli come te diranno ..grazie signor padrone che hai investito il tuo denaro per acquistarla! forse chi deve riflettere sei tu.
Vediamo se ho ben capito:Il proprietario da ora non avrà di che sfamarsi.I dipendenti faranno festa con i soldi che devono ancora prendere.Non vedo nulla di strano in un imprenditore che lavora saltuariamente la domenica
purtroppo quando la crisi morde non guarda in faccia nessuno,spero che si rifletta e ci si renda conto che alla fine dipendenti,artigiani,liberi professionisti,imprenditori siamo tutti nella m...a.O iniziamo a lottare tutti insieme contro questo stato che ci sta mettendo in ginocchio.( perch lo stato che non fa le leggi a tutela dei lavoratori e delle imprese)..PENSATE BENE CHE A ROMA STANNO BISTICCIANDO PER L'OMOFOBIA E LA LEGGE ELETTORALE,non chiedendosi sicuramente se a noi interessino di pi i problemi dei gay e dei partiti che non i problemi inerenti il mondo del lavoro!!!! sveglia lombardi sveglia prima che ci facciano crepare tutti!!!!!
Permettetemi una considerazione; troppo spesso aziende chiudono per mancato incasso, lo stato dove e'? proprio qualche giorno fa un imprenditore mi disse che doveva consegnare una grossa commessa estera, e la sua preoccupazione era proprio di non incassare mettendo a repentaglio la propria azienda, gia' e' dura procurare lavoro, il farlo ormai e' il problema minore, l'incognita e' l'incasso dei crediti, oltre al fatto che se non incassi lo stato vuole comunque l'iva e le tasse su crediti mai percepiti fino alla dichiarazione del fallimento, allora e solo allora si puo' mettere il tutto in perdita, ma in Italia i tempi vanno nella media di 6/7 anni e quasi sempre dopo che liquidatori, procuratori si sono mangiati una buona fetta di quanto rimane e ovviamente vengono fatti sparire tutti i beni arrivando a concordati nell'ordine di poche unita di percentuale del credito. Chi tutela il lavoro e l'onesta' ? alle aziende resta solo il rischio di impresa, come si suol dire cazzi vostri.
Per ora son fortunato...i miei mesi arretrati son solo 4....e continuamo lo stesso....ma ci dicono di non preoccuparci....e intanto si smantellan macchine che vengon vendute a terzi....non è che ci stan pigliando per il culo pure a noi neeee???!!
Dietro a questa azienda ci sono 17 famiglie ridotte sul lastrico per l'incompetenza dei titolari, ma son sicuro che non molleranno fino a che non avranno ottenuto i loro soldi, forza ragazzi.......ognuno deve prendersi le proprie responsabilit
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ID34357 - 27/07/2013 09:40:21 - (punto) - Crisi o Furbizia imprenditoriale........
In questi casi i sindacati si pu anche fare a meno di contattarli,ormai svendono la pelle altrui per salvare la loro poltrona e il loro ricco stipendio (VENDUTI)!, confidate nell' avvocato e soprattutto nel giudice che emetter la sentenza poich purtroppo in italia la legge non uguale per tutti! Ammiro comunque i dipendenti che hanno lavorato senza stipendio per aiutare l'azienda e poi hanno preso una bella pedata nel c... come riconoscenza!!!!!