21 Maggio 2013, 15.24
Bagolino Valsabbia
Lettere

L'eredità di Gianluca Zanetti

di Gianluigi Pelizzari

Caro direttore, dopo aver letto il libro di Barbara Boneschi, "Gian Luca Zanetti dall'avvocatura al giornalismo e all'editoria", ho sentito il desiderio di riflettere sulla vicende della vita del mio illustre concittadino...

 
...Mi piacerebbe far giungere questi pensieri anche ai lettori di vallesabbianews perché magari trovino spunto per approfondire personalità cosi ricche di valori ma non raccontate(dimenticate) dalla storia.

Ti ringrazio
Gianluigi Pelizzari
 
Pubblichiamo volentieri


A Gianluca Zanetti  (Carenec)

Ho avuto la fortuna di trovarmi tra le mani il libro su Gian Luca Zanetti, un dono della cara Marta, e fin dalle prime pagine, ho avuto la sensazione di essermi incamminato lungo un sentiero che conduce alla scoperta.

La nipote Barbara scrive del nonno materno Gian Luca, e la sua iniziativa diventa per me un percorso di verità nel senso letterale, ossia i fatti mi vengono “disvelati”,  tolti dall’oblio dove li aveva lasciati la storia che si nutre di retorica, e riconsegnati alla realtà dell’accaduto.

Appartengo ad una generazione nata appena dopo mezzo secolo la vita vissuta dallo Zanetti e formato in una società da poco uscita dal fascismo e da due  guerre. Le istituzioni, la scuola mi hanno raccontato fatti remoti, e perfino la famiglia taceva sulle vicende del recente passato.
Sono stato educato da una comunità che ha saputo trasmettere valori ma che più volevano essere funzionali per la vita in un altro mondo.

Leggendo le righe di Barbara Boneschi conosco un uomo che ha caparbiamente dedicato tutta la vita alla ricerca di come vivere insieme agli altri, in questo mondo; dove ogni persona, dentro una comunità che non vuole disgregarsi, deve essere libera e cosciente che l’emancipazione dei più deboli è la prima ragione che garantisce la qualità del proprio esistere.

Seguendo le sue vicissitudini, che l’hanno visto soccombere alla prepotenza, e soprattutto guardando agli avvenimenti che seguirono la sua esistenza, da lui non certo auspicati, purtroppo sono consapevole che, ancora oggi, c’e chi ritiene che i Gian Luca Zanetti  siano persone destinate a perdere.

Io invece, nel condividere completamente i suoi valori, sono ammirato da persone come lui che hanno saputo vivere, in tempi cosi bui, senza mai tradire i propri ideali e abbandonare le proprie passioni.

Sono ammirato da un uomo che partendo da una valle lontana dal mondo, trova le energie per pensare a come si possa “fare una nazione”, costruire la nostra Italia, dalle Alpi alla Sicilia, nessuna regione esclusa, mettendole in comune con quelle delle tante persone di buona volontà che hanno contribuito, in molti casi fino al sacrificio estremo, alla costruzione della casa comune che ci ha dato dignità e benessere.

Sono riconoscente ad un uomo che mi ha fatto sentire come il luogo delle radici comuni possa essere la ragione capace di alimentare il pensiero per giungere ad appropriarsi di valori e di passioni per i quali vale la pena di vivere.

Gianluigi Pelizzari


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