Non si fermano le polemiche a Villanuova

Nuovo colpo di scena, anche se cominciano ad essere un po’ troppi perché si possa ancora considerarli tali, all’interno della compagine amministrativa che in questo momento sta governando a Villanuova Sul Clisi.
“Lo scorso 3 settembre i consiglieri dei DS eletti nella lista Popolari–Democratici-Indipendenti si sono costituiti come gruppo consiliare autonomo DS-Ulivo”, si legge infatti su un documento diffuso dal “Gruppo consiliare DS-Ulivo” stesso.

La segnalazione poi prosegue minacciosa: “La decisione è avvenuta a fronte di significative divergenze su alcuni importanti aspetti programmatici e sul mancato rispetto degli accordi elettorali, a suo tempo sottoscritti dal Sindaco, che prevedevano la composizione della Giunta con 4 Assessori d’appartenenza DS, fra cui il Vicesindaco. In seguito a tale scelta, il Direttivo ha chiesto ai due Assessori esterni, Florioli Vittorio e Tellaroli Ignazia, non indicati dal partito anche se iscritti ai DS, di rassegnare le proprie dimissioni. Si auspica, nel frattempo, l’assunzione di responsabilità di quel che resta della ex maggioranza (ora minoranza) per risolvere i problemi amministrativi a beneficio della comunità e dei cittadini”.

La prospettiva di una profonda ed insanabile crisi della maggioranza consiliare, civica e di Centrosinistra, ci sarebbe tutta dunque.
Però c’è da dire che a distanza di un paio di settimane il sindaco Ermanno Comincioli resta ancora “a galla”.
Che sta accadendo allora?
L’abbiamo chiesto al diretto interessato.

Così abbiamo appreso che gli assessori Florioli e Tellaroli non hanno ancora rassegnato le dimissioni. Però sarebbero lontani dal sentirsi in rotta col proprio partito anche proprio quello e solo pochi mesi fa, li avrebbe designati al ruolo che stanno ricoprendo.
Cos’è che non quadra? Che da allora è cambiato il segretario di partito, nei Ds di Villanuova: era Mauro Ronchi e ora è Ignazio Gereloni, con direttive che appaiono inconciliabili. Le divergenze sarebbero tutte “in famiglia”, si direbbe.

Una gran confusione, insomma, che il sindaco Ermanno Cominciali ci conferma. Allo stesso tempo però il primo cittadino si dice fiducioso, perchè “all’interno della Giunta stiamo lavorando bene e in armonia, ed i risultati dell’azione amministrativa arrivano e fanno ben sperare”.

Insistiamo. Anche perché, per quanto ne sappiamo noi, un buon lavoro di Giunta non è sufficiente per governare: serve l’appoggio politico di una maggioranza consiliare.
Comincioli non si sbilancia più di tanto e l’impressione è che abbia optato per il bicchiere mezzo pieno: “Confido nel senso di responsabilità di quegli assessori e di quei consiglieri che, insieme a me, stanno cercando di far uscire Villanuova da questo momento di grande difficoltà” ci dice. E per il momento è tutto quanto.

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